san[t]ità montane. “LA REGIONE APPROVI L’AREA DISAGIATA”

Ridiamo il maltolto alla Montagna Pistoiese

SAN MARCELLO. La Consulta per la Sanità Montagna pistoiese si è riunita, a seguito della richiesta di convocazione urgente del gruppo Vogliamo il pronto soccorso, venerdì 3 maggio alle ore 21 nella sala consiliare del Comune di San Marcello Piteglio, (vedi: Santità montane. Quando consultare la consulta?), per approfondire le considerazioni riportate nel documento di analisi elaborato dallo stesso gruppo e inviate unitamente alla richiesta di convocazione urgente.

In apertura di seduta il facente funzioni di presidente della Consulta, vicesindaco del Comune di San Marcello Piteglio di cui ricopre anche la carica di assessore alla sanità e vicepresidente della Società della salute pistoiese, si scusa ma non è al corrente del contenuto della mozione del consigliere Quartini (M5s) per impegnare la Giunta regionale al riconoscimento di zona disagiata ai sensi del Dm70/2015 punto 9.2.2 per la Montagna Pistoiese, (anche su questo punto e per i seguenti si rimanda al precedente articolo: Santità montane. Quando consultare la consulta?),richiamata nel documento presentato dalle associazioni.

Singolare e viene stigmatizzato da Flavio Ceccarelli del Comitato Promotore “Recupero Ammanco Comunità Montana”, il fatto che un amministratore pubblico, con tutte le cariche che ricopre in ambito sanitario, abbia difficoltà a reperire un atto pubblico che lui stesso avrebbe dovuto fornire agli altri e che invece gli viene consegnato seduta stante per la lettura.

Roberto Rimediotti

Letto il testo della mozione, Rimediotti, afferma, tra lo sbigottimento generale, che la mozione Quartini per il riconoscimento dell’Area disagiata e il documento della Regione con le proposte per la sanità della montagna, vanno tenute separate, in quanto uno è politico e l’altro è tecnico.

Cosa ci sia di politico nella mozione di Quartini che chiede quello che lo stesso Rimediotti ha votato (ogni tanto gli va ricordato) in consiglio comunale ad agosto del 2017 e cioè: richiesta di area disagiata propedeutica per il ripristino del pronto soccorso, non è dato saperlo.

“Ma come – interviene Simone Ferrari del gruppo “Montagna pistoiese è qui che voglio vivere”, siete stati voi, intesi come Pd regionale, a subordinare l’uno all’altro e rimandare le decisioni del primo al 7 di maggio, con la giustificazione della necessità di un parere dei Sindaci sul documento regionale, e ora dopo aver convocato una riunione tardiva al 7 sera, mentre la mozione viene discussa la mattina, ve ne venite fuori che le due cose non centrano niente?”

Inizia quindi una lunga discussione protrattasi fin oltre le 23, supervisionata e gestita da Moreno Seghi presidente del consiglio di San Marcello Piteglio, ma non si sa a quale titolo – puntualizza sempre Ceccarelli – nella Consulta.

Moreno Seghi

Lo stesso Seghi, per giustificare la posizione di accoglimento delle proposte fatte dalla regione Toscana, manifestate da lui e da Rimediotti si avventura in interpretazioni autentiche del documento che analizza quanto proposto dalla Regione in presenza degli stessi estensori, e secondo lui favorevoli in alcuni passaggi.

Sì su argomenti minori e non su quelli per cui le associazioni stanno lottando dal 2013: il ripristino del pronto soccorso.

Al termine della discussione, su proposta di Eva Giuliani rappresentante del Crest, viene deliberato di chiedere ai Sindaci di inviare una nota alla 3a Commissione Sanità in tempo utile per la votazione di martedì 7 Maggio a favore della mozione del Consigliere Regionale Andrea Quartini sul riconoscimento di zona disagiata per la Montagna Pistoiese ai sensi del Dm 70/2015, poiché ricalca esattamente quanto richiesto dai Consigli Comunali due anni fa.

[Marco Ferrari]
marcoferrari@linealibera.it

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