san marcello. VIVARELLI SU ARRIVO PROFUGHI A LIZZANO

Lizzano. Centro profughi

SAN MARCELLO. Ritengo l’ennesimo invio di una trentina di profughi nel centro vescovile di Lizzano una vergogna.

Ho chiesto tramite lettera un immediato intervento al Ministro dell’Interno sia per chiedere il centro di Lizzano, sia per impedire per sempre il futuro invio di presunti profughi nel territorio della Montagna Pistoiese, sia per allontanare tutti quelli attualmente presenti, sia per ripristinare immediatamente il seggio elettorale di Lizzano, chiuso proprio per la presenza dei profughi villeggianti.

Ritengo un insulto il fatto che nel nostro territorio, depredato della sua storica fabbrica, dove chiudono uffici postali e bancomat, dove l’aumento degli stranieri è strettamente correlato all’aumento dei disoccupati, ormai in Montagna Pistoiese quasi cinquecento, si consenta non solo l’invio continuo di presunti profughi dall’ignota reale identità che dobbiamo incredibilmente mantenere a spese nostre ma anche un’invasione legalizzata tramite i permessi di soggiorno, che sono il vero, gigantesco barcone di Stato.

Mi risulta che membri della Giunta Comunale abbiano interessi personali nella cooperativa che gestisce i presunti profughi di Lizzano, fatto del quale chiederò chiarimenti nel prossimo consiglio comunale: ho chiesto ai consiglieri comunali di San Marcello Piteglio di aderire alla mia richiesta di un consiglio comunale straordinario.

Carlo Vivarelli
consigliere comunale
del Partito Indipendentista Toscano
del Comune di San Marcello Piteglio

Carlo Vivarelli del Partito Indipendentista Toscano

LETTERA AL MINISTERO DELL’INTERNO

San Marcello Piteglio, 6 Agosto 2019.

Al Ministro dell’Interno.

Egregio Sig. Ministro dell’Interno,

Le scrivo in ordine all’invio, l’ennesimo, di una trentina di presunti profughi nel centro di Lizzano P.se, di proprietà vescovile.

Considero detto invio un insulto ad un territorio devastato da disoccupazione e immigrazione, fenomeno che personalmente considero una invasione legalizzata.

Il nostro territorio ha necessità di politiche che preservino, garantiscono e sviluppino la popolazione toscana della nostra Montagna, non di politiche che puntano, al di la dei colori dei governi italiani, la distruggono.

Ci hanno chiuso l’ospedale riducendolo a una buffonata, tolto gli uffici postali, chiuso i bancomat, chiuso una fabbrica storica, ma lo Stato italiano ci zeppa di presunti profughi e stranieri, mentre i disoccupati nei comuni della Montagna Pistoiese sono circa 500. Una follia.

Le chiedo di intervenire, non siamo un territorio coloniale, e di chiudere immediatamente l’invio nel nostro territorio di detti presunti profughi, oltreché l’allontanamento in un breve futuro di quelli già presenti, che fanno una allegra villeggiatura a nostre spese.

Ritengo una vergogna, oltretutto chiaramente incostituzionale, la rivoltante e vergognosa disparità di trattamento tra presunti profughi e persone in difficoltà della nostra etnia nazionale toscana.

Le chiedo inoltre di ripristinare nel complesso vescovile il seggio elettorale di Lizzano, incredibilmente chiuso per motivi di sicurezza proprio per il “pacifico” e “sicuro” arrivo dei profughi.

Non è la prima volta che Le invio una lettera, e questa volta gradirei una risposta, a nome anche della popolazione del Comune di San Marcello Piteglio, che se pur dalla minoranza, rappresento.

Carlo Vivarelli
consigliere comunale
del Partito Indipendentista Toscano
del Comune di San Marcello Piteglio (Pt)

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