sanità e potenziamenti. GUARDIA MEDICA: E I SINDACI?

Le prime autorità sanitarie del territorio erano all’oscuro delle decisione calate, non dall’alto, ma arrivate ancora una volta dalla piana

Continuità assistenziale? Cosa dicono i Sindaci?

MONTAGNA. Ieri la vicenda di Silvia – qui: sanità e potenziamenti. IN MONTAGNA FESTE SENZA GUARDIA MEDICA? – che per una necessità nel giorno di Pasquetta, non ha trovato la Guardia medica in montagna, perché non attiva, così gli è stato risposto componendo il numero della Continuità assistenziali.

Per capire la situazione e come sia stato organizzato o meno il servizio abbiamo, oltre all’aver inviato una Pec di richiesta informazioni ai Comuni e alla Asl, abbiamo interpellato direttamente le due prime autorità sanitarie del territorio, vale a dire i Sindaci di Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio.

Uno scenario sconfortante.

ALESSANDRO BARACCHINI SINDACO DI ABETONE CUTIGLIANO

“Non è che il servizio è stato sguarnito, ci sono stati dei turni che non hanno avuto copertura nei giorni pasquali sia a Cutigliano che a San Marcello. Per mancanza di medici.

A San Marcello sono mancati i turni diurni, mentre sono stati coperti i turni notturni, sia sabato, che domenica, che lunedì. Mentre Cutigliano ha avuto la mancanza del diurno e notturno di sabato e di uno la domenica. Lunedì un turno coperto. Hanno coperto il 50% dei turni dei tre giorni festivi. Io non sapevo nulla.”

LUCA MARMO SINDACO DI SAN MARCELLO PITEGLIO

Non ho notizie ufficiali per il momento, mi risulta ci sia stata una scopertura ieri sicuramente – lunedì 5 aprile n.d.r. – e forse anche il giorno di Pasqua. Mi informo.”

Si viene ricontattati dopo poco.

“Effettivamente c’era il turno scoperto qui – San Marcello n.d.r. – e a Marliana. Mi risulta ci fosse quello di Cutigliano e un turno scoperto a Pistoia. La cosa incredibile e che non si sia stati informati. Il problema è il decentramento dei servizi.

Da quanto emerge il servizio di Continuità assistenziale risulterebbe scientemente pianificato in questa maniera con copertura dei turni in uno dei due Comuni, così ci è parso e di cui attendiamo conferma scritta in risposta alla Pec, e con i Sindaci lasciati all’oscuro di decisioni cadute, non dall’alto, ma arrivate ancora una volta dalla piana.

Ma proprio per essere stato pianificato, come sembrerebbe e non per cause accidentali, è ammissibile che i primi cittadini, e ribadiamo le prime autorità sanitarie, non siano state informate delle decisioni prese da altri per i territori di loro competenza? Un fatto grave e sconcertante, che si ripete ciclicamente e frequentemente, vedi questione migranti a San Marcello, e che denota, dispiace dirlo, la debolezza della politica locale, non importa il colore, e quanto i rappresentanti, amministratori e non, siano considerati a livello centrale e con essi le popolazioni che rappresentano.

Ancora una volta siamo alle prese con politiche e scelte studiate per le città e le aree metropolitane, applicate indistintamente anche a quelle montane. Tutto, per chi è a Firenze e nei posti decisionali, appare piatto.

Il problema è, come confermato da Baracchini, nella mancanza dei medici e la soluzione trovata è stata quella di accorpare il servizio drenando risorse in quei territori in cui vi erano, in modo da ridistribuirle.

La montagna chiamata ancora una volta a contribuire, come già successo per l’ex-Ospedale Pacini ora Piot sacrificato sull’altare della Spending Rewiev.

Questi i risparmi di scelte scellerate. I risparmi fatti sulla sanità e purtroppo sulla pelle dei cittadini, con tagli e riduzione di posti letto, valgono il Pil perso in un anno e oltre di pandemia e con ripercussioni che dureranno per chi sa quanto tempo?

Comunque possiamo stare tranquilli ed essere confortati dalle solerti riunioni da parte della commissione delle Arre interne istituita quest’anno in Regione e presieduta da Marco Niccolai.

Un problema nel problema sintetizzato dalle parole di Mauro Corona: «Dobbiamo proteggere i montanari dai protettori della montagna. Perché vivono in città».

Marco Ferrari
[
marcoferrari@linealibera.it]

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