SAN MARCELLO. Meno male che Silvia c’è!
Attenti, è uno dei pochi Sindaci che probabilmente, per sua struttura culturale, anche se sindaco e quindi di parte, ogni tanto, privilegia la memoria e la cultura del suo territorio.
Gli scandali del suo casato politico, il P[artito] D[epallato…], indurrebbero a crederla occupata solo a recuperare credito presso i suoi elettori per se medesima e per la banda sgangherata che l’ha fatta eleggere.
In questa società multietnica, globalizzata e mondializzata dove tutti, prima o poi, da servi e servi sciocchi, dopo aver tifato Clinton osanneranno Trump, questa gentile Sindaco piazza un colpo “culturale” che non porta voti certamente, ma che avvalora la tesi di chi pensa che la vita e la storia delle persone e dei luoghi siano fatte anche di “memora”.
Si apprende che il preside Celesti avrà intitolato a suo nome il piazzale della Scuola Fucini in San Marcello. Quella scuola il preside Celesti la diresse con autorevolezza e competenza; i tanti giovani che da quelle aule sono transitati lo ricorderanno certamente non come “amico”, termine di moda per chi non sa dirigere e finge di farlo facendosi tutti amici e tutti scontentando, ma come riferimento e terminale dei loro bisogni e delle loro necessità scolastiche.
Anche molti suoi insegnanti se lo ricorderanno perché la campanella suonava alle 8:20 e non un minuto dopo.
Un’altra considerazione e terminiamo: ci si ricorda con stima degli insegnanti cosiddetti “cattivi”, cioè di quelli che pretendevano e non erano troppo inclini al perdono scolastico, o di quelli che per non avere grane, passano tutti e non rifilano mai una insufficienza? Insomma sono democratici, amicissimi dei loro alunni e tirano a campare. Pensateci un po’!
Dunque il sindaco Cormio questa volta l’ha azzeccata e poiché con questa Signora non siamo mai stati troppo teneri, in questo caso ci rallegriamo e ci congratuliamo con lei; per quanto possa valere il nostro giudizio.
Molto più difficile ma, paradossalmente anche facile, spiegare ai giovani e raccontare loro chi era il Preside Celesti e quale tipo di scuola rappresentava che non titolare la piazza al Terzani di turno favorendo la moda del momento, quella transeunte, evanescente e vacua.
Tanto più torna a onore di questa signora la scelta effettuata, in un momento nel quale “le voci” ci sussurrano che il prossimo candidato della sinistra a Sindaco delle due municipalità cancellate e riunite, quelle di San Marcello e Piteglio, sarà un vecchio politico, anche lui transitato nella ex Comunità Montana, espressione chiara e conclamata del nuovo padrone della Montagna che si chiama Vincenzo Manes.
Sembra però che il sindaco Cormio a questo giochetto “non ci stia” e prepari la sua lista civica.
Sempre che, aggiungiamo noi, non esca qualche gratificante incarico che taciti le sue giuste ambizioni, di lei che, alla faccia di quella insopportabile della Boldrini, non abbiamo mai chiamato “sindaca”.
A essere sinceri dovremmo anche affrontare il discorso sullo scambio di terreni e fabbricati fra Comune e Dynamo, o anche sul passaggio dell’ex Fap di San Marcello al Comune.
Ci è riuscito, forse, essere stati buoni e bravi verso il sindaco Cormio e non vogliamo sciuparci questa piccola “sbottacciata” di bontà.
Però su questi due argomenti saremo costretti a tornare.
Meno male che Silvia c’è!
[Felice De Matteis]