saggi e seggi. L’INSOSTENIBILE PESANTEZZA DELLA SAGGEZZA

Il saggio Gabriele Brunini è stato anche Presidente di Confederazione e un paio di anni fa, ci pregò di non insistere, perché le questioni (di cui parlare) “sarebbero tante”. Ma le nostre, sono domande fatte per la comunità dei volontari: a loro, principalmente, i saggi debbono delle risposte. Quali sono i problemi all’interno della Confederazione? Lo “scazzo” forte con Trucchi sulla questione del buco di Betlemme è predittivo di una inevitabile spaccatura?

Gabriele Brunini, già Presidente della Confederazione delle Misericordie

FIRENZE — LUCCA. Conosciamo Gabriele Brunini dal tempo della vicenda della cartella esattoriale da 20 milioni e oggi ci ritorna in redazione quale “saggio” delle Misericordie, con scontri ai vertici nazionali, dovuti alle ipotesi di malagestione che sembrano avere investito alcune fraternite siciliane, ma non sole.

Brunini, ovvero il terno dei saggi che comprende Annalisa Schillaci e Clemente Zilieri Dal Verme, sapranno vagamente (grazie al nostro quotidiano online e non certo i giornali strutturati) delle anomalie della Misericordia di Piana degli Albanesi che, non opera in detto paese, ma in Palermo, in concorrenza con la locale Misericordia e di altre anomalie sparse per l’Italia.

La fraternita di Palermo è remissiva sul punto, come ci ha spiegato il governatore Salvatore Panto (che abbiamo sentito per fono, velatamente reticente) e dunque cosa ci potranno dire delle nebbie sulle faccende di Piana/Patti, con capofila il Governatore Petrotta?

Salvatore Panto non sa niente del Respect e vagamente ricorda che la Fraternita di Piana albanesi ha la sede legale nella vecchia sede, residuata dopo lo sfratto

In Sicilia – oltre a delle buone pietanze di spada alla griglia ci sarebbe tanto lavoro per i saggi, incominciando proprio dalla vicenda Respect: sembra che il Governatore Santino Mondello, stia cercando delle “spalle”, con le quali completare la necessaria istruttoria per incassare il saldo dal Ministero, una sommetta da circa 100 mila euro, come si evince dal brogliaccio in linea per la 124.

Il confratello palermitano Salvatore Panto ci tiene a spiegare di non avere niente a che vedere sul progetto “R.e.S.P.E.C.T.” (chissà perché, se è di Palermo, non potevano coinvolgerlo? ), ma ci spiega che per fare traslocare la sede ha dovuto passare infinite procedure burocratiche, con molti controlli anche degli uffici di Asl.

Diversamente, la fraternita di Piana degli Albanesi è stata costretta da uno sfratto (avviato sembra proprio dalla curia vescovile) a spostarsi in Palermo, lasciando la sede legale in Piana e con una rapidità sorprendente. Forse è per questo che ha un sito web davvero approssimativo e incompleto di informazioni.

Estratto della sezione degli organi con l’elenco dei Saggi: a cosa servono costoro?

Sembra comunque che il progetto richieda delle “carte” e per questo, i due governatori, stiano proprio cercando appoggi da amici di altre fraternite (Fernando, ex Conferenza Regionale Lazio è forse uno di quelli?).

Strani movimenti, comunque scomposti, ci pare di poter dire a noi “cani da guardia”.

Noi che del “Respect” abbiamo una conoscenza molto vaga e superficiale, auspichiamo proprio che la Confederazione – ma meglio ancora la terna dei saggi – voglia “aprire un fascicolo”, per poter dunque rispondere alle dieci domande proposte all’attenzione dei lettori, ma anche dei saggi, anzi proprio a loro.

Il giovane Governatore Salvatore Panto ci riferisce di avere saputo il fatto, solo dalla lettura del nostro articolo su Fb, dedicato al gemellaggio tra Piana e Patti; la fraternita di Palermo è di fatto la principale in città e lui cade dalle nuvole per le incongruenze che risultano dalle carte e ci rimanda agli organi di controllo per la segnalazione di eventuali anomalie gestionali.

Quindi cari saggi, invece di preoccuparvi di Betlemme, pensate alle varie criticità territoriali come Rifredi (Fi), Pisa, Benevento (convenzione 118), Piana degli Albanesi e ci fermiamo quì.

Il Ministero è stato informato di queste anomalie sul finanziamento di soldi pubblici nel Respect?

Insomma una operazione di facciata che richiede l’aiuto di fraternite surrogate, anche fuori regione, che dovrebbero sottoscrivere dei moduli precompilati.

Ma al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, sono davvero così sprovveduti e superficiali?

Producessero le formalità amministrative, tabelle, relazioni e allegati che servono a dimostrare le attività effettivamente svolte: in Toscana questo si chiama “rendiconto” e anche i colletti bianchi di via dello Steccuto lo sanno ben leggere.

Cos’altro serve?

Santino risponderà alle domande con il collega di progetto e governatore di Piana Vito, anche capofila? Chissà chi lo sa?

Dunque, la terna dei saggi, ma anche i sindaci revisori e i probiviri che sono bene chiaramente identificati nella home page di Confederazione (e che raggiungeremo con una mail dedicata ai loro indirizzi), dovrebbero intervenire e chiarire ogni dubbio o equivoco.

Paura di qualche sorpresa?

Purtroppo, in questa congiuntura, Brunini si è anche scontrato con Trucchi sulla pesante situazione della sede di Betlemme che si è trovata una voragine sotto i piedi, con buona pace dei correttori morali e arcivescovi (Pizzaballa è impotente sull’argomento, con le grane che ci sono in quelle zona di eterno conflitto!): due lustri di servizio, che — dice il Brunini — non hanno evidentemente veduto un impegno disinteressato e genuino da parte dei molti responsabili alla conduzione del plesso di proprietà di Confederazione.

Insomma, la questione generale sulle “Misericordie” si sta complicando e le nebulose notizie che ci riportano i volontari e consiglieri (tutte dimostrate per tabulas) sono purtroppo convergenti e incresciose, anche insaponate di reticenza.

Le Misericordie stanno per avere una “crisi di nervi” e i saggi che cosa fanno: stanno a guardare? 

Gabriele, Annalisa e Clemente: se non ora, quando?

Alessandro Romiti 

[alessandroromiti@linealibera.it]

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