PESCIA. Uscendo dall’incontro al Teatro Pacini con il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ed il Candidato Sindaco del centro-sinistra al Comune di Pescia Oreste Giurlani ho pensato ai dépliant dei supermercati con i prezzi civetta, che attraggono l’attenzione dei consumatori e spingono ad andare a fare la spesa in quel negozio.
La serata era stata presentata con due parole “civetta” ai pesciatini elettori: “confronto” con i cittadini e “sanità”, al primo posto degli argomenti da affrontare. Ospedale e Sanità sono temi scottanti, giornalmente sulle cronache e di grande interesse. Ma nella presentazione di Nicola Romagnani, segretario del circolo Pd Pescia-Centro, il tema scompare. Non è riuscito a trovare il filo conduttore che lo legasse agli altri argomenti della serata, che invece a parer suo si legavano benissimo: istruzione, cultura e… florovivaismo.
Al tavolo degli ospiti due dirigenti scolastiche Siriana Beccattini e Francesca Giurlani ed un ricercatore del Cnr sul florovivaismo Giorgio Bartolini. Nessun esperto o ospite illustre sulla sanità.
Molto lucido, chiaro ed appassionato l’intervento della dirigente del Circolo Pescia 2 Giurlani sulla necessità di investire in cultura. Centrato sull’Istituto Tecnico Agrario il discorso di Beccattini. Agli esperti lascio la floricoltura. Io ero lì per la Sanità come molte molte altre persone e di questo racconterò.
Fra il pubblico erano presenti, pacifici e silenziosi, una delegazione del Comitato Sanità Lucca, del comitato Montagna Pistoiese è qui che voglio vivere che aderisce al C.R.E.S.T. e la Presidente del Comitato Valdinievole per l’Ospedale. Eravamo lì per ascoltare ma anche per parlare, per fare domande ed avere chiarimenti in merito alla politica sanitaria della Regione Toscana. Non è facile riuscire a dialogare con Rossi. Poteva essere un’occasione.
Poiché siamo tutte persone civili e ben educate, abbiamo ascoltato con interesse senza interrompere, anche quando eravamo in dissenso. Nei suoi 40 minuti di discorso, il tempo che il Presidente Rossi ha dedicato all’ospedale e alla sanità è stato di 5 minuti: momento di sofferenza economica, tagli voluti da Roma, ticket che la Regione Toscana ha calibrato in base al reddito, qualche lista di attesa allungata, investimenti nei nuovi ospedali e rinnovo edilizia sanitaria in molte strutture (38), nuovo angiografo in arrivo a Pescia entro cinque mesi. Insomma, l’ospedale non è in discussione. Applauso. La Regione darà una mano anche sulla questione parcheggi. Applauso.
Sì, perché l’intervento di Giurlani sull’ospedale di Pescia si è concentrato sui parcheggi. Il candidato ha debuttato dicendo che la prima pugnalata all’ospedale è stata il parcheggio a pagamento. Strano modo di vedere le cose il suo e quello del Pd che cavalca spesso e solo questo argomento rispetto ai problemi che ci sono all’interno dell’ospedale. Interessante la sua analisi: i parcheggi dell’ospedale sono stati realizzati con il project financing cioè con investimenti pubblico-privati. Parole di Giurlani: “privati benefattori giustamente non ci sono […] è logico che il privato se fa un investimento – e se tu non detti le regole – poi il privato fa il suo lavoro che è quello di rientrare dall’investimento”.
Tutto questo mi ricorda quello che sta succedendo con i quattro nuovi ospedali, anche quelli costruiti con il project financing ed in mano ad un gestore privato che deve guadagnarci per i prossimi 19 anni… La conclusione logica è una: se la finanza di progetto è per gli ospedali, allora è cosa buona, se è per i parcheggi di Pescia va contro gli interessi dei cittadini. Evidentemente per Giurlani gli interessi dei privati cambiano se lavorano per il Pd o per le giunte di centro-destra.
Giurlani a ruota libera anche su la nuova radiologia che presto partirà, Patti Territoriali che vanno attuati fino in fondo, turn over dei primari, la Casa della Salute aperta, la Cittadella dell’ospedale, il San Domenico fiore all’occhiello, l’Hospice che va avvicinato a Pescia. Richieste da condividere.
Dopo i 30 minuti di Giurlani ed i 40 di Rossi, si sono fatte le 23:30.
Un grazie a tutti gli intervenuti e buona notte.
