san[t]ità & ospedali. ANCHE BIBBIENA PRESTO “POTENZIATO”?

Rossi e Ceccarelli all’ospedale di Bibbiena
Rossi e Ceccarelli all’ospedale di Bibbiena

BIBBIENA. Un’altra storia di Sanità e pontenziamenti nella Toscana Enrico Rossi, passato dalle tesi di filosofia sul marxismo al project financing dell’ultimo capitalismo (per approfondimenti vedi qui la sua biografia).

La storia non arriva dalla Montagna Pistoiese, dove il potenziamento del Pacini è ormai a regine da tre anni, ma dal Casentino.

L’ospedale da curare entrato nel mirino della Regione Toscana e della Super Asl dell’Area Vasta Sud-Est (Siena, Arezzo e Grosseto) è quello di Bibbiena, comune di 12.300 abitanti dell’Aretino, ma con un bacino di utenza di oltre 40 mila persone.

Il grido d’allarme era già stato lanciato da Valerio Bobini Presidente del Crest, originario proprio di quelle parti, a maggio dello scorso anno in un’affollata assemblea promossa dalla conferenza zonale dei Sindaci, rigorosamente e democraticamente targati PaDova.

Il resoconto dell’incontro può essere letto qui, mentre qui l’intervento profetico del Presidente del Crest sulle sorti a cui andava incontro il piccolo ma importante ospedale del Casentino.

Bobini contro tutti, si tirò persino dietro gli strali della Cgil, suoi ex-compagni, intervenuti all’incontro. Ora siamo alla resa dei conti finali e il destino dell’ospedale sembra essere irrimediabilmente segnato. I reparti di pediatria e ginecologia sono destinati alla chiusura, mentre l’attività chirurgica verrà drasticamente ridotta:un film già visto nella Montagna Pistoiese; si smette l’attività chirurgica d’urgenza e poi si cancella anche quella ordinaria e programmata.

Enrico Desideri Direttore Generale della Asl Toscana sud-est
Enrico Desideri Direttore Generale della Asl Toscana sud-est

All’incontrò del 30 aprile partecipò anche l’ultimo direttore della Asl 8 Arezzo, Enrico Desideri, già in odore di san[t]ità, nominato due mesi dopo, dal suo omonimo Enrico II di Toscana, commissario di area vasta e confermato, dal primo di gennaio di quest’anno, nella carica di direttore generale della maxi-Asl Toscana Sud-Est, che, nel suo intervento, fece un elogio dei piccoli ospedali, assolutamente da non chiudere, ma anzi da valorizzare, perché virtuosi ed economici e assimilabili alle cliniche private. Ora avanzato di grado a mega direttore potrebbe, ma non vuole…

Bibbiena come San Marcello, con una differenza sostanziale: nel Casentino la popolazione è in aumento, mentre sulla Montagna Pistoiese è al contrario in diminuzione. Quindi perché? Perché dirottare e accentrare tutti i servizi su Arezzo?

In questa intervista, rilasciata per la trasmissione Sportello Reclami di Teletruria, il Valerio Toscano fa il punto della situazione della sanità casentinese.

[Marco Ferrari]

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