san marcello – piteglio. VIVARELLI: “TAMPONI NEGATI SULLA MONTAGNA PISTOIESE”

La Usl non effettuano il servizio, costringendo i genitori a spostarsi con i figli a Montecatini. Quando la Montagna vi serve, ne approfittate a piene mani, quando dovete assicurare i servizi, notiamo una certa pigrizia”

Tamponi

SAN MARCELLO – PITEGLIO. Mi risulta che non vengano effettuati ai bambini della Montagna Pistoiese i tamponi per il Covid 19 perché l’unità della Usl non effettuano il servizio, costringendo i genitori a spostarsi con i figli a Montecatini.

Sembra invece che ai presunti profughi che stazionano in una struttura nel Reno sia stato fatto il tampone: spero che non sia vero.

Considero il comportamento della Usl un atto comunque discriminatorio se non apertamente razzista contro la popolazione della Montagna Pistoiese e ho chiesto una risposta ufficiale, a seguito della quale agirò penalmente contro chi stia mettendo in così grave difficoltà le famiglie della nostra Montagna.

Se i fatti corrisponderanno al vero chiederò le dimissioni immediate della presidentessa della Società della Salute, che tanto si era lamentata l’anno scorso perché una persona si era dovuta spostare povera martire, da Quarrata a San Marcello P.se per una visita ortopedica: la gente della nostra Montagna si sposta in silenzio tutti i giorni per effettuare anche visite banali, grazie alla distruzione operata dalla Usl e dalla Regione Toscana contro l’ex Ospedale Pacini di San Marcello P.se.

Invito i genitori della Montagna Pistoiese ad agire legalmente contro i responsabili Usl per i disagi ed i pericoli provocati ai loro figli per questi spostamenti per un banale tampone.

Carlo Vivarelli, Partito Indipendentista Toscano

San Marcello Piteglio, 5 Ottobre 2020

Carlo Vivarelli, Partito Indipendentista Toscano

Da Carlo Vivarelli, consigliere comunale del Comune di San Marcello Piteglio (Pt)

Alla Usl Toscana Centro, al Tribunale del Malato, al Governatore della Toscana Eugenio Giani, per conoscenza al Prefetto di Pistoia, al Sindaco di San Marcello Piteglio, al Sindaco di Abetone Cutigliano, alla Società per a Salute, alla Consulta per la Salute dei Comuni di San Marcello Piteglio e di Abetone Cutigliano

Egregi signori,

diverse famiglie della Montagna Pistoiese mi hanno segnalato il fatto che avendo i figli con raffreddori o poche linee di febbre, hanno dovuto richiedere presso la pediatra ed i medici di famiglia un tampone per Covid 19.

Mi si segnala che non esiste un presidio in Montagna Pistoiese dove effettuare il tampone, ma che lo stesso deve essere fatto da una speciale unità della Usl che si deve muovere da Pistoia.

Cosa questa davvero inaccettabile, visto che esiste l’ex Ospedale Pacini di San Marcello P.se.

Pare che detta unità della Usl invece non si muova affatto, e questo sta provocando il fatto che i bambini restano a casa, ma, fatto questo ancora più grave, sembra che i genitori dei bambini siano costretti a spostarsi, ovviamente con figli al seguito, a Montecatini dove esiste un punto di somministrazione del tampone per il Covid 19.

Mi hanno riferito che una famiglia, nella giornata di oggi, abbia potuto parlare con una operatrice della Usl Toscana Centro, e che questa abbia invitato questa persona a spargere la voce affinché le famiglie portino i figli a fare il tampone a Montecatini.

Cioè, se non capisco male, si devono portare i bambini, malati non solo con un raffreddore, ma malati, a fare un bel giretto a Montecatini: avete idea quanti chilometri ci sono ad esempio dall’Abetone a Montecatini?

Perché all’ex-Ospedale Pacini adibito in piena pandemia a presidio Covid-19, non si fanno ora dei semplici tamponi?

Nel sottolineare con forza che far spostare dei bambini dalla Montagna Pistoiese a Montecatini per una a mio avviso chiara inadempienza della Usl si profila il reato di maltrattamenti e messa in stato di pericolo, chiedo alla Usl Toscana Centro di predisporre immediatamente un luogo dove poter fare i tamponi in Montagna Pistoiese.

Nel corso delle numerose telefonate della giornata, mi è stato riferito che invece, i presunti profughi presenti in una struttura posta lungo il fiume Reno, la Usl è invece venuta a fare i tamponi a detti presunti profughi.

Io spero che la notizia non sia vera, perché se lo è, e di questo vi chiedo immediata risposta, sporgerò azione giudiziaria per razzismo contro i figli degli abitanti della Montagna Pistoiese.

Chiedo inoltre alla Usl perché, nonostante il Covid sia una stringente emergenza da marzo, non si sia predisposto un servizio di somministrazione dei tamponi in vista dell’anno scolastico, cosa che sfora nel ridicolo.

Chiedo inoltre quali procedure vengano applicate ai presunti profughi, se sono diverse da quelle applicate ai normali cittadini italiani e perché.

Ritengo una vergogna, che ci siano persone che abbiano preso giorni di permesso o di ferie per stare con i figli per queste eclatanti inadempienze della Usl.

Chiudo con la note che l’ex Ospedale Pacini di San Marcello Piteglio è stato requisito per l’emergenza Covid con la promessa che ci sarebbero stati destinate persone in attesa dei tamponi per la dimissione, e che non era vero, visto che una o due persone mi risulta ci siano decedute e un paio siano state riportate a Pistoia d’urgenza lasciando sguarnito il punto di primo soccorso, per non parlare dei due medici positivi al Covid che avete inviato da Pistoia, grazie a dei protocolli di sicurezza che giudico deliranti, se non inesistenti.

Anna Maria Celesti

Quando la Montagna vi serve, ne approfittate a piene mani, quando dovete assicurare i servizi, notiamo una certa pigrizia.

Vorrei fare una nota per la signora Anna Maria Celesti, presidentessa della Società della Salute, che tanto in un articolo sulla stampa si scandalizzava perché una persona, povera martire, doveva andare da Quarrata a San Marcello P.se per una visita ortopedica: io non ho letto nessun titolone sui giornali perché le nostre famiglie di montanini devono andare con i figli malati a Montecatini facendo un centinaio di chilometri o per le persone che quotidianamente devono spostarsi a Pistoia per le visite anche di routine, spesso nei centri privati.

Chiedo alla signora Celesti di venire al Pacini, per accertarsi che ad esempio se ti hanno diagnosticato una carie a gennaio ad ottobre non ti ci hanno messo le mani: la aspettiamo.

Spero che qualcuno di questi genitori sporga denuncia e chieda i danni contro chi sta provocando tutti questi disastrosi disagi, nella speranza di vedere qualcuno che finalmente si dimetta dalla sua dorata poltrona.

Chiedo alla Usl Toscana Centro una risposta immediata.

Chiedo al Sindaco di San Marcello Piteglio ed al Prefetto di intervenire immediatamente.

Carlo Vivarelli
consigliere comunale del Comune di San Marcello Piteglio

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