san[t]ità. IN VENDITA I 4 NUOVI OSPEDALI TOSCANI

L’ospedale San Luca di Lucca
L’ospedale San Luca di Lucca

FIRENZE. Astaldi, il gruppo di costruzioni che ha realizzato in project financing i quattro nuovi ospedali della Toscana a Prato, Pistoia, Lucca e Apuane, vuole ridurre il proprio indebitamento e per questo metterebbe in vendita i complessi.

Insieme ai quattro nuovi ospedali, stessa sorte pare subiranno l’ospedale di Empoli, la centrale di trigenerazione energetica dell’ospedale universitario di Careggi a Firenze e il People Mover di Pisa. Con quali conseguenze? E in che tempi?

A chiederlo alla giunta regionale attraverso un’interrogazione è il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (capogruppo e coordinatore regionale di Forza Italia) che ha appreso la notizia dall’edizione online del Sole-24Ore (vedi).

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Il San Jacopo di Pistoia

La realizzazione dei quattro nuovi ospedali della Toscana, opera che ha occupato il gruppo complessivamente per 12 anni in un iter complicato da vari contenziosi, ha implicato un investimento di 419 milioni di euro che adesso Astaldi punta a recuperare per raggiungere l’obiettivo del quasi dimezzamento del proprio indebitamento dai 988milioni del dicembre scorso a 500 milioni nel 2020.

Per il pacchetto di ospedali, si legge nell’interrogazione, ci sarebbero già dei pretendenti. Altra moneta giunge poi dalla «cessione di un portafoglio di infrastrutture realizzate o in via di realizzazione in project financing dal gruppo Condotte, tra cui l’ospedale di Empoli, il people mover di Pisa e la centrale di trigenerazione energetica del polo ospedaliero di Careggi, a Firenze.

Il sole-24 Ora, 12 maggio 2016. Ospedali in vendita
Il sole-24 Ore, 12 maggio 2016. Ospedali in vendita

«Ad acquisire l’80% del portafoglio – scrive Mugnai nel suo atto – che ha valore di oltre 700 milioni di euro è stata Infracapital, divisione di investimenti in infrastrutture della britannica M&G Investments».

L’esponente di Forza Italia vuol capire adesso quali saranno, se ce ne saranno, le ripercussioni della cessione. Per questo alla giunta regionale domanda innanzitutto se «fosse a conoscenza dei progetti di Astaldi», dopodiché chiede «cosa comporterà per la Regione la cessione delle concessioni», «cosa potrebbe cambiare nel contratto di gestione dei servizi non sanitari e commerciali per i nuovi ospedali» e «quali sono i tempi previsti per il subentro del nuovo soggetto proprietario».

[comunicato]

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