san giorgio. USO CORRETTO DI ARREDI E SPAZI, CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE

Maria Stella Rasetti, Direttrice della Biblioteca San Giorgio

PISTOIA. Venerdì 14 aprile alle 17:30 in sala Bigongiari si terrà un incontro di presentazione di “Come la vuoi, la San Giorgio?”, la campagna fotografica, realizzata dal fotografo Massimo Luca Carradori, per sensibilizzare tutti i frequentatori della biblioteca ad un uso più corretto e consapevole di spazi, arredi, strumenti e libri.

Saranno presenti all’incontro la direttrice Maria Stella Rasetti, il fotografo Carradori e i volontari che hanno partecipato alla campagna fotografica mettendo a disposizione la propria immagine per far passare il messaggio del rispetto dei beni e degli spazi di cui tutti possono usufruire.

I primi risultati della campagna di sensibilizzazione saranno presentati venerdì 14 aprile alle 17 in sala Bigongiari.

Il fotografo pistoiese Massimo Luca Carradori ha messo gratuitamente a disposizione le proprie competenze tecniche per realizzare una serie di scatti in grado di ritrarre gli effetti dei cattivi comportamenti in biblioteca. Lo scopo è quello di valorizzare i comportamenti all’insegna del rispetto delle persone e delle cose.

Le fotografie saranno successivamente esposte all’interno della biblioteca.

Durante l’incontro la direttrice della San Giorgio, Maria Stella Rasetti, presenterà il contesto complessivo all’interno del quale si pone la campagna, che durerà per tutto il 2017, illustrando anche le azioni migliorative per rendere più gradevole la permanenza all’interno della struttura. Seguirà l’intervento di Carradori, che presenterà in anteprima una selezione degli scatti finora realizzati, illustrando le scelte condotte e raccontando la “storia” che si può leggere in controluce.

La biblioteca San Giorgio è uno degli edifici pubblici più frequentati di Pistoia. In dieci anni di vita si stima che siano stati oltre tre milioni i visitatori che ne hanno varcato la soglia, decretandone da subito il  pieno successo come primo “contenitore culturale” della città.

Un uso così continuativo della struttura ha certamente messo alla prova strumenti, arredi e le componenti tecnologiche presenti nell’edificio, che in alcuni casi sono stati sostituiti e rinnovati (ad esempio i computer), mentre in altri casi sono andati incontro ad un naturale deperimento che ne ha parzialmente ridotto l’impiego o comunque ha messo in evidenza i segni del tempo.

Tra le migliaia di frequentatori giornalieri, c’è stato qualcuno che non ha saputo cogliere la straordinaria opportunità offerta a tutti ma ha sciupato o distrutto ciò che stava usando: è così che la cronaca quotidiana della San Giorgio ha registrato tavoli ricoperti di scritte incise col coltello sulla superficie di legno, lavandini distrutti a calci, pezzi di computer asportati.

Accanto a queste gravi azioni, si sono contate invece migliaia di casi di inciviltà: bottiglie di plastica abbandonate ovunque, cartacce lasciate sui tavoli a pochi metri dai cestini della raccolta differenziata, cicche di sigarette disseminate nel prato, orme di scarpe sulla stoffa di poltrone appena acquistate o sui muri appena imbiancati, i bagni resi costantemente inutilizzabili.

[daniele – comune pistoia]

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