san marcello piteglio. COMMEMORATO L’ECCIDIO DI CALAMECCA

La deposizione di un mazzo di fiori al cippo

SAN MARCELLO PITEGLIO. [a.b.] Tra il 19 e il 25 settembre del 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale truppe di SS uccisero con bombe a mano, con colpi di pistola e con raffiche di mitraglia 15 persone tra cui due bambini: nelle loro case, nei rifugi in mezzo al bosco, lungo il fiume Pescia. Due giovani donne furono portate alla caserma della Macchia Antonini, dove furono uccise il 25 settembre dopo sofferenze e torture.

Un eccidio che ha lasciato una profonda ferita a Calamecca dove la strage dei civili è ricordata con una lapide in piazza Francesco Ferrucci ed una in località Macchia Antonini.

Alla ricorrenza della strage di Calamecca tenutasi ieri, nonostante il tempo inclemente,  ha partecipato il sindaco Luca Marmo per un “doveroso omaggio alle vittime di quegli anni orribili, riconoscenti per il contributo al processo democratico, alla Repubblica, alla Costituzione.

“A noi – ha detto Marmo – il dovere di custodirne il valore e di trasmetterlo nel passaggio fra le generazioni”.

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