
PISTOIA. “Abbiamo deciso di affrontare la questione della sanità pubblica in quanto proprio su questo settore, a pochi mesi delle elezioni regionali, la Regione Toscana di Rossi ci continua a vendere fumo circa la tanto decantata efficienza del servizio sanitario – dice Francesco Cipriani, responsabile Fdi-Alleanza Nazionale Pistoia e membro dell’associazione Rotta Comune –. Non è assolutamente così e ne è dimostrazione il contratto di project financing adottato dall’ente regionale per la realizzazione del progetto dell’ospedale pistoiese. Per questo motivo abbiamo deciso di presentare il libro La nuova sanità Toscana di Daniele Rovai, per denunciare le molteplici speculazioni che stanno dietro al settore sanitario toscano. Interverranno, domani alle 21 al museo Marino Marini, l’autore, Giovanni Donzelli, consigliere regionale di Fdi-An e altre rappresentanze istituzionali del settore”.
“Il libro di Rovai centra in pieno uno degli aspetti più cruciali del ‘sistema’ di potere toscano nel campo della sanità, quello del project financing e delle sue conseguenze nel breve e nel lungo periodo – dice Giovanni Donzelli, consigliere regionale Fdi-Alleanza Nazionale –. Non dimentichiamo quanto importante sia il settore per far da trampolino di lancio per la poltrona di governatore: Rovai solleva un tema di grandissima attualità, perché a tre mesi dalle elezioni Enrico Rossi continua a ricorrere a questo strumento distribuendo appalti a ditte private per la costruzione dei grandi ospedali. Una captatio benevolentiae che va a scapito della comunità, specie quando i nosocomi sono collocati su falde acquifere (Pistoia), zone paludose (Massa Carrara) o ad intenso inquinamento acustico (Lucca).
“Dopo aver dato il via alla riorganizzazione della sanità toscana tagliando posti letto, smantellando i piccoli ospedali ed esternalizzando servizi, Rossi appalta a privati la costruzione di grandi strutture con finanziamenti pubblici pre-contratto, senza alcuna gara e in esclusiva per decine di anni. Al termine dei lavori sarà il costruttore a gestire tutti i servizi non sanitari, cioè pulizie, mense, manutenzioni, impianti e parcheggi esterni, mentre ogni eventuale perdita economica sarà accollata al sistema sanitario pubblico. È un grande affare economico per pochi dai risvolti inquietanti e che ha messo in difficoltà il popolo toscano che ricorre alla sanità”.
[francesco cipriani]