SANITÀ. IL CONSIGLIERE BALDI E LE PRESE DI POSIZIONE “IDEOLOGICHE”

MassimoBaldi, Luca Marmo e il taccuino: rosso o di Rossi?
Massimo Baldi, Luca Marmo e il taccuino: rosso o di Rossi? Prendeva appunti sulla… sanità

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il tema Sanità con i tagli appena approvati è alla ribalta sui media nazionali ed il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana non può che essere allarmato per le prospettive future.

L’ultimo atto in ordine di tempo del Comitato, antecedente all’approvazione dei tagli con la 42.a fiducia, è stata una lettera aperta ai Sindaci della Provincia di Pistoia in cui si evidenziavano le carenze e criticità della Asl 3 nelle valutazioni del Mes.

La lettera è stata inviata per conoscenza anche ai consiglieri regionali eletti in provincia di Pistoia Marco Niccolai e Massimo Baldi e all’Assessore alla Sanità Stefania Saccardi.

Un silenzio di tomba ha seppellito quella lettera. Solo il consigliere Baldi, sollecitato in un suo post del 7 luglio su Facebook è uscito, forse suo malgrado, allo scoperto, affermando che molte esternazioni del Crest hanno la presunzione di avere la verità in tasca.

In quel post Baldi ha scambiato qualche battuta con una componente del Crest ed ha scritto che la lettera ha tanti spunti interessanti ma “la struttura complessiva manca di obiettività, è ideologica e la gran parte dei dati è prelevata e interpretata alla bisogna, più per dimostrare di aver ragione a prescindere che per mettere sul piatto veri segnali d’allarme”. Comunque, in buona parte, il documento è “un ottimo contributo”.

Ieri sera Baldi era in montagna Pistoiese, a Campo Tizzoro. Al termine di un incontro dedicato ai problemi dell’imprenditoria alcuni componenti del Crest si sono brevemente intrattenuti con lui, chiedendogli notizie sugli sviluppi della Sanità in montagna, tema sul quale si era speso molto in campagna elettorale. Baldi ha rassicurato che la risposta al documento che il Crest ha consegnato in Regione Toscana nel luglio scorso (è passato un anno!!!) che denunciava i tagli e la desertificazione di servizi sanitari a spese dei territori montani, periferici e insulari della regione, è stata visionata dall’Assessore Saccardi e presto ci faranno sapere, bontà loro.

Ha ribadito che le posizioni del Crest non sono sempre condivisibili e alla richiesta di chiarimenti più puntuali si è defilato. Dobbiamo dare atto al consigliere Baldi di una cosa: non si è sottratto ad un confronto, anche se non approfondisce e non entra nel merito. Cosa che il consigliere Niccolai o l’assessore Saccardi, politici più navigati, evitano accuratamente. Imparerà presto anche Baldi, ne siamo sicuri.

Intanto, fuori dal politichese, in cosa, su quali punti, il Crest è ideologico e poco obiettivo? Ci piacerebbe sapere quali sono i contenuti non condivisibili della battaglia che il Crest sta portando avanti da anni. Il Crest sta chiedendo un servizio sanitario pubblico equo che garantisca tutti i cittadini in egual modo, indipendentemente dal luogo di residenza e nonostante il reddito. È ideologico?

Qualche giorno fa è stato inaugurato il nuovo pronto soccorso di Careggi con tecnologie all’avanguardia e 41 box di intervento. In un articolo su Il Corriere Fiorentino un operatore di radiologia intervistato ha detto che stava pensando di farsi tatuare la scritta che in caso di emergenza, venisse portato in quel pronto soccorso perché in alcuni casi la differenza fra uscire dall’ospedale sulle proprie gambe oppure invalido è questione di una manciata di minuti. Noi del Crest ne siamo perfettamente consapevoli, per questo stiamo chiedendo tutela per i cittadini delle zone periferiche, montane ed insulari. L’unica cosa che può tutelare le zone disagiate è un ospedale efficiente, con pronto soccorso efficiente. Non Piot, Case della Salute o Botteghe della Salute.

Il consigliere Baldi e gli altri silenziosi compagni, ne sono consapevoli? Hanno qualcosa da aggiungere?

Valerio Bobini
Presidente del Crest

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