PISTOIA. Signori, non mollano! Il 15 e 16 giugno, nella città di Montecatini Terme, si terrà un altro astruso convegno, foraggiato con pubblico denaro, per discutere dei massimi sistemi. In sintesi si discuterà di corretta comunicazione – il così chiamato “ponte d’oro” tra la struttura e il personale sanitario e la salute e la sicurezza del paziente.
Paga, si presume, il Grc, un altro baraccone della Regione Toscana diretto dal dott. Riccardo Tartaglia; un altro Vinconc (vincitore di concorso) che risponde al Crest con dovizia di Piot, trik e trak, perifrasi, circonlocuzioni , acronimi e via dicendo, per affermare che “tutto va ben madama la marchesa”, sia nell’ex Ospedale Pacini di San Marcello (vedi oggi), sia nel reparto pediatrico dell’Ospedale di Pescia.
Tutto ciò con uno scopo che proponiamo alla vostra attenzione: “La Conferenza Iscome 2015 – spiega Riccardo Tartaglia, responsabile del Grc della Regione Toscana – mira a raggiungere due obiettivi principali: l’integrazione della conoscenza e la generazione di conoscenza. I partecipanti potranno condividere prospettive interdisciplinari sugli errori medici, individuando come le diverse discipline possono trovare sinergie per attuare soluzioni comuni per ridurre l’errore nella pratica medica. I lavori congressuali mireranno alla creazione di nuove conoscenze e alla formulazione di prove empiriche sul campo, con lo scopo di porre l’interdisciplinarietà quale traino di soluzioni concrete”.
È interessante notare, ma questo vale solo per gli addetti ai lavori, che il comunicato è genericamente firmato come “Toscana Notizie”, con ciò desumendo che nessun giornalista abbia voluto apporre – per senso di dignità personal-professionale, aggiungiamo noi – il proprio cognome alla nota di regime.
A questo comunicato potrebbe contrapporsi una lettera di chiarimenti, a firma dello stesso dott. Tartaglia, a precise contestazioni e richieste del Crest, al quale lasciamo l’onere di spiegare nei dettagli la vexata quaestio.
A noi preme solo fare rilevare che convegni di questo tipo offendono l’intelligenza comune del contribuente-paziente (anche quelli che votano, e continuano a farlo, Enrico Rossi e il Pd) e persistono nel mostrare come la cura del paziente sia l’ultimo anello di un circuito, il cui inizio e la cui fine si chiama S.E. il Granduca di Toscana, che i cattocomunisti hanno rieletto il 31 maggio.
Verrebbe voglia di dire: “L’avete voluta, la bicicletta? Allora pedalate!”. Il fatto è che in questa cloaca maxima dobbiamo vivere anche noi, sperando che sempre più cittadini aprano gli occhi e si decidano a intraprendere, con i comitati di settore, tutte le iniziative per far cessare lo scandalo e a ridurre le facce di tolla che saccheggiano le nostre tasche al ruolo che verrà loro assegnato per doveroso contrappasso: questa cloaca hanno creato e prima o poi loro stessi la puliranno.
A bocca e a mano: almeno staranno zitti e avranno le zampe impegnate a nettàre se stessi e non più le nostre tasche.
Giorno verrà, tornerà giorno in cui…
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