PISTOIA. Claudio Sforzi scrive a tutti gli organi d’informazione della città:
Il 5 Gennaio 2014, il tempo è peggiorato di brutto e, oltre alla normale piovosità, è stata scaricata una “bomba d’acqua” nella zona della Fallita facendo gonfiare i fiumi in un modo veramente impressionante; questo evento ha completamente interrotto il rinomato percorso fluviale dell’Ombrone che va da Gello fino a Pontelungo.
Gli argini hanno ceduto su entrambi i lati in prossimità del guado che dal 1981, ha svolto la funzione di collegamento delle due sponde facilitando l’attraversamento del fiume da parte dei residenti, dei vivaisti nell’area della Fallita e l’accesso ai Laghi Primavera.
Le motivazioni del cedimento di una parte del guado è da attribuire a due grossi alberi che la corrente del fiume ha portato a valle, staccandoli dall’isola che si era creata al centro del fiume, in prossimità del Ponte alle Tavole; quest’isola, in posizione centrale, ha deviato il fiume prima da una parte dove la corrente ha “mangiato” l’argine, poi, per effetto rimpallo, dall’altra parte fino a scoprire le resistenti e allora ben costruite mura settecentesche dell’Ombrone.
Questi due alberi, incastratisi dalla parte del guado, lato San Biagio, hanno fatto da leva per l’acqua che in tempi brevissimi, ha portato via il terrapieno dell’argine, dalla parte del lato laghi ha portato via completamente l’argine anche nel tratto asfaltato, mentre la parte costituita sui tubi ha resistito alla corrente e alla massa d’acqua che ci passava sopra.
Da quella data in poi, tutti i giorni abbiamo osservato i lavori che venivano svolti con la speranza che il guado fosse ripristinato pur essendo consapevoli delle difficoltà dei disagi causati dai nubifragi e dalle frane in tutta la Provincia.
Difendo quel guado sul quale transitano annualmente circa 20.000 (ventimila) persone (lo abbiamo verificato negli ultimi anni), non solo riferito ai residenti, ma anche a coloro che passeggiano lungo l’Ombrone, a piedi, di corsa, in bicicletta, con i bambini, con i cani e ai frequentatori dei laghi e ai pescatori, la cui Federazione organizza gare di pesca sociali, provinciali, regionali, nazionali che richiamano presenze non solo pistoiesi.
Sulle carte il guado non è menzionato, ma è ben conosciuto ed è “usato” dai mezzi di soccorso, ambulanze, pompieri, carabinieri, polizia, vigili urbani, tutte le forze dell’ordine, ci sono passati sopra consiglieri, assessori, aspiranti sindaci, sindaci. Svolgiamo da anni un’altra attività e cito come esempio un dato riferito al 2013: le presenze di scolaresche appartenenti alla Provincia di Pistoia e di utenti delle associazioni e di centri per diversamente abili hanno raggiunto quota 1.582.
Per far attraversare i pulmini, la funzionalità del guado alleggerirebbe parecchio disagio per la viabilità delle strade della Fallita (scambio macchine, ponte stretto) e ci vuole poco a capire quanto sia veramente utile.
In questi giorni, in occasione delle festività, parecchie persone hanno cercato di attraversare, a loro rischio, per accedere ai Laghi Primavera su passerelle improvvisate.
Il Comune, la Provincia, il nuovo Consorzio di Bonifica sono già a conoscenza della situazione per la messa in sicurezza dell’area.
Sollecitiamo un intervento immediato per il ripristino del passaggio.
Claudio Sforzi