san marcello piteglio. PROSPETTIVA FUTURO E CAMBIARE SU MENSA E CAMPI ESTIVI

“L’amministrazione Marmo procede spedita con la privatizzazione della mensa e l’esternalizzazione dei campi estivi”

Il palazzo comunale di San Marcello Piteglio

SAN MARCELLO PITEGLIO. I rappresentanti delle liste Prospettiva Futuro e “Cambiare” intervengono con un pubblicato congiunto sulla privatizzazione della mensa scolastica e l’esternalizzazione dei campi estivi nel comune di San Marcello Piteglio annunciando la presentazione in consiglio comunale di una mozione.

Il Comune procede spedito con la privatizzazione della Mensa e l’esternalizzazione dei campi estivi, nonostante le indicazioni opposte sostenute nell’assemblea del 11 aprile dai genitori al Presidente del Consiglio comunale.

Entriamo nel dettaglio: per l’organizzazione diretta dei campi estivi, con Determina n. 301 del 20/04/2023, il Comune indice una manifestazione d’interesse per l’erogazione di un contributo a favore di soggetti organizzatori privati.
L’assessore Rimediotti, in un confronto pubblico, parlò di “soggetti altamente qualificati”, ma in determina si prevede che il soggetto possa invece assumere il personale qualificato anche successivamente alla scadenza della manifestazione d’interesse, ovvero si acquisiscono le capacità tecniche successivamente invece di possederle al momento, il che ci sembra un fatto davvero grave.
La Delibera n. 37 del 06/04/2023, pubblicata il 21 aprile, prevede un’integrazione del contributo alle famiglie di altri 30.000 €, così da raggiungere lo stanziamento complessivo di 65.000 € che permetterebbe di organizzare i suddetti campi estivi da parte del Comune, come sempre è stato fatto in passato, con eccezione dell’anno 2021.

Fu infatti il Sindaco, insieme all’Assessore Rimediotti, dopo l’esperienza del 2021,  a dichiarare che il servizio non era stato soddisfacente, tanto che nel 2022 si tornò ad una organizzazione pubblica dei campi.
Per quanto riguarda mensa e centri estivi l’Assessore Rimediotti, durante l’incontro coi genitori del 31 marzo, ha sostenuto che per l’organizzazione diretta dei centri manca il servizio mensa comunale, ma questo problema può essere ovviato come avvenne nel 2020 ricomprendendolo nell’appalto.
Inoltre l’attuale bando non prevede, per i centri estivi, la consueta modalità delle fasce orarie differenziate: ad esempio l’anno scorso era possibile lasciare un bambino fino all’ora di pranzo al costo di 250 € per Luglio e Agosto, e attualmente non risulta che gli operatori privati offrano questa possibilità, facendo dunque lievitare i costi per le famiglie.
L’amministrazione comunale non ha mai fatto parola negli anni, dell’esternalizzazione dei centri estivi né della privatizzazione della mensa, nemmeno alla commissione mensa in cui sono presenti i genitori: è ovviamente una operazione studiata negli anni.
Inoltre, se si voleva mantenere la mensa pubblica, in questi anni in cui erano presenti i fondi derivanti dalla fusione dei Comuni, si doveva programmare l’inserimento di nuovo personale, invece di lasciare la questione deliberatamente, e ripetiamo, a sommo studio, a morire.
Nel programma elettorale del centrosinistra poi non c’è traccia né della privatizzazione della mensa né dell’esternalizzazione dei centri estivi: una truffa politica.
Il prossimo obbiettivo della furia barbarica privatizzatrice non può che essere la Farmacia comunale, i cui introiti all’anno sono di un milione e centomila euro ed oltre.
Ricordiamo che i fondi per la fusione dei comuni finiranno entro pochissimi anni, e che dopo il bilancio del Comune sarà praticamente a zero.

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