PISTOIA. Una lettrice disgustata scrive:
Gentile direttore,
sono una lettrice di media cultura, di mezz’età e di ceto medio, non proprio la “casalinga di Voghera” ma quasi: su quel che sto per dire potrei essere imprecisa ma di sicuro sono disgustata.
Stamani leggo sul quotidiano La Nazione che il Tribunale del Riesame, che se non sbaglio si chiamava un tempo tribunale della Libertà, e serve agli avvocati della difesa per tirare fuori dal carcere i propri clienti mentre durano le indagini, ha disposto gli arresti domiciliari per la zingara 51enne che vive in una roulotte nel campo di via Buzzati a Sant’Agostino e che ha ferito gravemente due ragazzi mandandoli all’ospedale.
L’avvocato, soddisfatto, avrebbe dichiarato che questo “è un primo rilevante e importante passo nella direzione giusta”.
Giusta per chi? Per lui che ha dimostrato di saper usare i ferri del mestiere? Per la signora che in carcere non si trovava bene? “Poi si leggeranno le motivazioni intanto saranno valutate diversamente le esigenze cautelari e forse decade l’accusa di tentato omicidio…”, sarebbero questi gli auspici dell’avvocato della difesa.
Da cittadina di uno Stato ormai esautorato nella maggior parte delle sue funzioni sovrane, dove però almeno l’amministrazione della giustizia è ancora gestita in proprio e gran parte delle sudate risorse che versiamo in tributi vanno a coprire appunto le spese di ordine pubblico e giustizia, mi chiedo, e chiedo a lei (e se del caso ai lettori del suo giornale), se con un provvedimento di questo genere non si violi prima di tutto il diritto alla sicurezza delle persone e poi non venga meno un principio di buon senso secondo cui chiunque infilzi con un punteruolo, fosse anche un piccione o un topo, ma a maggior ragione un essere umano (dove poi gli esseri umani sono due e adolescenti), non debba stare dietro sbarre robuste a lungo, e poi quando esce, dopo aver scontato la pena, non lieve che gli dovrebbe essere stata inflitta, non gli debba essere impedito di tornare a vivere in una roulotte, a carico della collettività beota che la ospita ma invece non sia necessario indurlo, con le buone o con le cattive, a cercarsi un lavoro e una casa decente.
Grazie per lo spazio che mi avrete concesso.
Una lettrice che, con l’amministrazione cittadina che dichiara
che quella donna non vive al campo rom,
quando è vero l’esatto contrario,
non potrà credere mai più a nulla
Gentile Signora,
provo a darLe una diversa chiave di lettura di quanto accaduto in merito alla notizia della scarcerazione. Premesso che non sono un avvocato, ma provo talvolta ad approfondire le notizie che ci vengono “rivogate” da buona parte dell’informazione. Così tempo addietro, ho chiesto lumi in merito a questo tipo misure cautelari, perchè di questo stiamo parlando.
La scarcerazione in questa fase potrebbe non voler dire proprio niente.
La legge magari potrà essere discutibile, ma sostanzialmente dice che, nella fase delle indagini o in quella processuale, pur sussistendo gravi indizi di colpevolezza a carico dell’imputato, se non ricorrono i requisiti di esigenza cautelare, e cioè rischio di fuga dell’imputato, ovvero possibilità che possa reiterare il reato o che possa inquinare le prove, lo stesso può essere scarcerato.
Ricorda quando nel 2012 i giornali titolavano a gran voce: “Scarcerato Schettino” (32 morti e 110 feriti).
Solo una battuta per rendere l’idea. Pensa che qualcuno gli farebbe nuovamente comandare una nave da crociera ?
Per cui possiamo anche non essere d’accordo su quanto accaduto, ma credo che sia stata applicata la legge.
Per essere in pace con la propria coscenza e daccordo con la legge bisogna pensare che come a Schettino non faranno più comandare una nave a questa non faranno più prendere un punteruolo in mano!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi permetto di intervenire in risposta al signor Luigi, certo che è stata applicata la legge ma è un’applicazione che non mi convince perché le faide tra quelle etnie non so fermano. La beneficiata dal tribunale del riesame potrebbe reiterare eccome. In ogni caso se si vuol dire che c’è di peggio sono d’accordo.
Beh una rom nn reitera mai il proprio reato … Una rom che non era nemmeno di quel campo ( roba da nn credere) nn si renderebbe mai irreperibile ….. Men che mai inquinare le prove !!!!!!! Va liberata e le va pure chiesto scusa , piccolina!!!!!!!!!!
Gentile Luigi, la ringrazio per il contributo: senz’altro in punta di diritto sarà come dice Lei, ma ritenere che una persona che aggredisce con un punteruolo due ragazzi, sia una mite signora in preda ad un raptus e che quindi non possa reiterare il reato…bè…se il giudice pensa questo si prende una bella responsabilità. Quanto al pericolo di fuga mi pare che ne abbiamo gia visti anche troppi di questi nomadi, sparire da un giorno all’altro. In ogni caso, mi pare che in italia si sia perso il contatto tra quanto accade e le leggi che dovrebbero intervenire in materia. Ma non si farebbe prima a dire che le nostre carceri scoppiano e quindi in galera se non scaraventi una bimba dall’8° piano di un palazzo, dopo averla violentata….in galera non ci vai? Perchè lo stato (volutamente minuscolo) carceri nuove non ne vuole fare, perchè costano, perchè costa mantenerle, perchè non si vuole, stante la nostra cultura pia e misericordiosa, mandare in alternativa sta gente a spaccare le pietre nelle cave con due bei ceppi ai piedi. A me queste leggi e questa giustizia fa schifo e sono sicuro che se gli aggrediti fossero stati due figli di politici o di magistrato la faccenda sarebbe stata ben diversa.
Massimo Scalas
PS. fuori dalle palle i nomadi che delinquono e gli altri che si cerchino un lavoro se vogliono stare quà.
Non era mia intenzione esprimere giudizi su nessuno. Il mio intento era solo quello di provare ad andare oltre il semplice titolo del giornale. Già quello che è scritto sotto (credo si chiami “catenaccio”) dice qualcosa in più, è cioè che la signora è agli arresti domiciliari. Quindi per quanto l’avvocato affermi che “…è un primo rilevante e importante passo nella direzione giusta ….” , aspettiamo pure le motivazioni, ma credo si possa dire che probabilmente sussistono comunque i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’imputato. Provo a darvi un altro esempio di come ci stanno trattando. Renzi è andato ad inaugurare il Museo di Reggio Calabria. Lo avete visto davanti ai Bronzi di Riace. Ma i Bronzi di Riace li ho potuti vedere anche io ad agosto del 2015, insieme a tutta la famiglia, esattamente dove si trovano oggi. Le parti non visitabili, erano gli altri piani del museo, ma avrebbe avuto tutto un’altro peso vederlo davanti ad un anonimo “ciotolino” del paleolitico. Oppure pochi giorni fa è apparso un trafiletto su Yahoo, che si soffermava su quanto ci costano i politici. E indovinate chi era citato fra coloro che gravano sulle nostre tasche? Beppe Grillo!
Volevo solo dire: stiamo attenti a quello che ci raccontano, perchè riescono a manipolarci. Era mia intenzione spostare l’attenzione su quello che magari è il problema. Forse (e dico forse) non ha sbagliato chi ha applicato la norma. Forse è da rivedere la norma. Se continuiamo a guardare il dito ……. alla fine ci fregano la luna!