PISTOIA. Essere Capitale della cultura non significa dover promuovere l’incontro di molte culture diverse, bensì pubblicizzare ed esaltare la tua, la nostra, quella per cui Piazza del Duomo col campanile e la chiesa di San Zeno è bella da far paura. Punto.
O forse dovremmo presentare ai turisti le “nuove risorse” che i Renzi e i Gentiloni di turno ci hanno concesso? I bighelloni coi loro smarthpone e tablet?
Nonostante possa sembrare scontato quanto appena scritto, tanto per cambiare avviene esattamente il contrario, esistendo un problema che noi, prima di chiunque altro, già mesi or sono, evidenziammo. Si tratta dei rom che si sono stabiliti stabilmente in Piazza Oplà e nel parcheggio sull’altro lato di via Marini, che funge da piazzale per camper.
Molti che fanno informazione si sono svegliati adesso. Noi, cattivoni come sempre, ne scrivemmo, ad esempio, già ad agosto scorso, e non era la prima volta che trattavamo tale questione.
Si levarono gli ululati di benpensanti e multuculturalisti che gridarono “razzimo, razzisti”, intendendo meritevole di lusinghe la cultura dei non graditi rom.
E non era passato molto tempo dal pestaggio effettuato da quattro guaglioni provenienti dal campo nomadi di Sant’Agostino ai danni di due adolescenti. Il problema di coloro che berciavano “razzismo, razzisti”, è evidente, non era la memoria corta…
Ma oggi, con nostro grande stupore, e con loro imperdonabile ritardo, altri si sono svegliati provando a capire come i non graditi possano creare indisturbati problemi anche ai turisti, che con santa pazienza si avventurano da queste parti della Toscana.
Pare che, tenetevi pronti a ridere, non potendo sostare più di quarantotto ore in uno dei due parcheggi, i furbi rom facciano ogni due giorni le valigie, attraversino la strada e si stabiliscano nel parcheggio davanti scansando così lo sfratto.
Ignoriamo le motivazioni per cui tali signori tendano ad evadere dai propri campi per insediarsi altrove, e non riteniamo necessario l’intervento di uno dei tanti inutili mediatori culturali che vagabondeggiano per lo stivale italico, stipendiati dai Renzi e dai Gentiloni.
Pretendiamo, in compenso, che l’amministrazione comunale non si faccia prendere per il naso, salvaguardando la spinta al turismo che la targa “Capitale della cultura” concede, per quanto possa, alla città.
O forse il Sindaco ritiene interessante promuovere la cultura che spinge i non graditi rom a farsi la doccia alla fontana per l’approvvigionamento dei camper?
[Lorenzo Zuppini]