QUARRATA. Giovedì 26 ottobre, l’Associazione per la Tutela del Territorio e Legambiente Quarrata hanno incontrato — come d’abitudine per fare il punto della situazione del rischio idraulico —, l’assessore Federica Fratoni della Regione Toscana, l’ingegner Marco Masi del Genio Civile, il presidente e il direttore del Consorzio di Bonifica Mediovaldarno n3 Marco Bottino e Lorenzo Cecchi de Rossi, l’assessore Romiti e l’ingegner Casseri del comune di Quarrata.
Nel corso dell’incontro tecnico sono emersi i problemi risolti, quelli in fase di risoluzione, e quelli ancora da affrontare.
Nello specifico delle acque basse del territorio quarratino, il Consorzio si occuperà quanto prima della sistemazione di una calla campestre, utile al drenaggio della zona circostante.
Circa la questione dello spostamento della cassa A1 sull’Ombrone, dalla Querciola alla zona pratese di Case Betti in sinistra idraulica, l’assessore Fratoni ha dichiarato che è già pronto il progetto preliminare, quindi lo spostamento, anche per interessamento delle due associazioni, può considerarsi avvenuto.
Circa la questione del drenaggio campestre nella zona di via Nuova a Caserana, a causa delle differenze di quota tra i fossi campestri e la Senice, non è possibile l’abbassamento delle calle.
È quindi al momento inevitabile un certo ristagno d’acqua nelle fosse. Chiediamo pertanto al Comune di Quarrata di intervenire con adeguate soluzioni tecniche, per evitare il disagio, soprattutto in estate, con cattivo odore e zanzare, per le abitazioni
Circa gli interventi sull’Ombroncello e sul Fosso Senice, pur disponendo già dei progetti esecutivi, l’iter è fermo a causa della mancanza di finanziamenti, che però l’assessore Fratoni si è impegnata a inserire nel DOS di dicembre.
Tuttavia, considerando la lunghezza degli iter espropriativi, è molto probabile che i cantieri aprano nel 2019. Le associazioni terranno comunque informati i cittadini sugli sviluppi. circostanti.
In particolare, il bypass e le casse d’espansione sull’Ombroncello sono particolarmente urgenti, per eliminare il rischio esondazione nella zona compresa fra via del Falchero, via del Cantone e via Brana.
Entrambe le associazioni hanno da tempo sollecitato un piano ufficiale di idrovore che sia di prevenzione e non di gestione dell’emergenza; qualcosa si è ottenuto in estate, con il posizionamento di sensori automatici alle idrovore della Senice e del Quadrelli; un primo passo, in attesa del completamento del lavoro da parte del Consorzio, che si è assunto l’impegno di automatizzare e monitorare le restanti idrovore.
Infine, resta aperta anche la questione delle casse d’espansione sul Torrente Ombrone nel territorio di Pistoia, che da anni attendono di essere realizzate.
Le due associazioni non entrano nel merito del luogo più idoneo dove realizzarle, richiedono semplicemente una rapida conclusione dell’iter e del cantiere (con soluzioni condivise e valide da un punto di vista tecnico e ambientale), stante l’importanza che la cassa avrà per la sicurezza dell’intera piana.
Pertanto, nell’incontro è stato chiesto all’assessore Fratoni di poter portare avanti un percorso partecipato, in modo da poter essere in contatto con le istituzioni competenti e seguire un iter che ci riguarda da vicino.
Le associazioni offrono quindi la loro collaborazione.
[associazione per la tutela del territorio]