E il confronto con i cittadini?
Dal vocabolario Treccani: “Confronto: in senso fig., soprattutto nel linguaggio polit., incontro polemico fra sostenitori di tesi, concezioni, programmi diversi, che si propone non tanto la lotta e la vittoria di una delle parti quanto la possibilità di un’intesa attraverso un dialogo aperto ed equilibrato”.
Altra parola chiave: dialogo. Non c’è. Come non c’è mai stato. La serata si conclude così. La platea (pochi presenti in verità considerato che c’era il Presidente della Regione e tanti erano i candidati consiglieri) non si è scaldata, molti sono taciturni e delusi.
Io resto con le mie perplessità:
- Se Pescia, con una popolazione che sta ringiovanendo e con oltre 1000 nati ogni anno, deve diventare la “città dell’infanzia” su proposta di Rossi, perché l’ospedale non ha più il reparto di Pediatria? Qualcuno si è preoccupato di fare il monitoraggio di come stanno andando le cose da ottobre quando il reparto è stato chiuso? Io ho chiesto i dati comparativi del “prima” e del “dopo”, ma per il momento nessuno alla Asl3 risponde. E poi, quando qualcuno risponderà, come saranno presentati quei dati? Il controllore ed il controllato sono la stessa persona!
- I famosi “Patti Territoriali” sono stati rispettati? Il monitoraggio è stato fatto dalla Conferenza dei Sindaci? È disponibile il candidato sindaco a lavorare per tornare indietro?
- La Casa della Salute di Pescia: perché non è ancora attiva dopo quattro mesi?
- Perché la regione Toscana ha 2,7 posti letto per 1000 abitanti quando la media nazionale e la richiesta della spending review è di 3,7 x 1000?
- Quali sono gli investimenti della Regione sul territorio, visto che è l’altra gamba di questa riforma sanitaria?
- Cosa risponde Giurlani alla lettera aperta ai candidati sindaci della Toscana che ha ricevuto dal Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana?
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Infine un gioco, un gioco di ruolo dedicato al presidente Rossi.
Immaginiamo che lei si trovi dall’altra parte, dalla parte del cittadino elettore. Talvolta suddito.
Immagini di vivere in una regione che non è la Toscana, scelga lei.
Che idea si farebbe di un presidente che rivoluziona il sistema sanitario (perché questo è successo e sta succedendo oggi in Toscana) senza un piano sanitario organico alle spalle e con una semplice delibera di Giunta, tanto che il Presidente del Consiglio di quella Regione parla di “pericoloso vuoto normativo” ed “illegalità”?
Che idea si farebbe di un presidente e di un assessore alla sanità che di fronte alle continue denunce, segnalazioni di disagi, disservizi e problemi legati a ospedali appena inaugurati, rispondono denigrando i cittadini chiamandoli “retrogradi” o “trogloditi” e parlano di strumentalizzazione politica riferendosi a medici, comitati o a sigle sindacali, invece di affrontare le criticità apertamente e cercare di risolverle con l’aiuto di tutti?
Che idea si farebbe di un presidente che annulla l’inaugurazione di un ospedale per evitare le “gazzarre chiassose” dei comitati di cittadini che manifestano pacificamente le loro preoccupazioni e quei comitati non li ascolta e non li incontra mai, neppure quando viene fatta una richiesta protocollata in Regione?
Che idea si farebbe di un presidente che per evitare polemiche prima promette un nuovo ospedale, poi di quell’ospedale non si parla più e anzi l’ospedale esistente viene depotenziato, addirittura alcuni reparti vengono chiusi (ad esempio una pediatria). Poi promette una nuova tac per marzo in una nuova radiologia e anche di quelle nessuna traccia. Poi viene inaugurata una Casa della Salute vuota…
Cosa penserebbe di una Giunta che non risponde ad un consigliere regionale che ha presentato due interrogazioni a risposta scritta in merito ad un Ente che si occupa di Comuni Montani il quale non spiega i propri bilanci né come spende soldi erogati con delibere di Giunta?
Cosa penserebbe di un partito che candida alle elezioni europee quattro esponenti con problemi con la giustizia?
Per quello che è successo negli ultimi 20 anni in Italia, io penserei: “Che scandalo! È certamente il partito di…”. Invece no, stiamo parlando della Toscana, il Presidente è Enrico Rossi e il partito è il Partito Democratico. Io li ho pure votati!
