AGLIANA. Sarà al punto 13 dell’ordine dei lavori del prossimo consiglio comunale la “Mozione presentata dal gruppo consiliare Partito Democratico e Agliana Insieme per riduzione tariffe degli impianti sportivi e delle palestre comunali per i settori giovanili”.
Sono gli stessi di sempre e cioè la ex sindaca Ciampolini, gli ex assessori Magazzini, Fontana, Vannuccini, Tonioni – il neo entrato Stefano Pieri è assolto (ma solo per questa volta) – che hanno omesso le azioni di tutela e permesso al compagno Antonio Papi di mancare d’onorare l’obbligo contrattuale stipulato dalla sua Agisport, quello di costruire l’impianto di illuminazione notturna.
E fu proprio la Fata Smemorina (alias Donatella D’Amico) che, nell’imminenza dell’aggiudicazione della gara, provò a rassicurarci che il Comune non avrebbe esitato a fare un’azione di tutela per il ristoro dei danni, stimati dall’Ing. Giorgi in circa 90.000 euro, se l’Agisport non avesse costruito l’impianto. Ma questo, disse, solo dopo il 31 dicembre 2015, termine di chiusura della gestione.
Sappiamo tutti come è andata. L’Agisport, non ha costruito l’impianto di illuminazione, i demokrats hanno coperto il misfatto e oggi, piangono in difesa dei giovani sportivi, presentando nel prossimo consiglio di domani 13 luglio una mozione sulla riduzione delle tariffe proprio per i “settori giovanili”, quelli che in autunno, dovranno rinunciare agli allenamenti nel tardo pomeriggio, perché non esiste alcun impianto di illuminazione al campo sussidiario.
Una bella beffa, che dimostra come i demokrats hanno proprio “una faccia come il c…ocomero”.
Farebbe bene l’amministrazione Benesperi (il capogruppo di maggioranza Fabrizio Baroncelli conosce bene la questione, avendoci fatto sopra una dura battaglia!) a fare partire una bella azione di ristoro, per la violazione del contratto che oggi giace dinanzi alla Corte dei Conti di Firenze su richiesta avanzata il 7 luglio 2016 con l’esposto consegnato nelle mani del Procuratore Generale della Corte dei Conti, dott.ssa Acheropita Mondero. E a portare le carte a Firenze fu proprio il Feroce Saladino, Maurio Ciottoli, che però, nel frattempo s’è nu poc’ ammosciàte, tanto che preferiamo chiamarlo celiosamente l’agnellone espiatorio della sinistra, dinanzi alla quale pare tremare come una fogliolina verde di faggio (legno adatto a un duro in ogni senso) a primavera.
Dunque domani sera un’altra esercitazione “socio-storico-politico” che impegnerà anche, anzi sopratutto, l’opposizione a ricacciare le struggenti farneticazioni populiste dei demokrats.
Lo farà il centrodestra? O si fermerà a parlare del premio alla Lucilla Di Renzo deciso da Paolo Pierucci e della toppa, dell’Agliana Memoria 2020 (ovviamente memoria debole)?
Altra ciccia per un nuovo articoletto della collega Piera Salvi…
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
NOTA PER L’AVVOCATO
DELL’ASS. CIOTTOLI
Delle espressioni che seguono assumo la piena e completa responsabilità personale:
E a portare le carte a Firenze fu proprio il Feroce Saladino, Maurio Ciottoli, che però, nel frattempo s’è nu poc’ ammosciàte, tanto che preferiamo chiamarlo celiosamente l’agnellone espiatorio della sinistra, dinanzi alla quale pare tremare come una fogliolina verde di faggio (legno adatto a un duro in ogni senso) a primavera.
Non desidero che l’assessore-agnellone si incazzi a tal punto da citare in giudizio chi non c’entra, anche perché farebbe godere troppo quel figlio di buona donna di Marcello MC Cantini che l’ha già preso per il culo non molto tempo fa; e farebbe troppo godere lo stronzo anonimo che ha hackerato il sistema informatico del Comune di Agliana tentando di ricattare il triangolo magico Benesperi-Aveta-Ciottoli di cui sentiremo ancora parlare a lungo.
E forse non in termini di Magnificat!
E.B. – Il Direttore