SANITÀ: «CHI HA I SOLDI PUÒ CURARSI, CHI È POVERO… MUORE?»

Ospedale San Jacopo
Ospedale San Jacopo

PISTOIA. Un nostro lettore ci invia questa lettera.

Egregio Direttore,
voglio denunciare una situazione che se non ci fosse da piangere, sarebbe da sbellicarsi di risate per come funziona la cosiddetta sanità a Pistoia.

Nel resto della Toscana non saprei, ma in quella pistoiese funziona circa così: per mia disgrazia, dopo un dolore insopportabile che non mi faceva trovare posizione in nessun modo né sdraiato né stando in piedi, mi recavo dal dottore per sapere cosa mi stesse succedendo, il quale visitandomi diagnosticava un’ernia, mi faceva richiesta di una risonanza magnetica al sanità a Pistoia, dalla quale risultava che mi erano fuoriuscite sei ernie.

Prendevo appuntamento per una visita ortopedica sempre al canotto detto ospedale; l’ortopedico dopo la visita mi prescriveva un percorso di fisioterapia mirata per cercare di far in modo che queste sei ernie rientrassero al loro posto.

Ma è qui che arriva il bello: ho chiamato tre centri convenzionati con l’Asl, i quali mi hanno detto che per quanto riguarda la convenzione, ovvero pagando solo un ticket, si ha diritto a questo tipo di riabilitazione.

Solamente che, oltre a quanto appena scritto, le risposte sono state ampliate dalle seguenti avvertenze: “Non possiamo perché la convenzione è bloccata”, “Per la convenzione se ne parla fra cinque o sei mesi sempre che sia possibile”, mentre altri sono pieni e non sanno quando potrò avere questo trattamento; tuttavia se fossi disposto a pagare, si aprirebbero tutte le porte dei centri di fisioterapia.

Considerando la mia situazione di disoccupato con moglie e figlio a carico, come posso permettermi una fase di terapia a pagamento? Non potrei andare né a San Marcello, né a Quarrata, e nemmeno a Montecatini, perché ci vuole un biglietto che sia treno o pullman, che non posso permettermi. A questo punto mi chiedo e vi chiedo, facciamo come in America che chi ha i soldi può curarsi altrimenti chi è povero muore? Se questa è la sanità del fascista che “sgoverna” questa rossa (?) Regione, allora dico no, grazie!

PS: Può nominare tutti i commissari che vuole, ma ricordiamo che il progetto di questo “sgovernatore”, è privatizzare la sanità toscana, piddini continuate a votarlo e vedrete la fine che farete.

PPS: Dove sono finiti i 400, 500, 600 milioni di euro spariti quando lo “sgovernatore” era assessore? Alla sanità toscana?

Salvatore Maiorano

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2 thoughts on “SANITÀ: «CHI HA I SOLDI PUÒ CURARSI, CHI È POVERO… MUORE?»

  1. Non ho assolutamente ricette miracolistiche da offrire. Intanto, però, tutta la mia solidarietà a Salvatore che, peraltro conosco anche di persona.
    Poi, pur comprendendo tutto il suo giustissimo scetticismo (chiamiamolo così) lo consiglierei di scrivere a Luigi Marroni, assessore regionale alla Sanità, ad Enrico Rossi medesimo, ed a quanta più gente può, per sollevare un bel casino politico a poca distanza dalle elezioni come siamo. Visto che lui è un pentastellato, non sarebbe male coinvolgere nella cosa il movimento nel suo insieme, considerando che certamente casi come il suo ce ne sono altri e quindi, sicuramente, si esce dal problema personale.
    Magari non succede niente, però vediamo…Piero

  2. Ma siete tutti cei? Non avete ancora compreso che i compagni che sguazzano nella Sanità pubblica hanno privatizzato i loro guadagni a spese nostre?
    Quelli che dovrebbero tenere i conti cosa dicono, sono cei?

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