Michele Giannini: “ È mia personale opinione, che la nostra amministrazione di sinistra, la sua azione politica non conti nulla nei confronti delle decisioni che avvengono nei palazzi della nostra Regione”
SAN MARCELLO. Qualsiasi azione volta al bene generale del nostro paese, è molto apprezzabile, da qualsiasi area provenga, politica, movimento civico o anonimo cittadino di San Marcello Piteglio che sia, e in questo caso, è un ulteriore tentativo di arginare la continua e inarrestabile perdita di pezzi significativi per noi cittadini di questa montagna pistoiese dimenticata, reietta, forse anche molto fastidiosa ai big che esercitano il potere nelle “segrete” stanze dei palazzi, ovunque essi siano.
Una cosa non bisogna mai perdere di vista, la realtà che ci circonda con cui bisogna confrontarsi ogni giorno, è mia personale opinione, che la nostra amministrazione di sinistra, la sua azione politica non conta nulla nei confronti delle decisioni che avvengono nei palazzi della nostra Regione, – anche se questa è amministrata da una giunta di sinistra – e nella direzione dell’ Asl di Pistoia.
Il colore politico che accomuna le due amministrazioni, quella regionale con l’amministrazione di San Marcello Piteglio, non porterà nessun cambiamento nelle decisioni già prese.
Come tutti sanno le Asl attualmente dipendono dalle Regioni e poi dallo stato, e non fa certo eccezione la nostra Asl, da cui il nostro piccolo Ospedale Pacini dipende, – tanto per inciso, e per chi non lo sapesse, con la legge n. 132 del 12 febbraio 1968, l’Ospedale Pacini di San Marcello P.se, veniva classificato come “Ospedale Generale di Zona” –, come hanno potuto ridurre questo magnifico esempio di virtuosa e buona sanità all’attuale presidio Piot, una sigla orrenda, per una perla della montagna pistoiese, è da non credere, e se ci ritroviamo in queste condizioni, presumo, che la responsabilità derivi dalle decisioni che sono state prese, a suo tempo, all’interno della Asl di Pistoia, di comune accordo con la Regione Toscana, sacrificando il nostro Ospedale, per non so quali recondite ragioni, per cui ribadisco quanto detto sopra, un tentativo su cui sono molto pessimista sugli esiti finali, ma almeno qualcosa era doveroso tentare di fare, anche se occorreva fare molto di più nel tempo opportuno…, non vado oltre perché sono state versate pagine intere d’inchiostro su questa vicenda, sulle lotte di un intera comunità, purtroppo mai ascoltata, anche se nel frattempo un riconoscimento c’è stato per la nostra montagna, come area disagiata, che avrebbe dovuto comportare automaticamente, la presenza di un Pronto Soccorso accreditato, ma forse questa è un’altra storia di delusioni e di promesse non mantenute.
Poi mi sono sempre meravigliato, al di là dei colori politici presenti nelle nostre istituzioni locali, del perché alcune azioni, che interessano e impattano su tutto il territorio della nostra montagna e sulla vita dei suoi cittadini, non vengono portate avanti con un unico intento, unitariamente, forse, alcuni esiti avrebbero migliore fortuna, perché divisi, siamo perdenti in partenza, uniti qualche chance l’avremmo.
Cosa ci riserverà il futuro, per ora è un’operazione mentale difficile da prevedere, una cosa è certa ed è sotto gli occhi di tutti, non solo il nostro Ospedale continua a perdere pezzi, ma anche il nostro paese, è da poco tempo che circola la notizia di una attività economica, anche piuttosto importante, un complesso turistico/alberghiero che ha chiuso i battenti, e questa è veramente una grave perdita per l’intera comunità.
Tra le mie elucubrazioni o immaginazioni notturne, a volte credo di sentire o avvertire una sensazione di una presenza, di un’entità estranea, molto potente, che aleggia sul nostro paese, e che persegue per suoi scopi di dominio e di potere, l’impoverimento e la distruzione di ogni iniziativa privata, quell’autodeterminazione che ha come scopo la riscossa, la libertà di mettersi in gioco nel cercare di creare nuovi posti di lavoro, di portare benessere nel nostro territorio, è quasi una lotta impari, dagli esiti difficili da immaginare, ma su cui non c’è ancora nulla di scontato. Ripeto è solo frutto di una sensazione fantastica, del tutto personale, e con nessun riscontro o riferimento nella realtà oggettiva, sono solo immaginazioni di un vecchio che dorme quasi nulla la notte, cercando di vivere fino in fondo il tempo che il Signore gli concede ancora.
Michele Giannini