SANITÀ: A PISTOIA IN CADUTA LIBERA ANCHE IL CENTRO PRELIEVI

Sempre più problemi con i prelievi
Sempre più problemi con i prelievi

PISTOIA. Per la Lista Civica Ecologista “Per un’altra Pistoia”, Enrico Guastini ci scrive:

La sanità pistoiese non ha ad oggi punte di eccellenza particolarmente note.

Alquanto apprezzato dai cittadini e dalle autorità è stato fino ad oggi il servizio di prelievi, addirittura punto di attrazione nei distretti di Montale, Agliana, Quarrata, dove circa il 50% degli utenti proviene da fuori provincia.

Fino ad oggi, perché forse non tutti sanno che dal 1° novembre il servizio al Centro Prelievi di Pistoia è stato affidato ad una nuova cooperativa.

L’Asl ha sostenuto che non sarebbe cambiato niente, invece per quanto riguarda il Punto Prelievi centrale (via del Ceppo), da sempre considerato dalla cittadinanza come punto di riferimento, vengono modificate diverse cose: tanto per cominciare, oggi il Punto Prelievi non garantisce più l’orario continuato 7-17 per il servizio di restituzione delle risposte (referti), ma chiude alle 14; dei quattro punti pistoiesi solo quello del viale Adua mantiene l’orario pomeridiano.

Al punto prelievi centrale, il personale infermieristico effettuava prelievi anche nel primo pomeriggio (glicemia, insulinemia, cortisolo, ecc.); a questi esami è stato cambiato l’orario, alcuni vengono fatti “dopo colazione”: la validità dal punto di vista della diagnosi rischia di divenire dubbia, poiché alcuni esami sono legati alle ore del giorno in cui viene effettuato il prelievo. Viene da pensare che ci sia la volontà di eliminare completamente tali esami, costringendo o favorendo così la migrazione verso i laboratori privati, contrariamente a quanto finora sostenuto anche dal Presidente della Regione. Tra l’altro, risulta arduo credere che stornare gli utenti verso il privato sia economicamente conveniente per l’Azienda.

In ultimo parliamo del personale. Senza avere un’idea ben precisa del funzionamento del servizio, chi ha sostituito la cooperativa precedente ha preferito non prendere visione diretta di come il servizio è ed era organizzato, fidandosi in alcuni casi di informazioni frammentarie e di parte; il personale che da tempo prestava proficuamente servizio nei vari punti prelievo è stato sostituito con personale in alcuni casi inesperto anche se qualificato; non è stata valutata l’opportunità di affiancare le nuove leve ai “vecchi” infermieri per il periodo sufficiente a renderli autonomi, anche per evitare al nuovo personale esperienze di contestazione da parte degli utenti; nel contempo sarebbero state valorizzate le competenze e le capacità dei “vecchi” che anche se non si vuole ammetterlo hanno reso questo servizio ottimo negli anni precedenti, sono sempre stati presenti e corretti, hanno sopperito alla carenza di personale e non con “compensi da favola” come qualche persona ha voluto far credere.

È questa la “riforma strutturale della sanità pubblica” promessa da Rossi?

[comunicato guastini]

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