PISTOIA. Ieri pomeriggio in Consiglio Comunale abbiamo deciso di fare una comunicazione dal tono volutamente ironico ma dal contenuto decisamente serio: lunedì prossimo il parcheggio del nuovo ospedale diventerà a pagamento con un massimo di 5 euro per l’intera giornata di sosta.
Da giorni il Sindaco è sui giornali dichiarandosi contrario a queste tariffe perché molto onerose per i cittadini a confronto di altre in Toscana (ad esempio, il parcheggio del Cto di Careggi è gratuito per alcune fasce orarie e durante la notte, con un massimo di 3 euro a giornata) e noi non possiamo che essere d’accordo con lui, ma ci sono alcuni fatti che meritano di essere conosciuti e analizzati:
1) come le altre utility non sanitarie anche il parcheggio è stato affidato per 19 anni a un gestore privato (tramite lo sciagurato meccanismo del project financing), in questo caso Gesat che lo ha a sua volta girato ad Apcoa, holding specializzata in gestione parcheggi. Essa, in virtù di un contratto privato, esercita il proprio diritto applicando le tariffe che ha concordato.
2) con chi le ha concordate, dal momento che lo stesso Sindaco ha affermato pubblicamente che nel progetto iniziale di costruzione non si faceva riferimento alle tariffe da applicarsi? A naso direi con Gesat, l’unico interlocutore da cui ha ricevuto in gestione il parcheggio. Cioè un altro privato. Ma ci piacerebbe saperne di più.
3) il Sindaco si è effettivamente prodigato nel far abbassare le tariffe e ci è anche riuscito, riuscendo a portarle da 6 a 5 euro massimo al giorno, ma ritengo che più di un tanto non riusciremo a scendere: l’amministrazione comunale non ha armi per combattere questa battaglia, così come correttamente affermato dallo stesso Sindaco.
4) la Apcoa ha deciso l’entrata in vigore delle tariffe unilateralmente senza nemmeno avvisare il Sindaco e dispiace, al di là delle differenze politiche, che il Sindaco della nostra città debba essere ignorato e marginalizzato in tal modo.
5) tutti i lavoratori dei servizi non sanitari ma fondamentali per il funzionamento dell’ospedale, come ad esempio le pulizie, sono trattati per quanto riguarda il parcheggio alla stregua di normali utenti: vogliamo parlare delle lavoratrici della ColSer che lavorano 3 ore al giorno, sono in cassa integrazione (che non si sa se verrà loro rinnovata) e devono pure pagarsi il parcheggio? Oltre al danno la beffa, direi.
6) esiste un’area dietro l’ospedale attualmente adibita a discarica abusiva (e qui parte un altro filone: che fine ha fatto la nostra denuncia in procura contro ignoti per violazione delle leggi ambientali? O il Comune non aveva promesso che l’area in questione sarebbe stata ripulita e tenuta sotto controllo? Come mai risiamo daccapo?).
E da qui la proposta che abbiamo fatto, una proposta dal valore squisitamente provocatorio, spiazzante, della cui fattibilità ovviamente non siamo affatto certi ma che aveva il senso di smuovere la questione: eliminiamo la discarica, al suo posto mettiamoci un parcheggio (se c’è una discarica ci può stare anche un parcheggio, no?), lo facciamo pagare 1 euro al giorno e lo diamo in gestione ai Rom della zona, così da fornire a loro una fonte di reddito. Vogliamo l’integrazione? Così sarebbe a costo quasi zero, faremmo un servizio alla cittadinanza e anche a loro che godrebbero di un reddito certo.
Sì, è vero, c’è un progetto per 80 posti auto che il Comune ha predisposto, ma siccome sotto il luogo dove dovrebbe essere realizzato corre un tubo del gas, è stata richiesta l’autorizzazione a Snam, che non è ancora arrivata.
Nel frattempo da lunedì i pistoiesi pagheranno per usufruire del parcheggio dell’ospedale con le tariffe di cui sopra, con buona pace di chi ancora pensa che il project financing sia stata una buona idea (e di chi invece sapeva ma è stato zitto).
[*] – Consigliere del M5S Pistoia
MA COM’È FACILE…
FAR PERDERE la pazienza! E non solo al Lattari…
In questo erano famosi i sofisti, ma prima ancora Socrate, che dei sofisti aveva tutto e qualcosa in più: il senso morale. Fu famoso anche Cristo – che, forse, proprio per questo, finì come sappiamo tutti.
Ciò che Luca Rossi – peraltro bravissimo in questa tecnica… – ha fatto, tecnicamente si definisce “dimostrazione per paradosso”.
Sì, è vero. Questa metodologia fa indubbiamente incazzare. Ma volete mettere…? Vogliamo far finta di non vedere come e quanto, oltre che dimostrare una tesi senza incertezze, fa divertire chi riesce a guardare la vita con un pizzico di… ironico distacco?
Edoardo Bianchini