PISTOIA. Aspettando che la Fortezza Santa Barbara di Pistoia sia aperta al pubblico e così restituita a pieno titolo alla città, ma quando avverrà? Lasciamo perdere il lungo dibattito di fatto senza esito che qualche anno fa si sviluppò al riguardo, andando a vedere invece di persona la situazione della struttura nella parte esterna attorno all’edificio.
All’ingresso principale notiamo che una delle cose più importanti rivolte a cittadini residenti e turisti, ovvero l’orario di apertura al pubblico, è scritto su un foglio appuntato in basso su un piedistallo in plexiglass. Pensiamo che non sia il modo più adeguato per far conoscere a tutti coloro che si recano all’ingresso quando lo storico complesso è accessibile.
Una bacheca o un’insegna che riprenda lo stesso stile della struttura, posta al di fuori del cancello, ci sembrerebbe cosa più consona. Dall’ingresso secondario posto al civico 57, invece, si intravedono dalle parti erbacce, lastre di pietra.
Vero che si tratta di un ingresso secondario, probabilmente utilizzato solo dal personale dipendente, non per questo non è detto che il Comune di Pistoia oppure chi ne ha la competenza non debba darci una sistemata ogni tanto tagliando le erbacce.
Tornando all’ingresso principale e guardando frontalmente l’edificio, vediamo sulla parte destra il muro della Fortezza invaso dalla scritte presumibilmente fatte nel corso degli anni. Colpa dei soliti vandali ignoti, siamo d’accordo, ma una nuova verniciata almeno su questo lato la struttura non se la merita?
L’asfaltatura antistante, suolo forse di proprietà comunale, invece è in frantumi. Non crediamo che una nuova bitumatura avrebbe costi inaccessibili per le casse pubbliche, considerando che sullo stesso suolo insiste contemporaneamente una piccola area di sosta pubblica di fatto a servizio anche dei visitatori della Fortezza e che quindi l’asfaltatura è di per sé ad alto tasso di consumazione.
Più in là, sempre sulla destra, una rete che necessiterebbe di esser sostituita. Con amarezza, considerando le potenzialità che la Fortezza Santa Barbara potrebbe avere a servizio della città per finalità turistiche e quindi culturali, se fosse più aperta al pubblico e pertanto più inserita nel territorio locale, ci allontaniamo facendo una passeggiata nella vicina piazza della Resistenza.
Troviamo il parco pubblico di mattina in buone condizioni di manutenzione e sostanzialmente pulito. Qualche accorgimento in più però occorrerebbe, nell’arredo urbano e non solo. Alcune delle panchine in pietra ormai storiche, alle quali tanti pistoiesi sono affezionati in quanto fonte di cari ricordi, hanno ormai fatto il suo tempo, danneggiate oppure smosse dalle sottostanti radici degli alberi.
Cordoli di marciapiede in due punti sconnessi, la copertura in pietra di un tombino danneggiata ed usurata dal tempo. Anche se in tali parti del parco non è previsto un passaggio del pedone, possono comunque essere pericolosi se qualcuno passa di lì. Lo sterrato del parco è infine suggestivo, ma i sassi ed il ciottolame che presenta in alcuni tratti dovrebbero esser tolti una volta per tutte.
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[Leonardo Soldati]
![benesperi bis[chero]. MA IL DIO DEL TOFANI SEMPRE CI SCAMPI, QUANDO IL FASCISTA SI SPOSA CON L’ANPI](https://www.linealibera.it/wp-content/uploads/2024/07/il-tirreno-6-luglio-giunta-agliana-230x184.jpg "benesperi bis[chero]. MA IL DIO DEL TOFANI SEMPRE CI SCAMPI, QUANDO IL FASCISTA SI SPOSA CON L’ANPI")
Buon giorno!…attraversando negli anni, il parco e ammirando la Fortezza attigua, ho sempre pensato all’ennesima occasione sprecata da queste amministrazioni di sinistra, a parole molto attente alla cultura, ma nei fatti del tutto indifferenti a quello che, oltre ad essere uno dei maggiori patrimoni storici della città è anche, potenzialmente, una fonte di reddito e occupazione non da poco. Un parco adeguatamente sistemato e Recintato come Monte Uliveto e una Fortezza pienamente fruibile trasformerebbe completamente questa zona cittadina (consideriamo anche la vicinanza del parcheggio di S.Agostino). Pensate agli spazi interni alla Fortezza come potrebbero essere sfruttati abbinando cultura a zone dedicate alla ristorazione e intrattenimento….all’indotto di prossimità che si creerebbe con l’organizzazione di eventi di vario tipo….insomma…è possibile che in una città dove una Fondazione spende 1 milione di euro per un pretenzioso “Giardino Volante” praticamente inaccessibile alle persone disabili, non si riesca a cogliere l’opportunità rappresentata dalla Fortezza?
Non voglio qui fare il perfettino saccente…non sono pistoiese, ma proprio perchè non lo sono forse, riesco molto più di voi pistoiesi a meravigliarmi delle bellezze trascurate di questa città e vi propongo di dare un occhio qui
http://www.fondazionemia.it/it/astino
e qui
http://site.astinoexpo2015.it/
ci trovate la storia bellissima, di un rudere in totale abbandono da decenni, recuperato, fatto rinascere e trasformato in un piccolo polo culturale e imprenditoriale, dove le due cose si abbinano con successo. Io ci sono stato l’estate scorsa e credetemi, rispetto al lavoro che è stato fatto lì, alla Fortezza basterbbe decisamente meno per darle nuova vita. Sindaco (che non ascolta nessuno, che non risponde mai a nessuno che da filosofo qualche interesse per la cultura dovreste averlo…anche se sono anni che non da soldi per aggiornare i cataloghi dalla Biblioteca S.Giorgio….)…perchè non caratterizzare l’eventuale suo secondo mandato con il recupero di quest’area?
Massimo Scalas