san[t]ità montane. “AGLI AMICI DELLA MONTAGNA PISTOIESE”

2 Dott.ssa-Carla-Breschi-tecnico-dei-Comitati

SAN MARCELLO. Dopo tanti anni in cui ho seguito le vicende della sanità sulla Montagna pistoiese, in cui ho partecipato a moltissime iniziative in Toscana e non solo, anche in Emilia e Lazio, per difendere le postazioni sanitarie minime delle zone più o meno disagiate, dopo tutto ciò che è stato perso di quel piccolo gioiello che era l’ospedale di San Marcello, voglio dare un ultimo contributo alla “vexata quaestio” perché mi dispiace veramente che non ci sia nessuna sintonia tra ciò che viene chiesto dalla popolazione (cioè un vero Pronto Soccorso con un’attività anche chirurgica ridotta ma presente in reperibilità per le urgenze) e ciò che viene proposto dalla Regione; non si può barattare un Pronto soccorso con posti di cure palliative o addirittura posti di Day Service oncologico (per cui sarebbe necessaria la presenza di un oncologo e del tanto desiderato anestesista perché la somministrazione di farmaci oncologici è attività ad alto rischio); e poi ancora: a cosa servirebbe incrementare di numero i medici di un pronto soccorso ormai depotenziato?

Per farla breve l’impressione è che si spenderebbe forse molto di più senza ripristinare ciò che la montagna vuole: un vero Pronto Soccorso, in quanto la zona ha le caratteristiche per essere dichiarata “zona disagiata”.

Mi dispiace che forse i non addetti ai lavori non abbiano capito bene, ma sicuramente “Noi vogliamo un Pronto Soccorso” nel loro documento spiegano benissimo la situazione.

E mi dispiace che sia la sinistra che la destra sembrino convinte della bontà dell’offerta!

Purtroppo l’approvazione in Consiglio Regionale della mozione del consigliere regionale Quartini del M5s è forse l’ultima occasione per poter tornare a dare dignità alla montagna Pistoiese,dove vivere è bello ma sempre più difficile.

Carla Breschi, Consigliere Comunale Pistoia

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