RISCHIANO DI CROLLARE ANCHE LE MURA DI VIA ZAMENHOF?

Crepa nelle mura tra via Zamenhof e viale Pacinotti
Crepa nelle mura tra via Zamenhof e viale Pacinotti

PISTOIA. Attraversando il passaggio pedonale che attraversa le mura urbane, da via Zamenhof a viale Pacinotti, è da qualche tempo presente e ben visibile una macroscopica crepa longitudinale nella sezione dell’antica struttura difensiva.

A ben vedere la crepa si starebbe “allargando” fino ad interessare anche l’asfalto del piccolo slargo pedonale, da qualche anno denominato Piazzetta dell’Incontro.

Facciamo subito le domande secche: quale è l’ente responsabile della sicurezza e della non pericolosità della situazione in immagine? Qualora una porzione di quel tratto murario, infestato da arbusti, cespugli e piante di capperi, dovesse sfaldarsi e crollare sulla palazzina sottostante attualmente in costruzione, cosa diranno gli uffici che hanno autorizzato i lavori che durano da almeno due anni e che hanno portato a scavare proprio a ridosso del tratto di mura con la crepa (vedi foto)? I proprietari dell’edificio in costruzione chiederanno un risarcimento al comune?

Costruzione palazzina a ridosso delle mura su viale Pacinotti
Costruzione palazzina a ridosso delle mura su viale Pacinotti

Gira voce che un grigio funzionario fiorentino si sia lamentato con il presidente di una nota associazione ambientalista locale per un comunicato in cui veniva denunciata alla pubblica opinione la cialtroneria della classe politica e dirigenziale (leggasi Soprintendenze) che aveva permesso decenni e decenni di degrado e di incuria per le mura. Purtroppo però, i tanti uffici (comunali, regionali, statali) preposti alla tutela dei beni architettonici e paesaggistici, pieni di personale lautamente pagato, non solo non hanno in alcun modo evitato il crollo del 2010 delle mura lungo l’Arcadia, ma nemmeno hanno predisposto piani di ricostruzione né di ordinaria manutenzione.

Il fatto che sul lungo Brana, in quella una fascia perimurale occupata da vivai, serre e strutture o non a norma o non coerenti con la specificità del luogo, ci siano ancora le macerie delle mura crollate nel 2010, rappresenta una vergogna inaccettabile per un paese che ha ereditato dalla storia arte e cultura e che vorrebbe fare della bellezza e della qualità un brand da spendere anche economicamente.

La costruzione a ridosso delle mura urbane
La costruzione a ridosso delle mura urbane

Tuttavia è pur vero che dal 2010 anche l’opinione pubblica non ha mai sostanzialmente mostrato una particolare sensibilità verso il sistema di architettura militare realizzato durante la dominazione medicea. Negli ultimi cinque anni l’unica vera e forte mobilitazione è stata quella del “caro mensa”, cioè la protesta delle famiglie per l’aumento di qualche euro delle tariffe delle mense di asili e scuole dell’infanzia. Come del resto, in perfetto e naturale stile panem et circenses, la vera partecipazione cittadina si ha per gli eventi sportivi del basket e del calcio …

Così va il mondo, e nell’indifferenza della politica, delle Fondazioni, (che però “buttano” ogni anno centinaia di migliaia di euro per eventi spot – i Dialoghi/Monologhi – di dubbia ricaduta) e di fantomatiche associazioni culturali ispirate alla “Storia” e alla “Patria”, non rimane che assistere, sdegnati ed impotenti, ma non per questo remissivi, al lento ed infelice degradarsi delle mura. Di cui ovviamente nessuno è formalmente responsabile.

Buona Liberazione a tutti!

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One thought on “RISCHIANO DI CROLLARE ANCHE LE MURA DI VIA ZAMENHOF?

  1. Mi duole dirlo, perchè Pistoia è la mia seconda “patria”, ma la classe politica in questo caso riflette il livello della cittadinanza. Ovunque mi giri vedo incuria, sporco, trascuratezza…ad opera dei comuni cittadini. Spesso mi chiedo perchè Lucca è fondamentalmete una città pulita e Pistoia è fondamentalmente una città sporca, sporca in periferia, ma anche nel centro storico. La risposta non può essere affidata solo alla cattiva organizzazione dei servizi preposti, ma coinvolge necessariamente i cittadini pistoiesi, per i quali, tutto ciò che è fuori dall’uscio di casa non li riguarda. gente che butta in terra di tutto e di più, che si libera di boiler e frigoriferi, lanciandoli nelle scarpate collinari… paradossalmente sono i “forestieri” a prendersi maggiormente cura dei “piccoli patrimoni” estetici che compongono borghi e frazioni pistoiesi. Perchè questo?

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