Allora, presidente, lei si immagini cittadino comune. A tutti gli spot elettorali, ai sorrisi, a tutte le promesse e alle belle parole che quel politico dice con un linguaggio forbito ed ammaliante, con pacatezza, con autorevolezza farcita di battute umoristiche, lei ci crederebbe?
Io no.
UNA SANITÀ DA URLO E DA SPARO
[Questa e-mail è stata invita dal modulo presente sul sito Linee Future (https://www.linealibera.it)]
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Da: Fulvia pratesi
Oggetto: ospedale Pescia
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Corpo del messaggio:
Signora Giuliani, io le dico solo questo: mio padre è stato ricoverato al Cosma e Damiano. In pronto soccorso non avevano coperte, sono andata a rubarla (?) in chirurgia. Il cuscino è stato fatto con un plaid (nostro) messo in una federa. Mio padre aveva una grossa emorragia dal naso e bocca: cancro ai polmoni. No, al P.S. lo hanno isolato perché secondo loro aveva la TBC. Isolato in reparto chirurgia, a medicina non c’era posto, per 5 gg., noi stessi costretti a portare le mascherine e non uscire nei corridoi, per non spaventare gli altri pazienti…
Allora sig. Rossi?
Ho come la sensazione che la cara Eva Giuliani stia sfruttando il filone ‘mamma pasionaria’ per costruirsi una pseudo-carriera da pseudo-giornalista. Tutto legittimo, per carità, ma fa sorridere.
Poiché non devo difendere il Presidente Rossi, né la serata di lunedì scorso, né nel merito, né nel metodo, parlerò solo di me, visto che la nostra Super Eroina della Buona Sanità Efficiente ed Equa mi rivolge una simpatica critica.
Avrei omesso il tema sanità, dice, né avrei trovato il filo conduttore tra i temi che la serata doveva affrontare (quanto mai eterogenei, si converrà).
L’ottima Giuliani probabilmente non ha ben capito la mia introduzione, che proverò di nuovo a spiegarle.
Assunto teorico di base:
Sanità = anziani.
Scuola = giovani.
Vivaismo = prodotto pesciatino.
Turismo: vocazione pesciatina.
Ho enunciato alcuni numeri, con una mia brevissima analisi di 3 minuti, sulla distribuzione demografica della popolazione di Pescia, in modo da evidenziare come, nonostante ci stiamo ringiovanendo, non siamo in grado di sopportare il carico delle persone che non lavorano (bambini e anziani) con la sola forza di chi lavora (adulti); e che il tasso di ricambio generazionale, sul lavoro, è eccessivamente basso (rapporto tra i neo-lavoratori e i quasi-pensionati).
Tutto qui.
Posterò i numeri precisi sulla mia pagina Facebook, per chi vorrà leggerli.
O anche criticarli, gentile Eva.
Contrordine,compagno: l’equazione sanità=anziani va cambiata in sanità=salute.
P.S. Se non siete in grado di sopportare il “carico delle persone che non lavorano (bambini ed anziani) con la sola forza di chi lavora (adulti) etc” che volete fare? Sopprimerli tutti? Se sì, rivolgetevi ai vostri compagni di Pol Pot. Lui sì che era un compagno,mica voi!
Finalmente qualcuno che mi risponde! Grazie Romagnani! Lo dico con stima, non con ironia, per il coraggio dimostrato perché sono mesi che sto cercando di aprire un colloquio VERO con il PD che governa questa regione, compreso il candidato a Sindaco Giurlani e mi trovo davanti un muro di gomma.
Adesso entro nel merito: il ruolo di “mamma pasionaria” non mi appartiene. Mi è stato affibbiato da Rossi e dalla stampa per semplificare e minimizzare la mia denuncia: “La mamma di Pescia”, le mamme si sa, sono apprensive, si fanno prendere dall’ansia, donnette…
È significativo che anche lei abbia usato “mamma” e non “madre” che ha già un’altra connotazione. Ci è cascato anche lei, purtroppo. Non semplifichi, la prego. Approfondisca. È giovane eppure sta imparando la cattiva lezione dei suoi illustri compagni di partito: prima di tutto denigrare (epiteti vari e poi “cara”, ottima”…). Mi è andata pure bene. Rossi ci chiama “trogloditi” e Marroni “retrogradi”!
