SAN MARCELLO – PITEGLIO. Da ben prima che nascesse la nostra formazione politica, il nostro referente sulla montagna pistoiese, ha sempre chiesto cosa sia stato fatto (in questo mandato del consiglio regionale) contro il dissesto idrogeologico sul territorio.
Ad oggi la percezione è che non sia stato fatto niente, e non crediamo a tutt’oggi di poter essere smentiti, anche se siamo pronti a fare le nostre scuse nel caso.
La pioggia di questi giorni, seppure eccezionale, mostra tutta la fragilità di questo territorio, e i numerosi disagi balzati alla cronaca ne sono la testimonianza. Ed è anche andata bene se ricordiamo quello successo negli anni passati.
Ricordiamo che due anni fa (2018) ci fu la frana a Pian dei Sisi (Abetone Cutigliano), cinque anni fa (2015) lo smottamento alla Lima (Piteglio, oggi San Marcello Piteglio) , eventi che hanno interrotto la Ss12, arteria principale della montagna per giorni.
Da ricordare anche lo smottamento di Pracchia (Pistoia) del 2009, senza contare che nella frazione di Popiglio (San Marcello Piteglio), è quasi una tradizione annuale rimanere bloccati per qualche giorno dal resto della montagna per una frana.
Come Cambiamo, siamo convinti che per la prossima legislatura della Regione Toscana, ci dovrà essere un impegno maggiore per la sistemazione del dissesto idrogeologico nella Montagna pistoiese. Interventi veri che partano dalla sistemazione del territorio, per prevenire disastri e non per risolverli com’è successo finora.
Per questo ci impegneremo perché queste tematiche, siano portate nella prossima campagna elettorale della Toscana e all’attenzione del nuovo governo della regione, che ci auguriamo sia di un colore politico diverso.
Antonio Gambetta Vianna
Marco Poli
Cambiamo con Toti Montagna P.se