san marcello. “PONTE D’ORO” PER TESI, MA NON PER ROMAGNANI

L’osservatorio astronomico
L’osservatorio astronomico. 1

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il bello di Linee Future è l’informazione sincera: anche e soprattutto quella che apparentemente non fa cronaca bottegaia, ma che si penetra nei pensieri e induce a riflettere.

La politica dei parassiti-grandi firme dei grandi quotidiani di regime, con i loro volti talvolta ieratici ma fondamentalmente “a culo”, non fa parte – mi è sembrato di comprendere – di questo gruppo redazionale che si arricchisce giorno dopo giorno perché non vive di convenzioni né tanto meno delle famose pacche sulle spalle, tipo “vai avanti tu, che dopo arrivo io”.

Detto ciò chiedo ospitalità al direttore perché una “piccola cosa” mi ha colpito e rafforzato nel concetto che la pochezza dell’uomo, talvolta, è tremenda e illimitata.

Il fatto è questo. Il Comune di San Marcello Pistoiese giovedì 17 dicembre si riunirà per consegnare il riconoscimento del “Ponte d’oro” al dott. Luciano Tesi che egregiamente rappresenta il gruppo astrofili della Montagna Pistoiese.

Per chi non lo sapesse, questo benemerito gruppo opera in Pian dei Termini (Gavinana, frazione del Comune di Limestre-Dynamo, come la frazione di San Marcello…) dove è allocato l’Osservatorio Astronomico che ha fatto incetta negli anni di riconoscimenti ed encomi.

È un gruppo specializzato, ovviamente, e quindi… non porta voti. È un’eccellenza del nostro territorio dimenticata e non debitamente propagandata. Per certi montanini o montanari, questo non è turismo.

Il dott. Tesi che riceverà il “Ponte d’oro”: pensiamo che lo riceverà anche in nome e per conto dei tanti che “veramente volontariamente” lì operano. Non sarebbe stato disdicevole abbinare a questo Signore anche chi, politicamente, ha consentito, favorito e si è adoperato per la nascita dell’osservatorio, prima, e la sua sopravvivenza poi: stiamo parlando del dott. Sauro Romagnani.

L’osservatorio astronomico
L’osservatorio astronomico. 2

Le solite voci carbonare ci dicono che questo abbinamento “premiale” sia stato scomposto per motivi politici; e ci dicono che la stessa Sindaca Cormio, dopo le riunioni dell’apposita commissione, avesse “informalmente” dato notizia di tali nomine.

La stessa vocina ci riferisce che il nome di Romagnani sia stato cassato non in commissione – il che sarebbe stato giustificabile –, ma nella stessa tribù del P[artito] D[ynamico Camp]: perché personaggio politico e quindi oggi non di moda, visti i tempi che corrono e il ritorno dei democristiani senza arte né parte e che potrebbero avere a noi tutto questo.

Quindi, se il buon Dio (o Maometto per par condicio) avesse voluto ancora tenerli fra noi, avremmo “cassato”, per altre iniziative, anche Adriano Soldati, Lucia Prioreschi, Rolando Papini e altri che, almeno chi scrive, da avversario politico, ricorda con stima ed affetto?

Qui, più che la Silvia Cormio, destinata a scomparire alle prossime elezioni, soprattutto per un motivo che solo a lei sveleremo, ci rivolgiamo all’Assessore alla Cultura del Comune che, se non si adonta e non mi querela, chiamerò “l’assessore ai minimi Pian dei Termini”: nel senso che essendo arrivata in coda come preferenze alle ultime amministrative, è stata “renzianamente” gratificata di un Assessorato; quello alla cultura, appunto. Una domanda alla Signorina: quando si fanno le commissioni, non si verbalizza il contenuto? Sembrerebbe che non sia stato fatto e ciò è gravissimo. Non siamo a una riunione di partito in casa di amici,, siamo in una sede istituzionale dove tutto dovrebbe essere “chiarezza e trasparenza”.

La signorina, oltre a questa grave omissione, dimentica che se qualche manigoldo, anzi, se troppi manigoldi sono circuitati nella politica montana e quindi nella gestione del territorio, esistono ancora personaggi di acclarata pulizia morale che possono tranquillamente proporsi all’esterno, forti dei loro errori – primo fra tutti quello di essere stati o di essere ancora comunisti –, ma forti anche della loro riconosciuta capacità di avere servito il territorio in maniera sincera e monda: al di là dei risultati conseguiti.

Se nella sempre più piccola enclave montana dei catto-comunisti ancora prevalgono certe alchimie e soprattutto certi pruriti e certe logiche badogliane, a noi “non cale”; poiché, però, sono ancora maggioranza numerica sul territorio, la cosa ci preoccupa assai.

Cara compagna-Sindaca e cara compagna-Assessora “ai minimi Pian dei Termini”, ricordate bene questo detto che ben vi si attaglia: “I rivoluzionari sono più formalisti dei conservatori”.

Avrete compreso che simili comportamenti ci schifano. Se Sauro Romagnani, che è un amico, ci farà la cortesia di una dichiarazione in merito, la troverete qui di seguito…

 


 

«LE PICCINERIE NON MI INTERESSANO»

 

Sauro Romagnani

 

PRIMA DI TUTTO deve essere chiaro che sono sinceramente contento che questo premio vada al dott. Luciano Tesi che è persona colta, capace che stimo moltissimo e col quale tanto mi sono impegnato per arrivare a realizzare l’Osservatorio, quando erano in moltissimi a dubitarne.

Ho lavorato molto anche col Gruppo degli astrofili, tra i primi ricordo Paolo Gigli, che sono il vero asse portante, anima e cuore dell’osservatorio. Non fu facile farli diventare protagonisti.

Riguardo la vicenda “Ponte d’Oro” posso solo dire che il Sindaco Cormio mi aveva fatto capire che sarebbe stata lieta anche del mio nominativo, naturalmente legato a quello del dott. Tesi. Ne sarei stato lieto. Evidentemente il Sindaco è stato “scavalcato” da chi si sente primo della classe.

La lettera del dottor Viccaro
La lettera del dottor Viccaro

Evito commenti e faccio parlare i fatti. Il giornale degli astrofili intitolato A naso in su scriveva dopo l’inaugurazione dell’osservatorio: “Il 25 marzo 1990 sarà ricordato dagli astrofili come un giorno di gran festa, perché ha segnato la realizzazione di un sogno… un grazie particolare va meritatamente all’assessore alla cultura Sauro Romagnani il quale ha creduto per primo nella nostra idea e senza il cui fermo convincimento e concreto appoggio il 25 marzo 1990 forse sarebbe stata una domenica qualunque”.

Nel 2005 fu pubblicato il libro L’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese scritto dal dott. Tesi e da me. In quell’occasione il dott. Giacomo Viccaro, capo del Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Toscana, che curò i finanziamenti per l’osservatorio, mi inviò la lettera che allego e in cui si può leggere: “Senza di te l’osservatorio non esisterebbe”. Questa lettera si trova al protocollo del Comune di San Marcello.

Nel 2010 gli astrofili, in occasione dei vent’anni dall’inaugurazione, nel corso di una bella cerimonia, mi donarono una targa per ringraziamento. Sono loro grato perché costituiscono per me un piacevole ricordo di una bella e difficile avventura che oggi rappresenta un fiore all’occhiello di tutta la Montagna.

Niente e nessuno potrà separarmi da loro e dalla stima che ho per Luciano Tesi, nemmeno l’insensibilità dimostrata.

Le piccinerie che vedo in alcuni degli attuali amministratori del Comune, non mi interessano.

Sauro Romagnani

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