san[t]ità-prato. FP CGIL: «NESSUN NUOVO OCCUPATO»

finanziamenti per la sanitàtoscana
In aumento gli accessi al Pronto Soccorso

PRATO. “Più assunzioni per Prato? Certo, ma in sostituzione dei tempi determinati, dei contratti interinali e di quelli libero professionali che dal prossimo 30 settembre smetteranno i panni di infermiere e operatore socio sanitario per indossare quelli scomodi del disoccupato”.

Questo l’incipit della nota della Fp Cgil di Prato che per voce del segretario Sandro Malucchi chiarisce: “Salutiamo con favore lo sforzo dell’Asl che promuove occupazione assumendo con contratti a tempo determinato in attesa del prossimo concorso a tempo indeterminato.

“Ma ribadiamo il nostro rammarico nel verificare come tali assunzioni non determinino un’importante iniezione di professionalità e forza lavoro ma una semplice sostituzione di personale che, precario, perderà il proprio posto di lavoro”.

E di più personale ce ne sarebbe stato bisogno. Secondo la Fp Cgil di Prato le ferie non godute dal personale ammontano a 57.402 giornate.

Oltre 26 giorni medi pro capite di ferie residue per l’anno 2015 contro le 25 dell’anno precedente e le 20 del 2012.

Infermieri
Infermieri (decimati e non riassunti)

“Il personale non riesce ad andare in ferie nonostante la drammatica chiusura di 100 posti letto nel periodo estivo.

“Nell’arco di un biennio gli accessi al Pronto Soccorso pratese sono aumentati di oltre 5200 casi a cui ha però corrisposto una controtendente ed inaspettata riduzione di personale sanitario da 138 a 130 professionisti.

“Nel dipartimento delle medicine i posti letto sono passati da 212 del 2012 agli attuali 240 mentre il personale impiegato non è aumentato di nemmeno un’unità”.

Anche il dato del lavoro straordinario appare indice di una carenza di organico che secondo il sindacato di piazza Mercatale dovrebbe far riflettere.

“Nel 2013 le ore di straordinario effettuate erano 28.332. Nel 2015 sono aumentate di 1932, superando abbondantemente quota 30.000, l’equivalente di 20 operatori assunti in via stabile e continuativa”.

Si chiude laconicamente la nota del sindacato confederale. “Comprendiamo la difficoltà della Direzione dell’Asl Toscana Centro che a risorse invariate deve riuscire a far quadrare i conti di bilanci che il Governo Centrale vorrebbe sempre più striminziti nonostante i proclami e le promesse. La Cgil però non può non denunciare l’insufficienza con cui ancora oggi vengono promosse le politiche sul personale sanitario e la parallela riduzione del diritto alla salute per i cittadini di questo territorio”.

[malucchi – fp cgil prato]

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DA CHE PULPITO

 

La buona predica è sempre stata cara alla sinistra
La buona predica è sempre stata cara alla sinistra

DA ANNI Linee Future sta picchiando sulle scelte della politica sanitaria del megapresidente Enrico Rossi: scelte da affetta-salame, depauperamento delle risorse e arricchimento dei privati in sanità.

Ci siamo guadagnati solo sputi in faccia e censure anche da parte della disciplinare dei giornalisti: perché osavamo dire che tutta la propaganda degli uffici-veline dell’Asl altro non era che pubblicità aziendale semispudorata senza nessun nesso con l’informazione.

È singolare che ora sia proprio la Cgil a parlare: quella che a Pistoia è sempre stata in prima linea per una riforma di mansioni che ha visto una spesa aumentata di oltre 200mila euro all’anno non in investimenti e personale, ma per posizioni organizzative (leggi: doni e regali alle truppe cammellate e fedeli!) che servono solo a fidelizzare chi già vota Pd o chi – come Verdini – fa il salto del fosso.

Quel che càpita, amici sindacati, è il logico risultato della vostra azione: prendete, beccate, incartate e portate a casa. Ormai è troppo tardi per piangere.

l.f.

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