PISTOIA. Da circa tre anni Quarrata/news e Linee Future hanno più volte raccontato una strana e volutamente ingarbugliata vicenda che ha avuto come oggetto quell’ectoplasma che sotto l’insegna della Società della Salute di Pistoia fin dalla sua costituzione ha cercato in ogni modo di non far sapere come, quando, quanto, a chi e perché ha distribuito i fondi che lo Stato e la Regione hanno erogato – tra l’altro – per l’assistenza ai disabili non autosufficienti in condizioni di gravità.
I quali si son visti ridurre e financo negare quel sostegno che secondo gli indirizzi della Regione era stato loro assegnato. Il tutto senza fornire – ai pochi che lo chiedevano – le necessarie informazioni e, perfino, il rilascio degli atti, in quanto i continui rimpalli tra Azienda Sanitaria 3 e Comune di Pistoia, il cui Sindaco per volontà della politica imperante, ha sempre rivestito la carica di Presidente in quanto detentore unitamente al Direttore generale dell’Asl di una quota di maggioranza del 67,98 % (34,98 il Comune e 33,00% l’Asl).
Ovviamente questa maggioranza è in grado di prevalere in ogni momento sulla residua quota assegnata ai Sindaci dei Comuni inseriti nelle competenze della SdS, tant’è che alcuni di essi hanno iniziato a disertare le sedute dell’assemblea in quanto la loro presenza non conta più di una noce in un sacco.
Questa sorta di maxi potere ha massimamente connotato il periodo in cui Berti era Sindaco a Pistoia e Scarafuggi, direttore dall’Asl, periodo in cui a voce di popolo (ma anche di qualche addetto al settore) è stata eretta quella cortina di muri di gomma che ha impedito ai disabili e ai loro familiari di aver notizie circa i ritardi in cui venivano corrisposte quelle somme che fino al mese di ottobre 2010 venivano versate con regolarità e secondo l’importo comunicato.
Questo pesante silenzio (mai giustificato o chiarito dal Presidente e dai dirigenti di settore della Regione Toscana), unito in molti casi al dimezzamento o addirittura alla soppressione dei contributi erogati, ha dato luogo a commenti tutti sfocianti nell’affermazione: “I soldi destinati a noi sono stati utilizzati per tappare i grossissimi buchi dell’Asl di Massa e salvare così il culo a Scarafuggi & compagni”.
Questo stato di cose è assai migliorato da quando il Sindaco Berti è stato sostituito dall’attuale Sindaco Bertinelli, sotto la cui Presidenza si è cercato di dare a questa SdS (di cui Bertinelli in precedenza aveva valutato l’inutilità) uno status di legalità fino ad allora assente.
Venne nominato il Direttore nella persona del dottor Luigi Rossi che all’insegna del “quieta non movere” e desideroso di lasciare al più presto l’incarico emanò alcuni atti di amministrazione tra l’indimostrabile ma non sottaciuta avversione dei burocrati e dell’Asl e del Comune.
In questa atmosfera alla partenza del Direttore Rossi, Bertinelli assunse su di sé la carica di Presidente e di Direttore divenendo così nello stesso tempo “controllore che controllava se stesso” e in un ambiente a lungo privo dei revisori dei conti. Un’anomalia che, probabilmente, nessuno dei tanti dirigenti aveva fatto rivelare.
Comunque sia – pur essendoci un evidente segno di una inversione di rotta – anche sotto Bertinelli non si sono affrontate le problematiche nascenti da quanto avvenuto nel corso della discutibilissima gestione Berti-Scarafuggi, né è stato ancora chiarito perché i rendiconti allestiti dal dott. Rossi ignorano una fetta di elargizioni erogate ad alcuni disabili non autosufficienti, né perché non siano stati erogati contributi disposti dalla commissione Vmi.
A chi ha ritenuto e ritiene che ci sia chi intorba le acque e non vuole far volare gli stracci, ha inoltre assai giovato il pasticciaccio afferente la pubblicazione degli ultimi atti adottati dalla Società della Salute il 10 luglio 2014 e tardivamente usciti nel mese di agosto sull’albo on-line del Comune di Pistoia-Sds dopo aver girovagato ed essere messi sotto chiave in un albo non visibile e leggibile al pubblico.
Ma cosa ancora più strana delle abituali stranezze, a cui “obtorto collo” ci hanno abituato i dirigenti e della SdS e dell’Asl, è la mancanza di notizie su:
- – chi ha dato disposizioni di utilizzare l’albo pretorio cartaceo in luogo di quello esistente on-line dal 2012 ancorché riportante la scritta “Sito in costruzione”
- – se siano validi, e chi ne abbia stabilito la validità, gli atti non correttamente pubblicati
- – se la SdS sia o meno soggetta al rispetto delle leggi dello Stato e di quelle regionali
- – se ai revisori dei conti ora nominati è assegnato l’esame dei conti mai esaminati in carenza dell’organo vigilante
- – il recapito (con orario, nr. di telefono e e-mail) dell’attuale direttore della SdS
- – se l’accoglimento di istanze, comunicazioni etc. siano indirizzate via posta o e-mail ai disabili
- – gli indirizzi della struttura cui eventualmente rivolgersi per istanze riguardanti l’istituto del “ravvedimento operoso”.
P.S. – Oggi gli atti delle ultime decisioni di Presidente, Giunta e Assemblea adottati il 10 luglio 2014 sono sull’albo pretorio on-line.
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