rischio sismico. LA TAVOLA VIBRANTE CHE RIPRODUCE IL TERREMOTO

Il simulatore
Il simulatore

PRATO. Una tavola vibrante che riproduce perfettamente i movimenti del terremoto, l’unica in Toscana e anche nel centro Italia se si considerano le particolari caratteristiche, cioè la grandezza e la bidimensionalità. Presentato stamani al Museo di Scienze planetarie di Prato, il simulatore sarà messo a disposizione di ricercatori e ingegneri, Università e studenti per un’esperienza realistica della scossa e anche per prove su modellini.

Il debutto del simulatore pratese ha concluso un affollato incontro sul rischio sismico ospitato nel salone della Misericordia in via Galcianese. “Prato è un territorio maturo dal punto di vista della Protezione civile dove, come accade stamani, Regione, Comuni, Prefettura, tecnici e Università si confrontano all’interno di una rete che lavora su tante forme di rischio”.

Ha detto il Capo del Dipartimento di Protezione civile Fabrizio Curcio, concludendo la tavola rotonda su Il rischio sismico dell’edificato esistente. La conoscenza, anche sperimentale-sensoriale, come strumento di riduzione, l’incontro promosso dalla Fondazione Prato Ricerche e dal Museo di Scienze planetarie. Curcio ha sottolineato quanto la sinergia fra istituzioni sia fondamentale per affrontare l’emergenza, perché gli “eventi sono sempre diversi l’uno dall’altro e bisogna essere flessibili e fare quadrato sulla preparazione tecnica e scientifica”, ma anche per spingere finalmente l’acceleratore sulla prevenzione.

Sulla stessa linea il vice sindaco del Comune di Prato Simone Faggi, che ha indicato nella nuova Fondazione Parsec (Parco delle Scienze e della Cultura) in cui confluiranno la Fondazione (e il Museo) insieme al Centro di Scienze naturali uno dei volani per far crescere il sistema di Protezione civile nel territorio. Prima di lui il prefetto Maria Laura Simonetti e il responsabile in Regione della Protezione civile Riccardo Gaddi avevano ribadito la necessità di studiare e tramandare buone pratiche ed errori, soprattutto nel contesto attuale che vede all’orizzonte cambiamenti istituzionali e legislativi.

“Il rischio sismico si combatte solo se si costruisce bene”, ha detto ancora Curcio prima di assistere, insieme ai circa 200 partecipanti al convegno (la sala della Misericordia era davvero affollata) alla presentazione del simulatore, realizzato grazie a un progetto di qualche tempo fa promosso e sostenuto dalla Prato Ricerche, dalla Provincia di Prato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Al convegno hanno partecipato gli esperti Carlo Meletti, Mario De Stefano, Mauro Dolce, Daniele Spina e Claudio Moroni.

LA TAVOLA VIBRANTE DELLA PRATO RICERCHE

Il convegno è stato ospitato nei locali della Misericordia
Il convegno è stato ospitato nei locali della Misericordia

Il simulatore sismico, come si è accennato, è in grado riprodurre fedelmente i movimenti provocati dal terremoto così come registrati nei sismogrammi. Lo strumento realizzato dalla Prato Ricerche misura circa 4×2 metri ed è in grado di funzionare in orizzontale in entrambe le direzioni, quindi è bidimensionale, con la possibilità di aggiungere in futuro anche un motore verticale in modo da ottenere una riproduzione tridimensionale.

Attualmente è programmato per riprodurre i movimenti del terremoto dell’Irpinia (fra i 6 e i 7 gradi della scala Richter) del 1980, ma è in grado di simulare qualsiasi scossa a scelta dell’utente. Per capacità operative e dimensioni rappresenta una delle tavole vibranti più evolute a livello nazionale e l’unica nel centro Italia con queste caratteristiche.

Il modello è la tavola attualmente funzionante al dipartimento della Protezione Civile a Roma, che ha però dimensioni maggiori. Preziose infatti sono state le Indicazioni tecniche e il supporto dell’ingegner Claudio Moroni e del professor Mauro Dolce. Il simulatore pratese si colloca infatti a metà strada tra le tavole di piccole dimensioni, adatte solamente per scopi didattico-espositivi, e quelle di grandi dimensioni idonee allo studio di prototipi in scala reale.

In Italia attualmente esistono una serie di simulatori di grandi dimensioni (orientativamente 4×4 metri) di proprietà dei maggiori centri di ricerca (Enea, Ismes, Eucentre, Università di Napoli, etc.) e numerose tavole vibranti di dimensioni abbastanza modeste (superfici mediamente di 2 mq o inferiori) generalmente monodirezionali di proprietà di centri universitari (Università di Napoli, Roma, Bologna, Politecnico di Torino).

In Toscana però la tavola della Prato Ricerche è l’unica esistente e rappresenta quindi il presidio scientifico di settore più vicino agli Atenei regionali e a chiunque svolga attività di ricerca nel campo dell’ingegneria sismica. La Fondazione Prato Ricerche la metterà quindi a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Il campo di applicazione interessa sia la didattica, per attività di divulgazione scientifica e sensibilizzazione alle tematiche attinenti i terremoti, sia l’attività di ricerca in campo ingegneristico, anche con modelli finalizzati allo studio del comportamento delle strutture.

LA FONDAZIONE PRATO RICERCHE

la presentazione
La presentazione

La Fondazione costituita a Prato nel 2004 tra la Provincia di Prato, l’Università degli Studi di Firenze e la Fondazione Pro Verbo (appartenente alla Curia di Prato) prosegue l’esperienza dell’Istituto Geofisico Toscano (Igt), nato nel 1990 dall’eredità storico-scientifica dell’Osservatorio Sismologico San Domenico presente a Prato fin dal 1928.

La Prato Ricerche si propone lo sviluppo della cultura scientifica e il miglioramento delle conoscenze del territorio nel campo delle scienze, in particolare di quelle della Terra, e della protezione civile. A questo si aggiunge la gestione del Museo di Scienze Planetarie della Provincia di Prato e della Biblioteca di Scienze Geo-ambientali, facente parte del sistema interbibliotecario provinciale. Attualmente è in corso il processo di fusione della Prato Ricerche nella Fondazione Parsec, Parco delle Scienze e della Cultura, insieme al Centro di Scienze naturali.

Come osservatorio sismologico la Prato Ricerche gestisce la rete sismometrica locale anche attraverso una convenzione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che acquisisce i dati in tempo reale insieme alle stazioni della rete nazionale. La Fondazione pratese gestisce per conto dell’Ingv la manutenzione di molte delle stazioni della rete nazionale presenti in Toscana e fornisce supporto con la propria rete mobile in occasione di eventi significativi. L’attività di studio e ricerca viene svolta in collaborando con il mondo universitario, in particolare l’Università di Firenze, con numerosi progetti di ricerca sia nel settore sismometrico che in quello ambientale.

In particolare si ricorda l’attività di monitoraggio a supporto del recupero del relitto della Costa Concordia all’Isola del Giglio. Recentemente è stata avviata una collaborazione con il Centro Ricerche Enea di Casaccia di Roma che ha portato alla predisposizione di scenari di protezione civile (Comune di Firenze, Lunigiana per la Regione Toscana) in ambiente web-gis con la mappatura e la valutazione degli effetti potenziali di eventi sismici ipotetici e per il supporto alla pianificazione della risposta di emergenza.

Info: Prato Ricerche, 0574 44771 – info@pratoricerche.it.

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