san[t]ità. PULSANTI ANTIAGGRESSIONE NELL’AREA TRIAGE DEL SANTO STEFANO

L’Ospedale Santo Stefano di Prato

PRATO. Nuova misura di sicurezza per tutelare gli operatori sanitari al Santo Stefano di Prato. Due pulsanti antiaggressione sono stati posizionati al Triage, vicino ai banconi dell’accettazione. I due dispositivi sono in collegamento diretto con la centrale delle guardie giurate dell’ospedale. L’iniziativa rientra nel piano antiaggressione aziendale per contrastare atti di violenza nei confronti degli operatori sanitari, infermieri e medici soprattutto, tra le categorie professionali più a rischio.

“Siamo molto soddisfatti di queste due nuove misure che rappresentano un’ulteriore garanzia di sicurezza per chi lavora al Pronto Soccorso – dichiarano il direttore dell’ospedale Santo Stefano, Daniela Matarrese e il direttore del Pronto Soccorso di Prato nonché capo dipartimento dell’emergenza urgenza aziendale, Simone Magazzini – La sicurezza del personale sanitario rispetto al rischio di aggressioni è una tematica a cui l’Azienda riserva da tempo una particolare attenzione.

Per il nostro ospedale sono in corso altre procedure per il potenziamento della videosorveglianza interna”.

Il presidio di Prato sarà dotato anche di nuovi sistemi di videosorveglianza, per la cui installazione mancano ancora autorizzazioni sia esterne che interne all’Azienda, in particolare per le aree di lavoro più a rischio per gli operatori sanitari, quale quella del Triage del Pronto Soccorso.

Da tempo la direzione generale ha intrapreso iniziative di tutela della sicurezza per i lavoratori del Santo Stefano di Prato, dalla presenza continuativa di due guardie armate nelle 24 ore a un’ulteriore vigilanza armata dalle 20 alle 6 del mattino, con la presenza della vigilanza anche nel pomeriggio prefestivo e nelle ore diurne del festivo.

[baroni — asl toscana centro]

 

 

 

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