rimpasti. SCOPPIA LA LITE NEL PD AGLIANESE

L’ex assessore Massimo Vannuccini

AGLIANA. Le motivazioni del rimpasto, sarebbero riconducibili ai “troppi impegni” che l’assessore Massimo Vannuccini avrebbe assunto e che lo avrebbero impedito di essere presente nella funzione amministrativa.

Se la spiegazione fosse vera, sarebbe cosa grave e preoccupante per due motivi: che il sindaco non gli abbia sollecitato le dimissioni dell’assessore e che l’assessore – tanto caro al segretario democrats locale Manetti – non le abbia date di sua sponte.

Ce lo saremmo atteso, viste le lodi che sono state spese dal Partito in sua difesa.

La collega Salvi, su La Nazione titola: Tensione ancora alta dentro il Pd e ci impegna a osservare come quell’avverbio “ancora” sia davvero riduttivo.

Alberto Guercini ride

Se il Pd è in lite, non lo è da ora, e non lo è certo per il rimpasto erdoganiano del Mangoni, trattandosi questo una facezia a fronte delle rivendicazioni sostenute dalla fronda bersianiana/civatiana/delrioniana/cuperlianiana/gentiloniana che sgomita all’interno del partito, prima inter pares la consigliera riluttante Lucia Salaris: che se la sono dimenticata in giunta?

Guercini, si struscia le mani per questa ridicola situazione che lo potrà avvantaggiare.

Tutti attendono di vedere qual è la nomina di sostituto strategico al partito, un politico di razza (eventualmente candidato a Sindaco?).

ucia Salaris: malpancista.

Sul coupè de theatre di Mangoni si può dire solo che è stato quanto meno di sicura accelerazione per l’emersione delle lotte intestine, sopite dalla cenere che le ha ricoperte per questo lungo periodo.

La situazione è tale da permettere davvero all’esponente di “Agliana in Comune” di sperare in un’ulteriore provvidenziale scissione di voti per le imminenti amministrative della primavera prossima.

Intanto che tutti attendono il Consiglio comunale del prossimo 18, sul sito del Comune non appare alcuna comunicazione ufficiale del ritiro e assunzione delle deleghe e questa è una anomalia non di poco conto, dimostrando una violazione al presupposto di informazione della cittadinanza.

Rino Fragai attende

Il Sindaco Mangoni ha firmato un decreto efficace dal 5 Settembre (protocollato il giorno 11, cioè dopo 6 giorni), niente dicendo sui particolari del rimpasto, del quale sono stati informati solo i dipendenti e i funzionari comunali, mentre dei cittadini nessuno si è preoccupato.

Il Presidente Fabrizio Nerozzi è irreperibile: non risponde al telefono e lo possiamo comprendere.

Alcuni ci dicono che è all’estero ma viene da chiedersi se è partito per vacanza o per una opportuna presa di “distanza” utile a superare il pesante contesto di rovina istituzionale.

Fragai si riserva e attende Aprile. Aprile, dolce dormire.

[Alessandro Romiti]

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