Mi appartiene il ruolo di CITTADINA pensante che pretende risposte dalle istituzioni ed usa gli strumenti che ha a disposizione per ottenerle (es. lettere ufficiali alle quali sto ancora aspettando risposte, adesione a Comitati di cittadini). Mi affido anche alla stampa libera, rarissima, che dà voce a chi come me chiede diritti e rispetto. È fare “pseudo giornalismo”? Ok, allora sono una pseudo giornalista. Deve essere un peccato grave!
Sto chiedendo trasparenza, onestà, dialogo, apertura verso i bisogni dei cittadini. È così dirompente? È davvero chiedere troppo? Allora questo Paese ha un problema.
Non ho bisogno di costruirmi nessuna pseudo-carriera perché io una carriera ce l’ho e non ho bisogno di politica o visibilità per vivere. Il mio lavoro lo AMO e ci metto l’anima ogni giorno. Se avessi voluto ora il mio nome sarebbe fra i candidati consiglieri nel Comune di Pescia, lo sa. Ma non ci sono. La politica io la vedo in un altro modo.
Sa, mi sono laureata in Semiotica del teatro con un illustre Professore e sono abituata ad analizzare le situazioni, i segni, gli indicatori deittici, la prossemica e guarda caso lunedì eravamo in un teatro con palcoscenico e pubblico. La cornice è stata quella del teatro tradizionale, purtroppo: pubblico ed attori rigorosamente divisi. A me invece piace tanto il teatro che spezza quel velo invisibile. Beckett, ad esempio. A lei quale teatro piace?
Una breve analisi dei segni per non annoiare i nostri lettori. Un segno macroscopico era l’assenza sul palco di un ospite referente per la Sanità. Forse lei non l’ha notato, io sì.
Altro segno le assenze di alcune parole-chiave dal suo discorso introduttivo (che ho capito benissimo ed ho apprezzato lo sforzo di legare temi tanto disparati).
Conta ciò che si dice, ma anche ciò che non si dice.
Infine lei ha limitato il concetto di Sanità agli anziani, all’età anagrafica delle persone. Ma la Sanità, l’Assistenza Sanitaria ed il diritto alla Salute non è questo. Non le sembra riduttivo?
Adesso le faccio una domanda da pseudo giornalista: c’è qualcosa in quello che ho scritto che non corrisponde al vero? Lei condivide il modo di fare politica dell’ipotetico Presidente di Regione che ho descritto alla fine delle mie riflessioni? Mi dica, si esponga. Io l’ho fatto.
Mi fermo qui.
Continui a sorridere Nicola, sorrida finché ne avrà voglia. Io non ci trovo proprio niente da sorridere. Ma è un problema mio, evidentemente. Come tutto il resto.
Firmato
La mamma pasionaria nonché Super Eroina della Buona Sanità Efficiente ed Equa.
Mi piace! ☺
(Cercherò un costume. Me ne vuole suggerire uno?)
Forse l’errore è stato proprio quello di non candidarsi, Eva, quello di non provare a ‘sporcarsi’ con la politica.
Io sono nuovissimo alla politica: lo si intuisce dall’ingenua semplicità che anima le mie parole, lo si capisce forse dal fatto che rispondo e lo faccio subito. Lo si intuisce dai sorrisi che cerco di mettere nelle mie azioni e parole, di seminare un po’ in giro per far sì che ci si prenda tutti un po’ meno sul serio. La politica è vita, è gioia!
Non entro nel merito della questione dell’ospedale di Pescia, l’ho già scritto e lo confermo. Per un motivo banale: perché ho la presunzione di voler parlare solo delle cose che conosco. E non sono sufficientemente informato sull’argomento da sostenere tesi o il contrario delle stesse. Sto studiando, questo sì, affinché al prossimo incontro con Rossi magari io sappia porgli delle domande pertinenti, esigendo delle altrettanto puntuali risposte.
Ma non voglio nemmeno entrare nel merito – anche questo lo ripeto – del tipo di serata che abbiamo offerto ai cittadini. Tutto è perfettibile, tutto si può fare con maggiore competenza o rigore. Prendo i suoi suggerimenti (depurandoli dalle frecciate un po’ velenose che mi riserva…) e li trasferisco ai miei amici del PD, da cui non sto imparando alcuna tipo di lezione negativa.
