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SAMBUCA. Si è concluso il primo step dei lavori per la parziale ricostruzione di una porzione crollata di un edificio di Taviano travolto dal crollo di una parete rocciosa.
La casa, posta al bivio per Badi, venne sommersa dalla montagna nel 1962 seppellendo l’ostretrica comunale, il marito e la loro bambina.
L’intervento, voluto dalla amministrazione comunale presieduta da Fabio Micheletti rientra nel programma elettorale del sindaco e va a sanare una ferita aperta nel cuore del paese. Un intervento simile era stato effettuato a Pavana dove è stato recuperato un edificio di pregio urbanistico che ospita un centro civico e quattro appartamenti di edilizia popolare.
Il cantiere dell’edificio recentemente risistemato è stato ispezionato nei giorni scorsi da un “concittadino investito di funzioni di rappresentanza” che ha contestato al sindaco Micheletti i ritardi nei lavori.
Lo stesso sindaco Micheletti ha voluto nell’occasione ricostruire le varie tappe che hanno portato alla ristrutturazione dell’edificio interessati nei mesi scorsi da un intervento di restauro conservativo. A seguito della pressante richiesta della comunità dopo la donazione da parte dei proprietari dell’immobile al Comune allo scopo di recuperarne il decoro e di poterlo riutilizzare l’amministrazione comunale ha avviato i lavori.
“Naturalmente l’immobile risente l’usura del tempo e ci vorranno altri interventi per renderlo fruibile e funzionale. L’idea è di valorizzare il piano terra per ricoverarvi i mezzi della Croce Verde ed eliminare così il box che nella piazza comunale non è un bel vedere.
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Poi – spiega Micheletti – apriremo un confronto all’interno della comunità per il miglior utilizzo degli appartamenti. Insomma è un work in progress”.
“Non capisco quindi – aggiunge il sindaco di Sambuca Pistoiese – il tenore di polemiche poco costruttive per usare un eufemismo e di cui non ha colpa alcuna il consigliere che naturalmente si è fatto interprete delle perplessitò ed osservazioni del popolo… Noi comunque abbiamo fatto ciò che avevamo promesso in campagna elettorale. E lo abbiamo fatto senza gravare i cittadini di un euro di debito. Non siamo ricorsi ad un prestito per ricostruire la casa. Bensì a delle economie di spesa e all’aiuto generoso e solidale di due persone innamorate di Taviano.
George e Antonella che dopo aver reso possibile l’ultimazione dei lavori esterni mi stanno aiutando per la realizzazione del secondo step. Certo avremmo potuto fare un mutuo e far tutto contestualmente. Abbiamo una diversa filosofia di governo”.
“In questi cinque anni abbiamo evitato il ricorso all’indebitamento e ridotto drasticamente debito e spesa corrente cercando di valorizzare la nostra progettualità. In Taviano per esemplificare ristorante e casa franata sono state sistemate con economie di spesa corrente. Riducendo il debito se ci capita una qualche frana o “disgrazia” abbiamo la possibilità di intervenire.
In altri termini e per esemplificare noi con la nostra politica prudente la Sp 24 e la Sp 52 le avremmo potute riaprire con una somma urgenza. Limitando i debiti si hanno le risorse per le emergenze.
Con troppi debiti non si va da nessuna parte. Noi che siamo il comune più spopolato e povero della Provincia con la diligenza del buon padre di famiglia riusciamo comunque a garantire i servizi essenziali. Non è banale nè scontato”.
[Andrea Balli]