SAMBUCA ABBASSA LE TASSE AI NON-RESIDENTI

l'altra-sambucaSAMBUCA. Su La Nazione del 14 agosto scorso è stato pubblicato un articolo dal titolo trionfalistico “Il Comune abbassa Tari e Imu”, riferito al comune di Sambuca Pistoiese, dove si riporta la scelta dell’amministrazione di ridurre la tassazione sulle imprese. Questa è, però, solo una parte della notizia. Come si suol dire, infatti, una domanda sorge spontanea: chi paga il mancato gettito delle imprese, visto che nello stesso articolo viene detto che le entrate tributarie restano pressoché invariate (una riduzione di 20.000 € su un complessivo di 1.217.000 €)?

L’intervento approvato dalla maggioranza nel consiglio comunale del 28 luglio, che ha respinto la richiesta de L’Altra Sambuca di un passaggio in commissione consiliare, prevede che la tassazione sui residenti sia portata ai valori massimi consentiti, con la Tasi (la tassa sui servizi indivisibili) al 2,5 per mille e con la conferma dell’addizionale Irpef allo 0,8 %, senza alcuna riduzione, esenzione o modulazione sia sul reddito, sia sulla tipologia dell’abitazione. Insomma vivere a Sambuca costerà più caro.

Lo stesso sbandierato abbassamento dell’Imi sugli immobili commerciali, avrà una ricaduta positiva solo su quelle imprese proprietarie dello spazio in cui operano. Si parla, poi, di una riduzione del 30% della Tari (tassa sui rifiuti) sempre alle imprese, senza che però questo corrisponda a politiche che incentivino comportamenti virtuosi, come l’incremento della raccolta differenziata, la riduzione della produzione di rifiuti o ancora l’adesione in via sperimentale a nuovi metodi di raccolta (es. porta a porta), tali quindi da comportare una riduzione dei costi del servizio. Anche in questo caso, se la “bolletta” resta la stessa e il saldo tra entrate e uscite deve fare zero, una riduzione da una parte comporta un aumento da un’altra. Chi pagherà quindi la differenza?

In sostanza non si tratta di un intervento di riduzione delle tasse, ma di un trasferimento della pressione fiscale tra soggetti diversi. Lo abbiamo detto e lo continuiamo a sostenere: uno sviluppo dell’intero territorio di Sambuca passa attraverso la valorizzazione di tutte le componenti sociali che lo abitano, imprese, residenti e stagionali. Pensare di favorirne una a scapito delle altre, oltretutto senza un progetto a lungo termine che agisca in direzione del ripopolamento del nostro territorio e di uno sfruttamento turistico compatibile con le sue caratteristiche, non salva nessuno.

Che dire poi delle scelte di risparmio che si accinge a fare la nuova amministrazione? C’è da sperare in un nuovo – ma sicuramente non salutare – inverno mite e con assenza di neve perché, nonostante il prelievo massimo della Tasi, è previsto un taglio del 50% degli stanziamenti per la spalatura della neve.

L’Altra Sambuca

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