AGLIANA. La bellissima stagione di Mani Pulite, lavate con Napisan, segnò la fine di un’epoca che non potremo mai rimpiangere abbastanza.
Stavamo bene (era il 1997) e ora non è più così; vivevamo con una legge comunale e provinciale che rispettava limiti e confini territoriali, dando ragione storica e giustificata alle nostre realtà locali che, ci piaccia o no, sono diversissime anche a distanza di poche decine di chilometri.
Come ho sempre scritto da diversi anni a questa parte, i comunisti pensarono bene di stravolgere tutto al solo scopo di mantenersi il potere: inventarono i dirigenti (dei nostri corbelli) a cui dettero stipendi super remunerativi per pigliarsi l’onere della responsabilità delle decisioni.
Risultato: la nascita di una burocrazia da cancrena, àvida e interessata, pavida e scaghettona che ha il diritto di fare quel che vuole senza rendere conto a nessuno. E alla fine il tutto si è ridotto a un inutile, osceno, demenziale aggravio di spese per i cittadini, inc-cool-8 due volte: da Mani al Napisan e da una frotta di parassiti inutili gratificati da Bassanini e dai suoi maledetti decreti strozza-gente.
Non è tollerabile, in uno stato davvero democratico, che un dipendente di un Comune, di una non-Provincia, della Regione o di qualsiasi altro casino istituzionale, possa decidere come e dove comprare, che cosa scegliere, a che prezzo sceglierlo alla faccia del popolo-bue e scrivendo sugli atti, come uno sputo in faccia al cittadino, che lui medesimo, dirigente o posizione organizzativa, nomina sé stesso responsabile in capo della decisione assunta.
E allora, che fine ha fatto la rivoluzione francese se oggi, grazie ai comunisti e a Bassanini, siamo tornati a tanti teste-di-ovosodo di piccoli Bonaparte che si autonominano imperatori degli italiani? È forse rimasta intrappolata tra le braccia tenere e accoglienti di Brigitte Macron?
E il male non è soltanto questo. Per mantenere ben stretto il potere, ecco l’invenzione dell’elezione diretta del Sindaco; l’esautorazione sostanziale della Giunta e del consiglio Comunale; la sostituzione del Sindaco con la figura (a mio parere ridicola e assurda) del Presidente del Con[s]iglio, roboante come una carica di governo e inutile come un biscotto di riso soffiato, che non ha consistenza e che resta fastidiosamente incastrato tra i denti.
L’ultimo ventennio è stato l’apoteosi dell’idiozia in malafede. La nascita delle liste di appoggio (altra emerita evacuazione diarroica) finalizzata al sostegno dei deboli, si è trasformata in un elemento fortemente depistante e condizionante di quei poteri che i sindaci possiedono sulla carta, ma non nella realtà.
Sulcis in fundo (proprio Sulcis, il fallimento è lo stesso…), la possibilità di far venire assessori in giunta da lontano, finanche dalla Sicilia o – volendo – dagli italiani all’estero in Nuova Zelanda. Più che razionalizzazione, io parlerei di cazzionalizzazione dello Stato e delle sue forme periferiche.
E il giochino sembra funzionare proprio a dovere se due “uomini di partito” (?) come Giancarlo Noci e Oliviero Billi possono permettersi di imporre ad Agliana, terra pratese, di doversi prendere, d’imperio o zitteppúce, un assessore leghista che dovrebbe giungere da Buggiano, terra pesciatino-lucchese che produce meravigliosi limoni ed evidentemente anche succo di limone per gli aglianesi; e pretendendo, per giunta, anche il Presidente del Con[s]iglio, come se tale carica fosse destinata a un Andreotti o a un Craxi.
Quando tutto era meno democratico, c’era molta più democrazia: perché ognuno doveva correre con la propria lista e Sindaco e Giunta venivano decisi, davvero democraticamente, per accordo, una volta sola, prima di iniziare la consiliatura.
Non come oggi che è tutto un fare e disfare perché dei piccoli «ducetti», che hanno fatto il loro tempo e anche i loro guai, muoiono dalla voglia di fare vedere che comandano loro.
Siete contenti, italiani? E allora cantate:
Viva Bacco e viva Amore,
Viva viva l’allegria,
Chi vuol esser lieto sia
de’ leghisti un c’è certezza…!
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Diritto di cronaca e di critica
Vedi anche:
◊ miracoli. DALLE NOZZE DI CANA A QUELLE DI AGLIANA: QUANDO IL PANE SI TRASFORMA IN ROSE. 1
◊ troppa ciaccia. E SPERIAMO CHE NON ARRIVI GODZILLA…
◊ parabole. IL COMUNE DI AGLIANA E LE DUE MONACHE ALLEGRE: OVVERO QUANDO TUTTO FINISCE NEL RIDICOLO
◊ Curriculum di Oliviero Billi [parrebbe piuttosto modesto]
One thought on “riforme comuniste. ACCIDENTI A BASSANINI E AI SUOI DECRETI!”
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