Mi interesso di politica da meno di 12 mesi e questo mi dà l’autorevolezza dell’inesperienza: almeno non mi si può attaccare sul mio passato. E non mi va che mi si consideri alla stregua di un politicante navigato che soppesa ogni parola e si schiera a ‘soccorso’ del più forte. Non è così, semplicemente perché non può esserlo. Poi, lei è giustamente libera di pensarlo e di criticare me e ‘i miei’ per tutto ciò che facciamo e diciamo.
Del Presidente Rossi non condivido molte posizioni, non è un mistero per coloro con cui più spesso parlo di politica (non pretendo lo si sappia, ovviamente). Quando avrò occasione di parlarci più diffusamente e con un ruolo più ‘politico’, la rassicuro: gli farò presenti le mie posizioni e ci discuterò.
Vede, io sono esattamente un cittadino come lei, veramente niente di più. La sua penna è troppo vivace perché io pensi che lei creda che ci sia una reale distanza ‘prossemica’ tra me (casta, politici, sul palco) e lei (cittadini, disgraziati lavoratori, in platea). Sta sbagliando bersaglio, Eva, mi creda. Io e lei siamo ‘la stessa persona’.
Mi faccia il favore, sul serio, di interessarsi di politica anche ‘dal palco’: una ‘come lei’, secondo me, sarebbe veramente utile a uno ‘come me’. Non mi interessa di chi ora ha in mano le leve del potere, perché domani le avremo io e lei, se, invece di litigare a mezzo Facebook, pensiamo insieme a come migliorare le cose. Non la sto ‘comprando’ o convincendo a tacere in cambio di ‘qualcosa’. Al contrario! La sto invitando ‘sul palco’ a parlare a voce ancora più alta!
Guardi, è davvero difficile riuscire a smuovere il mondo addormentato che abitiamo, lo è davvero, ne sono convinto: ma io ci credo. Si può fare.
La saluto e ringrazio, senza ironia. E a tutto il resto delle sue ‘punzecchiature’ risponderò personalmente, quando ci vedremo per un caffè! 🙂
Ho letto il commento di Nicola Romagnani, la tecnica è sempre la stessa: inizialmente ti deridono, cercano di isolare te, le tue idee e la tua famiglia. Cercano di renderti ridicolo agli occhi della gente e spesso ci riescono, hanno la forza il seguito e l’organizzazione per farlo. Poi, quando vedono che continui per la tua strada e i fatti, i contenuti, le rivendicazioni continui a sostenerli con convinzione e determinazione, cambiamento di tattica, sei una risorsa, un esempio da seguire per la tua dignità, integrità morale ed etica, che dovrai essere un esempio per tutti da seguire, cercheranno di portarti tra di loro come testimonial e in qualsiasi ruolo che tu decida di ricoprire, pronti a farti qualsiasi “FAVORE” e ad aprirti tutte le strade e le porte, ma se a questo punto, continui convinta con determinazione sulla tua strada, lasciando da parte il richiamo delle sirene, non mollano, tenteranno in ogni modo di chiuderti la bocca. Passano gli anni ma la tecnica, – porto un esempio locale/Pistoiese – a partire dagli ex presidenti della provincia, Aldo Morelli e Gianfranco Venturi, ai loro sindaci del territorio, per passare – lascio perdere quelli che non si possono difendere – dal senatore Vannino Chiti, per arrivare ad oggi, è sempre la stessa. E per tornare a un tema a me caro, approfitto di questa opportunità e del confronto della campagna elettorale, per chiedere, visto anche che la blindatura degli incontri non lo permette, tramite questo Blog al candidato sindaco a Pescia Dott. Oreste Giurlani: in quei 7 anni che ha soggiornato in Comunità Montana Appennino Pistoiese, prima come consigliere e poi come revisore dei conti, quei conti dai quali secondo la relazione Eller si suppone siano spariti dei soldi, possibile che non abbia mai visto ne sentito ne accorto di nulla?
Segretario Nicola Romagnani, può fare anche Lei questa domanda e darci una Sua risposta.
Ripeto che non so di quale ‘tecnica’ si stia parlando.
Penso che Grillo – oltre ad aver posto alcuni temi molto importanti – abbia anche fatto moltissimi danni a questo paese: perché ha dato a tutti l’impressione che puntare il dito sia ‘già’ di per sé un atto ‘politico’; ma non è così, c’è bisogno di sforzo, impegno e fatica per cambiare le cose che non ci piacciono.
È solo questo che ho cercato di dire a Eva Giuliani, senza volerla ‘comprare’, come avevo – anche questo – già detto. Sono sicuro che Eva ha capito.
