RINALDO VANNI, «PRESIDENTE MARZIANO E SALTIMBANCO»

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MONSUMMANO. Il presidente della Provincia di Pistoia rappresenta il tipico politico italiano famoso nel mondo come saltimbanco.

Adesso, dopo che da settimane è criticato dall’opinione pubblica pistoiese e valdinievolina e di fronte al nervosismo di quegli stessi sindaci che sono anche compagni di partito, si scaglia contro chi ha progettato e dato avvio all’attuale riforma delle Province che doveva vedere la loro abolizione.

Riforma scellerata servita da specchio per le allodole a fini elettorali e che ha svuotato un organo importante a cui erano (o sono ancora?) affidati compiti essenziali per la funzionalità e i servizi necessari ai cittadini.

Non parliamo poi del danno inferto ai lavoratori che vedono sempre più nero per il loro futuro prossimo a fronte di una carenza cronica di personale nei Comuni che ormai hanno fatto dell’esternalizzazione dei servizi ai privati la loro unica ragion d’essere.

Adesso il presidente della Provincia fa finta di essere venuto da Marte ignorando di avere in tasca la tessera del Pd e di aver sposato, quando sentì il rumore del carro dei vincitori, la causa renziana. Ma la riforma delle Province firmata da ministro Delrio è proprio uno dei vanti del suo capo di Governo e di partito Matteo Renzi.

Rinaldo Vanni e Sabina Guzzanti
Rinaldo Vanni e Sabina Guzzanti: due… comici?

E ormai è da tempo che la Provincia di Pistoia è al collasso, in particolare da quando è lui a guidarla. Allora di cosa si lamenta?

Se vuole essere coerente e cancellare il suo trasformismo che si dimetta dal Partito Democratico che è il primo responsabile del disastro amministrativo in cui siamo ridotti.

Annunci le sue dimissioni dal partito e governi Provincia e Comune da indipendente se ne è capace, così da zittire quelle voci che vedono questa uscita come la solita opportunistica mossa politica con cui si vuole scaricare le proprie responsabilità.

Oppure consegni le chiavi della Provincia perché impossibilitato a governare come dovrebbe.

Forse questo lo porterà a scontrarsi col suo presidente del Consiglio comunale che è un renziano doc della prima ora, ma troverà un sostegno attivo del suo vicesindaco che fino ad oggi ha preferito silenziosamente accodarsi e ha colto questa occasione per far sentire la sua sparuta voce.

[monsummano terme bene comune]

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