SANITÀ SENZA BISOGNO DI COMMENTO…

Da La Nazione [senza data]
Da La Nazione [senza data]
PISTOIA. Sottoponiamo all’attenzione del lettore l’articolo riportato qui di seguito:

Restiamo in attesa del “Verbo” di risposta dell’ufficio stampa e propaganda dell’Azienda 3 di Pistoia. Leggete attentamente, per cortesia, soprattutto l’ultima parte.

Ci credete voi?

Pistoia. Diritti negati, sfruttamento

e terrorismo psicologico:

la denuncia del Nursind!

Aboliti cambi turno tra colleghi, abolita la partecipazione a corsi di formazione su base facoltativa (quando per contratto spetterebbero 8 giorni all’anno). E, come se questo non bastasse, arriva una circolare che dice che “i giorni di riposo spettanti al personale, sono a gestione del coordinatore che ne può disporre per coprire carenze e falle nella turnazione sulle 24 ore

La denuncia viene dalla segreteria provinciale degli infermieri Nursind, Rosa Scelta, che interviene sulla gestione dell’applicazione della normativa europea sulle 11 ore di riposo obbligatorie a fine turno.

“Altra nota dolente è l’istituzione della pronta disponibilità (o reperibilità) obbligatoria, impostando schemi dei turni come se tutti gli operatori avessero aderito volontariamente alla reperibilità.

“Questi sono solo espedienti utilizzati sapientemente per far fronte alla carenza di personale e a tutto ciò che è correlato al blocco di turnover e assunzioni mai avvenute.

“L’azienda Asl 3 pistoiese non è stata da meno. Cosicché nel primo mese di entrata in vigore della normativa in questione, sono arrivate alla nostra segreteria richieste di informazioni e spiegazioni”.

“La Legge europea, così com’è stata applicata dall’azienda – continua Scelta –, sconvolge i ritmi lavorativi di tutti noi, impedendoci di gestire la turnazione anche nel rispetto del tempo libero e degli impegni personali che ognuno ha. A questo punto, ci chiediamo come sia possibile adoperarsi per far rispettare una norma che tutela i professionisti ed il loro diritto al riposo ed arbitrariamente istituire la reperibilità come obbligatoria e soprattutto usarla per far fronte alla carenza cronica di personale, che comporta essere chiamati automaticamente in reperibilità per malattie, infortuni, permessi concessi ai colleghi, quando invece la reperibilità è un istituto contrattuale da applicare in urgenza ed è contemplata come obbligatoria solamente in ambiti come sale operatorie, pronto soccorso e dell’emergenza urgenza.

Il logo ufficiale
Il logo ufficiale

“Gli operatori vengono tacciati di non avere spirito di appartenenza all’azienda: bene, sfido i dirigenti e i facenti funzioni aziendali, che ci accusano anche di questo, a mettersi nei nostri panni o meglio nelle nostre divise e a trovare un solo motivo per sentirsi parte dell’azienda. Anche la pura contrattazione interna tra Rsu, parti sindacali e azienda stessa è stravolta.

“Le segnalazioni di disagio che, come segreteria provinciale di sindacato delle professioni infermieristiche, portiamo periodicamente a conoscenza dell’azienda, non vengono prese in considerazione.

Il terrorismo psicologico che viene adoperato tutti i giorni tra le corsie, a scapito degli operatori, è all’apice. Gli operatori, che siano infermieri o personale di supporto, sono allo stremo delle forze e annientati psicologicamente, consapevoli della propria stanchezza fisica e psichica con cui sono costretti a fornire assistenza giornaliera e a far fronte alle responsabilità assistenziali che sono in aumento”.

Pubblicato il 26/12/2015. Categorie

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1 commenti SCRIVI NUOVO

mary incognito

26/12/2015 19:07 OOOOOHHHHH!!! Finalmente qualcuno che mi dà ragione! Sono anni che vado predicando che questo modo di farci lavorare sta facendo solo aumentare problemi psicologici e malattie! Mi chiedo, perché i nostri cari dirigenti non lavorano loro al posto delle nostre colleghe malate. Questo mi sembra solo terrorismo psicologico… e la fine è vicina… tra pochi mesi vedrete…

_______________

GIRIAMO volentieri queste considerazioni al supergalattico ufficio stampa dell’Asl Centro-Toscana: duemila km quadrati di territorio, mezzo milione di abitanti e, senza dubbio, miliardi di parole che offendono i cittadini toscani esclusi da una sanità decente in nome del P[artito] D[ell’interesse dei privati].

e.b.

P.S. – Presto vi racconteremo una storia interessantissima proprio a proposito di questo…

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One thought on “SANITÀ SENZA BISOGNO DI COMMENTO…

  1. Posto che sia tutto vero quanto scritto (diamo il beneficio del dubbio, trattandosi di controparte sindacale), questo conferma un paio di cose che tutti sappiamo:
    1- le fregature in Italia sono sempre date a noi fessi in base al mantra “ce lo chiede l’Europa”. Se invece si tratta di direttive giuste, che vanno nell’interesse del cittadino ma non dei nostri politicuzzi da 2 lire, allora o non si applicano o le si applicano all’italiana. Questo nello specifico è un tipico caso di applicazione all’italiana:ci si appropria dei riposi imposti in modo sacrosanto dall’UE (chi vuole essere operato da un chirurgo giunto alla sua 12° ora di lavoro alzi la mano….), cammuffando questo esproprio da esigenze di reperibilità.
    2- mi sembra un po strano che dopo decenni in cui si è fatto strame della coesione sociale, a suon di arroganza politica, mazzette, sprechi pubblici inenarrabili, con le ASL usate come autobus….dopo decenni in cui si è avuta cura d’invertire la piramide su cui si regge ogni società che funziona…..una piramide invertita fatta di centinaia, migliaia di dirigenti pubblici strapagati che magnano e bevono e pigliano assurdi bonus di produzione, a spese di un’organico di base insufficente e sottopagato…mi sembra strano che dopo tutto ciò ora si accusi il personale sanitario di scarso spirito aziendale per costringerlo a rinunciare a ciò che la legge UE impone. Ci manca solo che il 31 dicembre venga annunciata la proiezione in Ospedale della Corazzata Potëmkin (alias Kotiomkin) con presenza obbligatoria del personale e famiglia e poi siamo a posto.

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