san marcello. “LA VERGOGNA COPERTA CON UNA FOGLIA DI FICO”

Michele Giannini (Fi Montagna Pistoiese): “Cosa sarebbe successo ad un privato cittadino, se nell’azione del suo lavoro quotidiano, avesse prodotto rifiuti, e li avesse messo poi in bella mostra in vetrina?”

San Marcello. La vetrina oscurata di via Roma

SAN MARCELLO. [M.F.] Michele Giannini esponente di Forza Italia della Montagna Pistoiese torna sulla questione, segnalata il 20 gennaio scorso, dei rifiuti lasciati in bella vista all’interno di una vetrina all’inizio di via Roma, appena dopo il punto di informazioni turistiche, ora oscurata da dei fogli da pacco marroni.

«Hanno coperto la vergogna con una “foglia di fico” – fa sapere Giannini con una lettera aperta –, ma la vergogna rimane, quella non la togli, e cosi oscurando la vetrina di quel locale posto all’inizio di via Roma, dove sono e restano quei rifiuti, prodotti dagli uffici comunali, pensano di aver risolto il problema, ma è soltanto un palliativo al problema che continua ad esistere, e la loro azione somiglia a quei “sepolcri imbiancati, all’esterno sembra tutto pulito e in ordine, ma dentro c’è il marcio”; e cosi l’ipocrisia regna sovrana.

Provo ad immaginare – continua l’esponente di Forza Italia – cosa sarebbe successo ad un privato cittadino, se nell’azione del suo lavoro quotidiano, avesse prodotto rifiuti, e li avesse messo poi in bella mostra in vetrina, come ha fatto questa amministrazione, apriti cielo, gli sarebbero piombati addosso, giustamente, con la forza e il potere della legge, multandolo e obbligandolo a comportarsi conformemente alle normative in atto in materia di smaltimento rifiuti, per cui, voglio dirlo chiaramente, nessuno è al di sopra della legge, neanche l’amministrazione comunale di San Marcello Piteglio.

Se il comportamento pubblico, della nostra amministrazione comunale è questo – conclude –, sono sicuro che i cittadini tutti, non si sentono affatto rappresentati da essa; perché anche nelle piccole cose, spesso si nota la correttezza, la professionalità, il senso etico nello svolgere un così delicato e difficile compito, quello di governare un territorio, fatto di tante cose, di boschi, di case, di attività umane, e via e via, ma soprattutto di persone che vivono, lavorano, soffrono, amano e muoiono.»

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