san[t]ità. COMITATI A ROMA PER LE GRANDI MANOVRE

La locandina
La locandina

ROMA. Era la fine del 2012 e sulla Montagna Pistoiese veniva inferto il colpo finale all’Ospedale Pacini: via la chirurgia, il pronto soccorso e decine di posti letto.

Lo smantellamento venne propagandato come una grande conquista di civiltà. La politica con le loro appendici sindacali, consenzienti e compiacenti, tacquero.

L’imperativo era risparmiare e coprire i costi dei mega ospedali in via di costruzione e i buchi delle Asl con bilanci stranamente in pareggio e certificati.

La Montagna fu la prima vittima a essere immolata sull’altare del moloch della finanza.

I cittadini a differenza della politica, non rimasero né muti né indifferenti ed iniziarono spontaneamente ad organizzasi per difendere e conservare il diritto alla salute sancito dalla costituzione.

Prese vita il movimento delle “Pettorine” che affiancò l’Associazione Zeno Colò, presieduta da Emiliano Bracali, nel difficile tentativo di difendere il proprio ospedale.

Non era che l’inizio e in tutta Italia i cittadini si aggregavano in associazioni e comitati a difesa dei propri presidi che in maniera subdola venivano svuotati dei servizi sanitari.

Focolai isolati con obbiettivi comuni: difendere la sanità delle zone periferiche e con essa, la sanità pubblica. Era necessario mettere insieme le forze.

Con questa consapevolezza a metà luglio del 2013, sei associazioni della Toscana (vedi: Quarrata/news) si riuniscono a Piombino dando vita al Coordinamento regionale dei Comitati per la difesa dei piccoli ospedali.

Nasce il Crest, il Comitato Emergenza Sanità Toscana, che sotto la guida di Valerio Bobini, porta la difesa della sanità a livello regionale.

Se è pur vero che tre anni di manifestazioni, di lotte, di assemblee, raccolta firme, esposti, ricorsi al Tar e referendum, niente hanno potuto contro la pervicacia arroganza del P[artito] D[ominante] regionale, la lotta non si è sopita ed ora è pronta per il grande balzo a livello nazionale.

Così hanno ridotto la sanità pubblica toscana
Così hanno ridotto la sanità pubblica toscana

Le Delegazioni di oltre 100 Comitati a difesa della Sanità Pubblica, si sono dati appuntamento per partecipare ad riunione, indetta per venerdì 22 luglio alle ore 14:30, nella “Sala Verdi” dell’Hotel Quirinale a Roma in via Nazionale n. 7, per coordinarsi ad una battaglia Nazionale sul tema: “Sanità Pubblica equa e solidale con i bisogni dei cittadini” e per i presidi delle aree disagiate, montane e insulari.

Per la prima volta i cittadini si organizzano senza alcuna interferenza politica con tutti quelli che convintamente lottano e possono dare il loro contributo per le stesse rivendicazioni.

La sanità è un diritto e non una concessione in project financing.

Fra i comitati che parteciperanno a Roma, ci saranno i firmatari del documento congiunto redatto a Volterra in occasione della manifestazione Orgoglio Comune, svoltasi il 12 marzo scorso a Volterra:

  • Il Cittadino c’è… Agnone, Molise
  • Co.mo.cal., Comitato Ospedali di Montagna Calabresi, Calabria
  • Comitato a Difesa dei Diritti, Fossombrone, Marche
  • Sostegno Popolare alla Salvaguardia dell’Ospedale di San Severino Marche, Marche
  • Comitato Permanente Ospedale Costa, Porretta Terme, Emilia Romagna
  • Giù Le Mani dall’Ospedale di Novafeltria, Emilia Romagna
  • Comitato Cittadino a difesa dell’Ospedale di Sassocorvaro, Marche
  • Crest, Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana, Toscana
  • Associazione per la Tutela dell’Ospedale San Biagio Domodossola, Piemonte
  • Comitato “La Nostra Voce” a tutela dell’Ospedale di Chiaromonte, Basilicata
  • Comitato Pro-Ospedale Roccadaspide, Campania
  • Sanità per diritto, Praia a Mare, Calabria
  • Gruppo Cicogna, Gemona del Friuli, Friuli-Venezia Giulia

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[Marco Ferrari]

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