SAN MARCELLO. A seguire la mozione che ho inviato al Comune di San Marcello Piteglio, nella quale chiedo la chiusura precauzionale delle scuole presenti nel Comune di San Marcello Piteglio. Misura certo largamente impopolare, certamente.
Ma quando arriva un terremoto che uccide bambini, studenti, maestre e maestri, dopo si dice sempre che si sarebbe dovuto fare qualcosa.
Allora non facciamo finta che il problema non esista, e facciamo qualcosa, e quello che si dovrebbe fare, misura impopolare o no, è chiudere le scuole non antisismiche fino a che non saranno stati effettuati dei lavori che le rendano tali.
Speriamo non arrivi mai nessun terremoto, ma se dovesse arrivare, non voglio che il babbo o la mamma di qualche bambino mi venga a dire che non ci avevo pensato e che non avevamo fatto niente.
Guardiamo in faccia la realtà e facciamo gli adulti: chiudiamo le scuole non antisismiche e chiediamo al Governo italiano i fondi per renderle sicure.
Hanno trovato in due giorni 20 miliardi di euro per “salvare” i loro amici banchieri, le trovino per le scuole dei figli dei popoli italici.
Carlo Vivarelli
MOZIONE
San Marcello Piteglio, 6 Marzo 2018.
Al Sindaco di San Marcello Piteglio, al Presidente del Consiglio Comunale.
Oggetto: Mozione per chiedere la chiusura temporanea delle scuole presenti nel territorio del Comune di San Marcello Piteglio le cui caratteristiche strutturali non sono certificate come antisismiche.
Egregio Sig. Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale,
chiedo che nel prossimo Consiglio comunale venga messa all’ordine del giorno questa mozione riguardo la chiusura delle scuole presenti nel Comune di San Marcello Piteglio non certificate come antisismiche.
La presente mozione non è in alcun modo di critica riguardo l’amministrazione comunale, ma vuole affrontare il problema della sicurezza delle nostre scuole.
Crediamo con convinzione che questo sia un problema da non eludere, e siamo convinti che le suole non certificate antisismiche presenti nel nostro territorio debbano essere chiuse.
Chiediamo anche che il nostro Comune si faccia portatore della medesima istanza presso l’Anci e presso il governo italiano.
Non è certo nelle disponibilità e nelle possibilità di un piccolo Comune rifare i plessi scolastici, ma questo non ci eleva della responsabilità che abbiamo verso i nostri studenti.
Nel premettere che accogliamo ovviamente con soddisfazione la notizia che nella scuola di Maresca verranno investiti dei fondi per renderla più sicura, chiediamo al Consiglio Comunale di dare mandato al Sindaco di chiudere le scuole presenti nel nostro territorio comunale che non risultino sicure, fino a che non verranno fatti dei lavori di potenziamento sulle scuole stesse.
Siamo altresì convinti che l’Amministrazione comunale si dovrebbe fare carico di un generale piano di monitoraggio del patrimonio edilizio pubblico e privato del nostro Comune, piano che possa essere propedeutico ad interventi di messa in sicurezza futuri, che lo stato possa in parte finanziare o detassare, così come del resto era stato messo in programma da uno dei Governi in carica negli ultimi anni.
Carlo Vivarelli
consigliere