Michele Giannini evidenzia ancora una volta l’inciviltà di alcuni individui che si manifesta nel lasciare oggetti e escrementi di cani sparsi ovunque, dimostrando una totale mancanza di rispetto verso l’ambiente e verso gli altri
SAN MARCELLO. Come ho già scritto in passato, l’inciviltà e la maleducazione di alcuni soggetti è senza limiti, un imbarbarimento cui non credevo mai di poter constatare di persona.
Il grado di questo comportamento incivile, continua imperterrito è diventa sempre più marcato e in continuo aumento, e si manifesta lasciando ovunque, senza alcun rispetto per l’ambiente e per le persone, oggetti di tutti i tipi e dimensioni; devo purtroppo segnalare l’aumento degli escrementi dei cani, questo è veramente intollerabile e indice di una innata maleducazione irrispettosa per ogni cosa, gli animali, se si amano, bisogna saperli accudire, per cui bisogna avere anche l’umiltà di chinarsi e raccogliere i loro escrementi, questo stato di cose è soltanto una mancanza delle norme basilari di civile convivenza, uno stato di maleducazione permanente e di insita idiozia, perché se non si capisce che inquinare l’ambiente che ci circonda fa male a tutti anche a chi questo ambiente inquina, allora vien da pensare che siamo messi veramente male.
Sono sempre più convinto che l’attuale sistema di raccolta rifiuti, per alcuni versi, non ha reso semplice il disfarsi di alcuni rifiuti, per cui bisognerebbe riflettere e rivedere per migliorare alcune cose, anzi diverse cose.
Presumo che, anche quando vengono scaricati ai piedi dei cassonetti, in modo furtivo, da persone incivili che spesso non sono abitanti della zona, ma vengono da altri quartieri, materiali che dovrebbero avere un iter particolare, come nel caso presente, scaricati in via Mazzini, e trattasi di una tanica di olio (?) e un sacco di cemento, per la società Alia dovrebbe comunque essere automatico prelevare detti rifiuti e smaltirli secondo le procedure richieste per essi, ma purtroppo devo constatare che non è così, si lasciano stagionare per giorni e giorni ai piedi dei cassonetti, forse nella speranza che gli stessi si auto smaltiscano da soli, ma purtroppo non è così, per cui l’Alia dovrebbe intervenire senza indugi e speditamente, evitando possibili inquinamenti della zona.
Spero comunque che ci siano ancora i modi e i tempi per poter dare una svolta positiva a questo imbarbarimento, nell’attesa bisogna vigilare e denunciare questi comportamenti deleteri per tutta la comunità.
Michele Giannini