PISTOIA. In questi giorni in provincia di Pistoia siamo tornati a parlare di ponti.
Per primo quello sul torrente Pescia, in località Ponte dell’Abate , dove per alcuni danni strutturali si è dovuto procedere all’istituzione di un senso unico alternato.
L’altro è il ponte che attraversa il torrente Ombrone a Capostrada, qui si è dovuto procedere alla chiusura, in attesa di interventi.
Entrambi i ponti sono su due importanti arterie stradali , che provocheranno importanti disagi nel traffico, con conseguente disagio per i cittadini.
Apprendiamo che le situazioni sarebbero in corso di risoluzione e di questo siamo compiaciuti.
Non possiamo fare a meno di notare, che neanche 6 mesi fa eravamo a parlare di altri due ponti : il ponte dei Mandrini ad Abetone Cutigliano e il ponte degli Alberghi a Pescia, situazioni risolte ma che hanno creato notevoli disagi (anche economici) a quelle realtà.
Finora abbiamo sempre agito col metodo delle riparazioni, solo quando queste non sono più rimandabili nel tempo.
Questo sistema deve cambiare anche nell’ottica di far ripartire il paese dopo l’emergenza Covid 19.
Dobbiamo mettere subito in opera la revisione dell’intera rete stradale della provincia di Pistoia, ricordandoci che comunque sono lavori da fare e che se una volta arrivassimo troppo tardi, ci costerebbero di più, in termini di tempo e denaro, come nel caso balzato recentemente alle cronache, del crollo del ponte ad Albiano Magra.
Ma oltre questo dobbiamo osare di più e cominciare a mettere in moto anche nuove strade, che i territori chiedono da anni.
Una via alternativa alla Lucchese destinata in primo luogo al traffico pesante, in modo di bypassare dalla zona Alberghi (Mefit) fino a Lappato, liberando al traffico leggero e turistico l’attuale viabilità.
O la nuova strada che colleghi l’Abetone con Pistoia, che permetta di raggiungere più velocemente la Montagna pistoiese, con importanti ricadute sul turismo.
Questo per rimanere in esempi recenti,ma ce ne sarebbero molti altri nella provincia.
Opere che darebbero lavoro a molte persone e che sarebbero nell’ottica di un futuro diverso per la provincia.
Ma devono passare da una sburocratizzazione, di tutti quei lacci e laccioli che hanno frenato la modernizzazione e non hanno impedito il malaffare in questi ultimi decenni.
Anas , Regione e Provincia devono avviare un percorso di questo tipo e come Cambiamo con Toti provincia di Pistoia, promuoveremo questa operazione.
Antonio Gambetta Vianna Cambiamo con Toti provincia di Pistoia
Marco Poli Cambiamo con Toti Montagna P.se
Lorenzo Pronti Cambiamo con Toti Piana Quarrata Agliana Montale
Marco Incerpi Cambiamo con Toti Pescia e Valdinievole