Il dibattito attorno alla recente approvazione della variante urbanistica nel quartiere di Vicofaro si arricchisce di un nuovo contributo: questa volta del Movimento Cinque Stelle
PISTOIA. Il Consiglio Comunale di Pistoia ha adottato, a maggioranza, la variante urbanistica per la realizzazione a Vicofaro di una gigantesca Rsa da 160 posti letto e 30 posti per la realizzazione di un centro diurno.
Un mega complesso che andrà a cementificare un’area verde, allo stato attuale libera e permeabile, cioè fertile, per oltre 30 mila metri quadrati complessivi di consumo di suolo. Il riuso di edificazioni esistenti sarebbe stato, evidentemente, troppo poco remunerativo per gli investitori privati, ed un livello amministrativo e di programmazione del territorio troppo elevato per la Giunta Tomasi.
Il tutto, mentre le liste di attesa sul nostro territorio per posti in Rsa sono a zero!!!
come ammesso dalla Vicesindaco e presidente della Società della Salute pistoiese, Anna Maria Celesti.
Non solo: il medesimo soggetto privato, Carron spa, ha presentato richiesta di realizzazione di altre due Rsa, una a Quarrata da 160 posti letto, ed una a Serravalle da 120 posti.
Posti letto che si aggiungano a quelli già decisi per Buggiano e quelli paventati a Monsummano o Pieve a Nievole. Che abbia inizio la corsa a chi arriva primo, visto che pure i proponenti si accorgeranno che non c’è domanda!
Questo progetto della Rsa per ricchi nell’area di Vicofaro, inoltre aggira la norma regionale che prevede che le Rsa non possano avere più di 80 posti letto, realizzandone sostanzialmente due in una nella stessa area.
Mentre ovunque si va nella direzione delle cure domiciliari, a Pistoia siamo ancora nel ‘900 e si realizzano mastodontiche strutture residenziali fuori tempo massimo. I cui posti, oltretutto, non saranno convenzionati e saranno, di conseguenza, costosissimi per l’utenza.
Da sempre il Movimento è impegnato nel portare avanti il principio dell’assistenza garantita anche alle fasce deboli ed, anche recentemente in Aula Parlamentare, nel promuovere progetti di cohousing, più idonei ad assistere e garantire una vita dignitosa anche nella “silver age”
Questa variante va a modificare le previsioni di strumenti urbanistici scaduti, proprio mentre si annuncia l’imminenza dell’apertura del nuovo ciclo di pianificazione. In buona sostanza, a Pistoia, le politiche urbanistiche si piegano agli interessi privati, sulla base di progetti remunerativi solo per loro.
Gli interessi generali, invece, chi li tutela?
Riteniamo fuori luogo la reazione scomposta dell’Assessore Cialdi, il principio del “abbiamo vinto e comandiamo” mal si sposa con quello democratico con cui si elegge il Consiglio Comunale e tradisce una palese difficoltà a giustificare una scelta folle e dannosa per il territorio
Ora la palla passa ai cittadini pistoiesi. Ci sono 60 giorni per presentare osservazioni, prima di tornare in Consiglio Comunale per la definitiva approvazione.
Movimento 5 Stelle