Ma va bene così, Ceccarelli: se Lei è sereno con un commento a un articolo e questo La fa sentire indignato a sufficienza, come si conviene a un cittadino illuminato e coscienzioso, a me va benissimo.
Non conosco di persona Aldo Morelli (incrociato un paio di volte, senza averci mai parlato), né Vannino Chiti; Gianfranco Venturi, invece, l’ho conosciuto al Congresso del PD di San Marcello Pistoiese, dove io difendevo una mozione (Renzi) opposta alla sua (Cuperlo). Ma forse questo a Lei, Ceccarelli, non interessa.
Perché tanto, ‘noi’ politici siamo ‘tutti uguali’.
Mi è doverosa una rettifica riguardo al Dott. Oreste Giurlani: non è stato revisore dei conti in Comunità Montana Appennino Pistoiese, ma assessore al bilancio dal 9 Novembre 1999 al 26 Febbraio 2002.
Comunque, visti gli esiti, cambiano le mansioni, il risultato non cambia…….
Sig. Nicola Romagnani, si siete tutti uguali, ed è una caratteristica che vi contraddistingue, evitate sempre di dare risposte a “certe” domande precise,
lo sta facendo adesso Lei, lo fa il Dott. Oreste Giurlani,
Non le sembra che sarebbe più facile rispondere che andare a fare considerazioni sul mio stato d’animo “sereno- indignato” e mie caratteristiche ” illuminato – coscienzioso”.
E poi, cosa c’entra Grillo?
Si aggrappi a qualcosa di più consistente e non cerchi di menare il can per l’aia.
Su una cosa siamo d’accordo Nicola: la politica deve essere bella.
Ammetterà però che di gioia e bellezza ce n’è davvero poca in giro…
Potrei risponderle in tanti modi e ci vorrebbe troppo spazio.
La invito ad ascoltare questa canzone di Daniele Silvestri “A bocca chiusa”. Io la vedo così.
http://www.youtube.com/watch?v=xpdsirdCxj8
Si fa politica in tanti modi: si chiama cittadinanza attiva. E si può fare molto. Si può fare ancora di più facendo ogni giorno il proprio dovere con onestà, cercando di essere coerenti, dando il buon esempio, insegnando ai propri figli il rispetto, la lealtà, il senso del dovere e le regole del vivere civile. Non è retorica.
Insegnando loro che l’obbedienza non è sempre una virtù, come diceva Don Milani.
Anche leggendo, scrivendo, ascoltando, vigilando…
Egregio Nicola Romagnani, mi permetta di dirle che la Pasionaria come l’ ha definita lei; risposta a caldo, imitando quanto aveva fatto precedentemente Il Governatore Rossi vi ha dato sostanza ed una bella lezione di stile. La Signora Eva Giuliani, persona intelligente, attenta e preparata era venuta a Pescia per avere Con il Governatore Rossi ed il Candidato a Sindaco Oreste Giurlani un confronto democratico, pubblico e doveroso da parte vostra su alcune cose che voleva chiedervi in merito alla sanità e domande da porre al Candidato Oreste Giurlani. Avete perso l’ occasione di conoscere una vera donna con alti valori morali, che oltre a fare l’ insegnante dedica e sacrifica una parte del suo tempo a fare cose utili per la società e qual’ ora ve ne fosse bisogno ad impegnarsi per combattere ingiustizie sociali come quelle che vengono perpetrate in Sanità in Toscana. Una Toscana che quando era Governata da veri compagni non chiudeva gl’ Ospedali di Montagna togliendo servizi sanitari essenziali e vitali mettendo con le spalle al muro e isolando comunità intere per andare ad…..ingrassare, ( Mi permetta la battuta spiritosa) gli abitanti Metropolitani infarcendoli di Ospedali che andranno, solo,…….ad oliare le tasche dei privati. Si sta costruendo una Toscana di serie A, “Massa, Pisa, Livorno, Lucca, Prato, Pistoia, Siena, Firenze ed una di serie B Le zone Montane le aree disagiate e le Isole, ma la colpa è di Roma, “Rossi Dixit” ( Magari anche ladrona). In Toscana invece assistiamo a Bilanci certificati, Pardon Buchi di bilancio come a Massa e in modo minore anche in altre ASL, miracolosamente tornate tutte in pari proprio a ridosso di questa campagna elettorale, ma con i soldi di chi? Lei che dice di non condividere molte cose di Rossi, spero una di quelle che non condivide sia il fatto che di fronte all’ opinione pubblica che gli chiede spiegazioni su cose che non