PISTOIA. Due singolari esperienze di incontro fra arte, narrazione e salute mentale, sono al centro dell’appuntamento intitolato “Galeotto fu il libro. Contaminazioni di salute mentale” che la biblioteca San Giorgio ospita mercoledì 11 aprile alle 17 in auditorium Terzani.
L’incontro è frutto della collaborazione con l’Azienda USL Toscana Centro, Dryphoto Arte Contemporanea, il Centro culturale “Il Funaro” e la Federazione architetti pianificatori paesaggisti conservatori toscani.
Il programma dell’incontro prevede in apertura i saluti di benvenuto a cura di Maria Stella Rasetti, direttrice della biblioteca San Giorgio, l’ introduzione, a cura di Luciano Fossi, direttore UFCSMA Prato USL Toscana Centro e di Sabra Manetti, educatrice professionale.
L’incontro si propone di illustrare e condividere due esperienze legate alla narrazione:.
Il progetto “Fotoromanzo”, presentato a cura di Andrea Abati, Dryphoto arte contemporanea, con lettura a più voci, è il prodotto finale di un laboratorio di fotografia per persone seguite dal servizio salute mentale pratese in convenzione con Dryphoto Arte Contemporanea. Iniziando dal tema di una storia sono stati condivisi con i partecipanti contenuti, ambientazione e scelta dei protagonisti. Il progetto tratta storie che fanno riflettere sulla necessità di adottare stili di vita sani e di ampliare il nostro micro-cosmo con interessi culturali e amicizie nuove. Andrea Abati di Dryphoto si interessa a questo strumento per la prima volta nel 1982, ma – mentre allora ne analizzava gli aspetti culturali ed economici – da alcuni anni è interessato principalmente alle capacità espressive del mezzo, sfruttandone tutte le sue caratteristiche tradizionali sia nei contenuti che nell’immagine.
Il romanzo collettivo “Valdrada”, presentato da Gianni Cascone, scrittore, con lettura a più voci, è un percorso sia umano che letterario nel quale il filo conduttore diventa l’insieme delle storie che, attraverso la forza dell’immaginazione, prendono forma in un intreccio di situazioni e personaggi. È in questo clima creativo di gruppo che le differenze possono dialogare, facendo sì che il risultato diventi realmente qualcosa di più della somma delle singole parti. È nato così gli Immagici, un “autore collettivo” che si è dedicato alla sceneggiatura di cortometraggi, alla redazione di racconti, alla composizione di testi teatrali, fino ad approdare al romanzo. Il progetto nasce nell’estate del 2008, dalla collaborazione tra il Servizio di salute mentale di Pistoia e il Centro Culturale “Il Funaro”, con l’intenzione di dare vita a un gruppo di scrittura che unisca i centri diurni a un laboratorio strutturato, orientato all’espressione ma con le competenze artistiche che questa realtà cittadina offriva.
L’incontro prosegue con il racconto dell’esperienza da parte dei partecipanti ai due laboratori. Al termine domande e contributi dal pubblico