SANITÀ: «NON BASTA UN SEMPLICE TAGLIO DI NASTRO!»

I taglianastri inaugurano la Tac di Pescia
I taglianastri inaugurano la Tac di Pescia

PESCIA. Domenica scorsa –alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Marroni, il sindaco Giurlani e il direttore generale Ausl3 Abati – è stata inaugurata la nuova Tac del pronto soccorso di Pescia.

Il costo dell’operazione: acquisto dell’apparecchio e adeguamento locali sottostanti al pronto soccorso, 900.000 €.

Adesso, con il nuovo concetto dell’ospedale verticale, si annunciano modifiche e investimenti strutturali. Pertanto la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che la Tac rappresenti una priorità? Perché continuare a investire risorse economiche ingenti in strutture e macchinari, invece di dare la priorità alla carenza di personale?

Sembrerebbe, ad un occhio poco esperto, un valore aggiunto per l’Ospedale di Pescia e per i cittadini l’aver acquistato una nuova Tac.

Gli addetti ai lavori (radiologi, tecnici di radiologia e infermieri) rappresentano la voce della verità: non si può lavorare sottodimensionati. Se all’incremento strutturale e tecnologico non corrisponde un proporzionato aumento delle risorse umane, chi dovrà sopportare i maggiori carichi di lavoro?

In sostanza, il personale anzidetto non è sufficiente numericamente a poter far funzionare le due postazioni Tac (quella nuova del P.S. e quella già esistente della radiologia).

È noto che il pronto soccorso di Pescia lavora cronicamente in affanno, personale infermieristico e socio sanitario assunto con contratti interinali (in scadenza a dicembre) nonché ferie non usufruite e turni massacranti.

La situazione è cambiata di poco: nonostante il nuovo polo radiologico, le ecografie e le tac con mezzo di contrasto sono eseguite nella vecchia radiologia, questo per la presenza un solo medico: allora dov’è l’utilità?

Riteniamo che sia la solita propaganda politica e soprattutto il medesimo sperpero di denaro pubblico a scàpito dei cittadini contribuenti.

Attualmente, la Regione Toscana sta attuando piani per il taglio degli esuberi, ma questo è il classico esempio di una mancata razionalizzazione delle risorse economiche che dovrebbero essere impiegate dove veramente servono.

Vogliamo ricordare che l’assessore alla sanità Marroni, aveva promesso alla cittadinanza pesciatina, di partecipare al consiglio comunale ma la sua adesione è stata rimandata più volte.

La Sanità ed in particolare il destino dell’ospedale di Pescia è troppo importante per essere ridotto a un semplice taglio di nastro. È necessario che i cittadini guardino questi eventi con occhio critico senza dar importanza “agli effetti speciali”.

In un periodo storico di grave crisi economica come quello attuale, è necessario che gli amministratori ottimizzino le risorse per il bene comune.

Come mai non si trovano soldi per le risorse umane, si tagliano sevizi e poi si spendono milioni di euro in strutture ospedaliere con il “project financing” e in macchinari?

Qualcosa non torna… Oppure lo venga a spiegare Marroni al prossimo consiglio.

Paolo Varanini
Consigliere M5S Pescia

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