vanno, invece di confrontarsi scappa. la fuga è diventata il suo cavallo di battaglia, la sua arma migliore e la soluzione a tutti i suoi problemi. Spero che un’ altra cosa che non condivide di Rossi sia; che chiude Ospedali come quello di San Marcello, ci prova con quello di Volterra, dell’ elba e sta tagliando servizi, personale e posti letto in altri ospedali piccoli con l’ intento di portarli all’ asfissia, e di pilotare con mezzucci e manovre i cittadini ad abbandonarli per poi addossargli pure la colpa dell’ abbandono. ( Ovviamente la mano operativa è dell’ Assessore alla Sanità, ma sono solo dettagli) Lei che è, parole sue: “giovane in politica” e, m’ immagino armato di buoni intenti che cosa intende fare per le cose che le ho elencato di Rossi che non vanno, Per lei i cittadini della Montagna pesano come quelli delle città di serie A che le ho elencato oppure no? E se si, cosa intende fare come iniziative dato che è Segretario di un Partito, il Partito che ho votato con le sue trasformazioni per 40 anni? Intende da oggi, prendere l’ impegno per dare nelle assemblee del suo partito la voce ai cittadini per quanto riguarda la sua zona di competenza? E se prende questi impegni quanto pensa che durerà la sua carriera di Segretario del PD se non si adegua alla linea Rossi Giurlani ed il resto del Carlino? Lei stesso in una delle sue risposte ha detto che ha sbagliato a rispondere a caldo, questo significa che un cartellino giallo l’ ha già ricevuto?
Chiudo dicendole che è vero che Eva Giuliani sarebbe un’ ottimo candidato alle elezioni, perchè persona onesta squisita e chiara cosa che la politica di oggi non è ne squisita, ne chiara, ne onesta, in nolti casi e quindi avendo conosciuto Eva di cui ho una grandissima stima dubito che vorrebbe candidarsi, penso che per Eva la politica sia un’ altra cosa.
Bravissima sig.ra Giuliani: condivido l’articolo fino all’ultima riga il Suo articolo ed in particolare le sei sei precisissime domande che si one e pone ai suoi interlocutori, nonchè l’invito per il presidente Rossi a partecipare ad un gioco che, sulla base delle premesse date, tutte vere e documentate, lo vedrebbe perdere sicuramente con un punteggio tennistico.
Purtroppo, però, c’è un problema fondamentale con il quale ci si scontra inevitabilmente: il mondo della “politica” (minuscolo) alle domande vere e stringenti poste dai cittadini, risponde sempre in modo come minimo evasivo (quando si degna di rispondere). Ne ho avuto per due volte la prova io quando ho denunciato, dati inoppugnabili alla mano, le attese per ottenere una visita, a Pistoia, Pescia o San Marcello; oppure quando ho diffuso un intervento estremamente critico della dott.ssa Carla Breschi riguardante il nuovo ospedale di Pistoia. Risposte cortesissime nella forma, ma di una estrema insulsaggine, vacuità ed inutilità nella sostanza, oltre che non veritiere, da parte di Rossi Così pure quando mi sono confrontato con la senatrice Valeria Fedeli sulla tragica morte dei cinesi a Prato, sulla “politica” ormai nettamente impotente di fronte ai fenomeni mafiosi che ci circondano; anzi, in questo caso, la risposta, oltre che superficiale, vacua e fuori tema è stata anche un po’ stizzita; e così, un’altra volta, con Vannino Chiti per un altro argomento.
Questi signori non saranno tutti uguali, come dice Ceccarelli, ma su alcuni punti, indipendentemente dalla loro appartenenza correntizia, i loro comportamenti convergono alla grande nel chiudersi a riccio in difesa del loro mondo, nel guardarsi bene dal tirare fuori la testa dalla sabbia per affrontare il mondo a loro circostante in maniera chiara, sincera, autocritica.
Concordo in pieno anche con l’intervento del sig.Valerio Bobini.
Io non solo voto PD,( non so fino a quando, visto il campionario di amministratori che ci viene propinato) ma sono anche tesserato; ciò non mi impedisce di affermare con tranquillità che in tutto questo scambio, forse perchè costretto dal ruolo che riveste, è il sig. Nicola Romagnani a fare la figura peggiore.
Piero Giovannelli