SAN MOMMÈ, TELERISCALDAMENTO E MOVIMENTI FRANOSI

Le (non) risposte della giunta alle interrogazioni del gruppo Pistoia Ecologista Progressista

San Mommè

PISTOIA. Quando, lo scorso settembre, come gruppo consiliare Pistoia Ecologista Progressista depositammo un’interrogazione in consiglio comunale con oggetto l’efficientamento del sistema di teleriscaldamento di San Mommè, il nostro intento era quello di scongiurare un inverno difficile per gli abitanti di una delle frazioni più periferiche del comune.

Chi conosce il paese, e un’amministrazione non può non conoscerlo, sa che il sistema di teleriscaldamento in funzione, di pertinenza comunale, ha bisogno di manutenzione e di interventi di efficientamento.

Oggi, a quasi quattro mesi di distanza, siamo costretti a constatare che non solo la giunta non ha ritenuto opportuno rispondere alla nostra interrogazione, ma anche che con il passare del tempo il mancato interessamento ha portato a sviluppi inaccettabili: come previsto, l’impianto si è guastato più volte con conseguenti disagi per i cittadini e numerosi danni economici per le copiose perdite di acqua.

Le segnalazioni nostre e degli abitanti di San Mommè non sono servite a niente: i disservizi sono proseguiti, molte famiglie vivono con il timore di rimanere al freddo mentre i tratti stradali interessati dalle perdite sono rimasti transennati per settimane impedendo in alcuni casi l’accesso alle abitazioni, un problema soprattutto per le persone con ridotta mobilità.

Le riparazioni sono state effettuate con grave ritardo e solo a seguito della mobilitazione dei residenti (fatta di e-mail al comune, interventi in tv e sulla stampa), ma le difficoltà non sono finite: il paese è rimasto per settimane un grande cantiere, con strade a ostacoli o addirittura chiuse con transenne ovunque e un comprensibile senso di incertezza e abbandono.

A tutto questo va aggiunto che l’amministrazione ha scelto di non partecipare al bando PNRR per riqualificare ed estendere la rete del teleriscaldamento, senza dire quali altri interventi siano previsti per migliorare l’efficienza dell’impianto. Nonostante le sollecitazioni, tra cui una nostra seconda interrogazione in particolar modo per i movimenti franosi pericolosi che interessano la zona, le risposte della giunta sono sempre evasive e fanno riferimento solo a sopralluoghi e interventi in corso di definizione, mai a nessun progetto concreto a lungo termine.

Intervenire tardi senza seguire una chiara linea di governo condiviso con gli abitanti non risolverà i problemi. Ci chiediamo quanto dovrà aspettare ancora San Mommè, ma soprattutto chiediamo alla giunta per quanto tempo ancora chi vive in collina e in montagna dovrà considerarsi una cittadina o un cittadino di serie b .

Gruppo Consiliare Ecologista Progressista

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