FIRENZE. [a.b.] In un incontro presso l’assessorato alla salute della Regione Toscana ieri è stato raggiunto un accordo regionale su mobilità interaziendale, buoni pasto per esercizi esterni convenzionati e incremento delle risorse del fondo produttività a seguito di pareggio di bilancio.
L’accordo ha trovato la firma del dottor Marco Brintazzoli (in rappresentanza dell’assessore Stefania Saccardi) e di Riccardo Bartolini (Fp Cgil regionale), Marco Bucci (Cisl Fp) e Mario Renzi (Uil Fp).
A seguito di un ampio confronto e degli approfondimenti effettuati le parti hanno concordato che quanto firmato è frutto di un percorso condiviso che ha portato la Regione a recepire quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali. Impegno di tutti è arrivare ad una rapida intesa anche per quanto riguarda l’indicazione delle linee generali sui tempi di vestizione che dovranno poi essere adottati da ogni tavolo sindacale nelle specifiche aziende sanitarie nella Regione Toscana.
Ecco cosa prevede in sintesi l’accordo regionale:
Mobilità Interaziendale
1) viene stabilito che le aziende siano tenute a rilasciare il nulla osta in uscita ai lavoratori che rispondano a bandi di mobilità.
In questo modo si supera il potere discrezionale concesso alle aziende dalla Riforma Madia e si torna allo spirito del Contratto Nazionale in materia di mobilità volontaria.
2) si stabilisce che le aziende debbano promuovere bandi di mobilità su base annuale/biennale su tutti i profili del Comparto. Le graduatorie di mobilità potranno dunque essere usate per la copertura dei posti di nuova istituzione in presenza di graduatorie concorsuali attive (come prevede la norma) ed anche a copertura del turn over nel caso in cui, viceversa, la relativa graduatoria concorsuale nel profilo sia scaduta od esaurita.
Il senso è quello di determinare una condizione per la quale si abbia sempre una graduatoria (concorsuale o di mobilità) attiva ed utilizzabile.
3) si stabilisce la costituzione di un apposito portale, gestito da Estar, per quanto riguarda la mobilità a compensazione. L’obiettivo è quello di rendere più celere ed ordinato lo scambio di informazioni propedeutico a questo tipo di mobilità.
Buono Pasto
Si definisce la valorizzazione del buono pasto fino al massimo consentito dalla legge, ovvero 7 euro. Naturalmente nulla cambia per i lavoratori che usufruiscono della mensa.
Incremento delle risorse del fondo produttività a seguito di pareggio di bilancio (questione 1 /:)
Su questo punto ci sono due aspetti importanti.
1) La delibera regionale con riferimento all’anno 2015 stanzia una quantità di risorse decisamente superiore a quelle erogate negli anni 2010-2014 e cambia il meccanismo di ripartizione tra le aziende. Si passa dai 4.471.819 euro erogati su base annua dal 2010 al 2014 a 7.116.192 per l’anno 2015.
Le risorse saranno distribuite in modo proporzionale alle aziende con il parametro dello 0,75 /: sul monte salari 2001.
2) nell’intesa firmata si dice esplicitamente che, per quanto riguarda l’anno 2016 la Regione si impegna a non diminuire questi importi. Pur non potendo contraddire lo spirito della norma (e cioè la cadenza annuale ed eventuale del conferimento di queste risorse) questo passaggio garantisce la relativa sicurezza di poter utilizzare queste risorse in modo strutturale nella contrattazione aziendale.