saggezza teutonica. ITALIENS MISERE, LA MISERIA DELL’ITALIA

Gli ariani ci vedono così

È DAVVERO una miseria straordinaria, la nostra, italiana. Straccioni proprio come quando i nostri fratelli ariani pensavano bene di fare pulizia alle Fosse Ardeatine, a Sant’Anna o a Marzabotto.

Quel giovin Signore con i baffetti, che veniva dalla Krukkonia Tellus, di professione imbianchino con forti interessi per gli impianti di termovalorizzazione, aveva ben pensato di utilizzare l’Italia come luogo di vacanza e ristoro per i suoi fieri lavoratori dell’acciaio con al dito l’anello del Nibelungo, con i geni e i cromosomi incontaminati e con la voglia – come ebbe a dire giustamente Paolo Savona – di conquistare l’Europa manu militari, a suon di bombe.

Oggi – dice l’ex ministro esiliato in Consob – tutto questo avviene ogni giorno grazie a quel progetto di Eurolandia che è fatto apposta per due dei popoli più rompicoglioni d’Europa: la terra dei Deutsches, plurifallita anche nel secolo scorso e rimessa in piedi per ben due volte dai fratelli europei di manica larga sia dopo il 45 che al momento di una riunificazione  che non esito a definire nefasta (ci sta bene, perché gli abbiamo fatto noi le trasfusioni di soldi!); e la terra degli infanti de la patrie che, pur professando la religione delle tre disgrazie (Liberté, Égalité, Fraternité) hanno sostituito, da mo’, l’ultima delle tre invenzioni con un più appropriato Fregalité e si è ben visto con l’amore che il nipote della Première Dame Brigitte ci ha riservato su tutta la linea: migranti e Fincantieri compresi.

Oggi, epoca in cui i crucchi stanno bene (a nostro carico); fanno pagare lo 0,64% di tasse sulle pensioni, contro la nostra media italica del 30%; prendono solo i migranti siriani – più belli, più intelligenti e più simili agli ariani di razza pura – e lasciano a pizza e mandolino, il paese della mafia e dei burattini, i neri normodepressi della mafia nigeriana e non solo; oggi, epoca in cui questi signori intonano ancora, con spirito ben più populista e patriottico che non gli scalcinati napoletan-salviniani, il loro inno nazionale

Ma forse noi dovremmo vederli così

(leggetevelo e riflettete su queste parole; il Lied der Deutschen dice infatti:

Germania, Germania, al di sopra di tutto
al di sopra di tutto nel mondo,
a condizione che  per protezione e difesa
si riunisca fraternamente.
Dalla Mosa fino alla Memel
dall’Adige fino al Belt:
Germania, Germania, al di sopra di tutto
al di sopra di tutto nel mondo )

e sono pronti a riarmarsi senza problemi «per protezione e difesa»; oggi, questi Dèi alti, biondi e con gli occhi cerulei, si permettono di rompere i coglioni a noi che, con i nostri faticosi e faticati risparmi, li abbiamo rimessi in piedi rendendo loro quel decoroso diritto alla vita che loro, al contrario, negarono a 50 milioni di morti nella sola seconda guerra mondiale; e anche se, con le loro banche dalle gole come pozzi senza fondo, hanno inghiottito una nazione povera come la Grecia, depredata e ridotta alla fame oggi che il turismo è diventato, per l’Ellade, un bene da ricchi, e che tutti i flussi di chi andava a passare là le vacanze, sono stati decapitati.

I tedeschi non si vergognano di pubblicare quello che pubblicano su Salvini – che io, peraltro, non difendo e di cui non sono per niente entusiasta né per i metodi né per i rosari che ha sempre in mano –, unico a parlare di dignità per un popolo che, fra Chiesa e Stato, ha fatto la fine delle olive nel frantoio: spremuto fino all’ultima goccia d’olio.

Questo popolo imbelle, incapace, demente, ottuso, cretino, spastico,  stronzo, mafioso, che ha dato al mondo i nove decimi dei geni dell’arte, della letteratura, della scienza, della medicina, del pensiero e del diritto (e non solo); che ha scoperto l’America; che ha dato, alla terra degli affamatori dei popoli di Wall Street, il telefono, la radio, la televisione (che guaio!), questa accozzaglia di sudici-straccioni da 500 Fiat in disarmo, dovrebbe inchinarsi – grazie ai suoi post-politici, da Berlusconi a quella brava mortadella di Bologna che bene incarnò l’insaccato di un Pd risultanza di scudi crociati, falci e martelli, querce, olivi e margherite-del-cazzo – dovrebbe inchinarsi, dicevo, a una culona inchiavabile che dirige, con i suoi fili siciliani e mafiosi, tre coglionazzi (padre, figlio e spirito santo) di commissari-Basettoni europei che, quanto a intelligenza delle cose, molto più appropriatamente potrebbero essere chiamati le Tre Grazie dai nomi illustri: Grazia, Graziella e Grazialcazzo.

Dio [è] con noi
Se la Provvida Sventura per l’Ermengarda del Manzoni portava le anime a salvazione nelle braccia di Dio (di cui i tedeschi sono stati amici diletti e diretti epigoni: Gott mit uns, Dio con noi), per noi c’è una bestiale Trinità in cui un anziano signore (?) di un paradiso fiscale (e quindi di un porto franco per evasione e riciclaggio), un signore (?) che non regge bene l’alcol quanto Mauro Corona, si affaccia ogni mattina alla finestra e – dopo averci detto che la sua musa ispiratrice, la Grande Germania, è stata fuori dalle norme e dalle regole per 13 o 14 volte senza mai essere sottoposta a procedura d’infrazione – inizia a urlare Pentititàlia o finisci in forno! come un Bratkartoffeln.

Gli fanno eco un socialiste de merde che dà buoni consigli (pane o… ghigliottina) perché non può più dare il cattivo esempio; e un lèttone (ma meglio lettóne, per dormire dopo una sbornia a vodka e la tasca piena di dindi) che porta a casa borsate di € a carico nostro.

Grazie, Berlusca! Ma soprattutto, grazie Pd di Napolitano/Mattarella! Grazie Pd di quel Renzi che, se fosse andata in porto la manovra iniziata da Togliatti e perfezionata da Ermini con in mezzo i vari Palamara, Lotti e Mattarella, ci avrebbe regalato la bruttacopia dell’Europa all’altezza del 1939: una simpatica deutsche contadinotta-vitacorta di Führerin, clone malcotto di Zio Adolfo, e un ridicolo Mini-Dux con dentini storti per abuso di ciuccio contro l’arcata dentaria superiore!

Deutsche Brüder, ein gebrochener Fiat 500 für uns, für dich immer die Ehre, Polen im Winter und Sommer gewärmt zu haben! Fratelli tedeschi, per noi una Fiat 500 rotta, per voi sempre l’onore di aver riscaldato la Polonia in inverno e in estate!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Diritto di critica
[Lo disse anche Bergoglio:
«Se offendi mia madre, ti tiro un pugno!»]


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